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Autore: giuggiola95p    26/06/2015    4 recensioni
E se tutte le certezze crollassero in un istante?
Regina non era più scura di niente, non sapeva più niente voleva solo stare sola a pensare ma...la solitudine stava per finire.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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* Buona sera bei fanciulli e belle fanciulle :D Colgo l'occasione per scusarmi...diciamo che il capitolo della mia ff doveva uscire un paio di tettimane fa ma...tarda ad arrivare e mi scuso tremendamente ma, ho avuto un po' di impegni ma, mi sto mettendo al passo e prometto che domani lo pubblico :D Lo giuro :) Comunque tornando a noi dopo le mie più sentite scuse vi lascio con questa piccola OS :D Mercoledì alle ore 7:00 ero in macchina che stavo andando a lavoro e alla radio hanno passato la canzone 'Stai con me' di Raf ( si è anche il titolo della os xD fantasia 0 I know xD ) e c'è stata una frase che ha colpito il mio piccolo cuoricino e ovviamente ci ho scritto su qualcosa :D Questo è il risultato spero vi piaccia :D fatemi sapere :) un bacio a tutti a domani con il nuovo capitolo :* 
Scusate ancora :** *




 
Stai con me

 
La giornata di Regina era iniziata non molto bene, l'unica cosa che l'aveva fatta sorridere era Henry che prima di andare a scuola l'aveva stretta forte a lui. Regina non poteva ammetterlo ma, aveva bisogno di amore nella sua vita, ne aveva disperato bisogno. Robin ormai aveva lasciato la città con la sua famiglia e lei era rimasta lì, sola, un'altra volta ma, aveva cercato di andare avanti, aveva incassato la botta e si era rialzata. Ma ogni tanto tutto quello che aveva passato le cadeva addosso e non aveva voglia di fare niente e oggi era uno di quei giorni. Prese la borsa e uscì ma, non andó nel suo ufficio, oggi non aveva voglia di stare immersa in scartoffie inutili, era diretta nella sua cripta. Voleva stare sola e affogare nei suoi pensieri, magari piangere, odiava farlo davanti agli altri.
Erano passate ore da quando era entrata in quella cripta ma, non aveva alzato un dito, era rimasta seduta su quel baule per tutto il tempo, aveva urlato, pianto, pensato. Quando improvvisamente sentì un rumore e frettolosamente si asciugó le lacrime che le rigavano il volto.
<< Regina? Regina sei qui? >>
Avrebbe riconosciuto quella voce ovunque, era lei, quella bionda che non la lasciava mai in pace, decise però di non rispondere.
La bionda poco dopo incontró gli occhi rossi e pieni di lacrime della bruna ma, decise di non iniziare la conversazione con quell'argomento.
<< Regina è tutto il giorno che ti cerco, non sei passata nemmeno in ufficio, a casa non c'eri e nessuno in città ti ha vista. Mi hai fatto preoccupare >>
Regina si sorprese nell'udire quelle parole, credeva che a nessuno oltre ad Henry importasse così tanto di lei.
<< Avevo bisogno di stare da sola, avevo bisogno di pensare. Scusa >>
Quell'ultima parola rimbalzó tra le pareti chiuse di quella cripta. Emma si mise a sedere con un grosso sorriso stampato sul viso.
<< Mi hai chiesto scusa per caso? >>
<< Non farmelo ripetere Swan. Non otterrai altro da me. >>
Emma fissó gli occhi castani della mora e scoppió a ridere, sapeva che Regina non era dell'umore adatto e stava provando a strapparle un sorriso ed evidentemente c'era riuscita. Non sapeva cosa fare, quegli occhi rossi la pregavano di rimanere lì, avrebbe voluto prenderle la mano e avrebbe voluto stringerla a se ma, non sapeva come avrebbe reagito Regina.
Così la guardó ancora una volta negli occhi.
<< Hai detto che volevi rimanere sola, quindi...vado. Se hai bisogno sai dove trovarmi. >>
Emma si alzó e fece per uscire, Regina la fissava non aveva il coraggio di dire quello che stava pensando. Aveva cercato per anni di non essere vulnerabile ma, quella bionda odiosa aveva qualcosa di speciale, la faceva sentire a casa, la faceva sentire al sicuro. Regina si prese di coraggio e si alzó.
<< Aspetta Emma stai con me, perché mai come adesso ho bisogno di te >>
Emma rimase sorpresa ma non per quello che le era stato detto ma, perché Regina aveva avuto il coraggio di dirglielo. I suoi occhi parlavano e quelle parole Emma le aveva lette nei suoi occhi ma, sentirsele dire, wow. Emma si giró di scatto e i loro occhi si incontrarono di nuovo, poi ci fù silenzio, uno di quei silenzi rumorosi, mille pensieri e parole non dette arrivavano ad entrambe. Emma si prese di coraggio e fece alcuni passi verso Regina, l'abbracció stringendola forte contro di lei.
<< Sono qui e non me ne andró. MAI! >>
Regina si sentì amata come mai e si lasciò andare in quell'abbraccio così dolce e caldo.
  
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