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Autore: Freya Crystal    29/06/2015    4 recensioni
"La spinta verso l'amore, portata all'estremo, è una spinta verso la morte."
Storia partecipante al "Flash Contest - Only Old Generation" indetto da Himeko Kuroba sul forum di EFP.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Narcissa Malfoy | Coppie: Bellatrix/Voldemort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Nick sul forum: _Freya Crescent _ 
Nick su EFP:  Merion Selene
Titolo: Ossessione Omicida  
Personaggi: Bellatrix Lestrange, Narcissa Malfoy
Genere: Triste, Introspettivo
Rating: Giallo 
Avvertimenti: Flashfic 
Introduzione:  "La spinta verso l'amore, portata all'estremo, è una spinta verso la morte." 
Storia partecipante al "Flash Contest - Only Old Generation " indetto da Himeko Kuroba sul forum di EFP. 
Note:
1. La flash è divisa in tre parti: le prime due sono ambientate a Spinner's End, la terza a Hogwarts. Nella prima parte Bellatrix e Narcissa si stanno dirigendo a casa di Piton, nella seconda hanno lasciato l'abitazione.
2. La frase costituente l'introduzione è una citazione di Marchese De Sade.
3. Nel testo sono riscontrabili ripetizioni volute. 
4. La storia partecipa al "Flash Contest - Only Old Generation" indetto da Himeko Kuroba sul forum di EFP. Partecipa anche al contest "Un edita per Serpeverde" indetto da beneracconta.90 sempre sul forum.
Le altre note le trovate alla fine. 
 
 
 
 
 
 
Ossessione omicida
 
 
 
 
 
<< Pensi mai a lei, Bella? >>
Narcissa non la guarda negli occhi mentre pronuncia quelle parole. Ha le labbra tremule, lo sguardo vitreo, le palpebre socchiuse a celare una muta sofferenza. Stringe convulsamente la bacchetta tra le dita, ostacolandone la circolazione sanguigna - la circolazione di quel sangue che è marchio e condanna, costrizione e prigione. 
Perché lei lo sa, sa che, se non fosse per quel sangue, Draco non sarebbe costretto a diventare un assassino. 
<< Non dire assurdità! Nostra sorella si è accoppiata con un lurido Babbano, non è degna di far parte dei nostri pensieri! >> 
L'urlo di Bellatrix la colpisce come una frustata, riecheggia, s'abbatte, vibra e si dibatte dentro di lei. 
Narcissa sospira, si sistema il cappuccio sulla testa, mantenendo lo sguardo fisso sul selciato illuminato dalla luna nascente, e capisce. 
Bellatrix non ha dimenticato Andromeda, l'ha chiamata sorella
 
 
 
***
 
 
 
<< La colpa è solo del tuo Lucius! >> sputa sprezzante. << Il Nostro Signore non ha potuto intascare la Profezia a causa sua! E tu che cosa hai fatto, sciocca!? Invece di ritenerti fortunata, di sentirti onorata per l'occasione che Lui ha dato a Draco, sei corsa a piangere da Severus! Hai fatto in modo che quel Mezzosangue rubasse la gloria a tuo figlio, una gloria per cui io avrei venduto l'anima! >>
Narcissa la guarda in silenzio, segue il profilo dei suoi riccioli corvini, simili a serpenti contorti che si dimenano nel vento della sera, rifugge la follia cieca che le brucia negli occhi e, quando si sofferma sulle labbra ghignanti, capisce. 
Sua sorella non c'è più
Colei che le sta di fronte ne è una copia sbiadita, imperfetta, alterata. 
È una donna sfiorita, macilenta, nutrita unicamente da quell'amore folle, da quell'ossessione corrosiva e indissolubile che le impedisce di vivere
 
 
 
***
 
 
 
Non ha nemmeno un graffio, solo qualche macchia di sangue sul volto. 
Sangue nemico, sangue sporco che non le appartiene.
Instancabile, leggera e feroce, continua a lanciare Maledizioni.
Una risata di scherno le compare sulle labbra quando Molly Weasley, furente, si scaglia su di lei. 
 
Chissà perché, mentre ride, vede il volto di Sirius Black restituirle la stessa risata.  
 
Se ne va senza accorgersene, Bellatrix.
La morte la coglie adornata da quel sorriso beffardo che è stato specchio del suo e, con finta pietà, la libera dalle catene.
Catene che sanno di proibito, di malato, di pazzia
 
 
Narcissa ritrova il suo pallido cadavere adagiato sul pavimento della Sala Grande. Sembra una sporca marionetta dimenticata dal suo burattinaio. Ha le braccia distese, le pupille spente spalancate verso il soffitto, i riccioli buttati sul viso celanti il ghigno impresso sulle labbra tumide. 
Il suo corpo è intatto, ma Narcissa sa che dentro, dentro, sua sorella è stata consumata
 
 
 
 
 
{439 parole}
 
 
 
 
 
5. Potrà sembrare strano che Narcissa stesse pensando ad Andromeda, tuttavia non dobbiamo dimenticare quello che stava passando. La sua famiglia si era sgretolata: Lucius aveva perso credibilità nella cerchia del Signore Oscuro, Draco stava rischiando di morire, mentre lei non sapeva ancora se Piton avrebbe deciso di aiutarla. 
Di fronte alla paura di perdere il marito e il figlio le è venuta in mente, per associazione, la sorella che invece aveva già perso. Narcissa si è resa conto che sostenere gli ideali Purosangue, e quindi Voldemort, ha messo a rischio tutti i suoi affetti, obbligandola a metterli da parte, motivo per cui ha definito il suo sangue una condanna. 
 
6. Attraverso gli occhi di Narcissa vediamo fin dove si è spinta Bellatrix a causa dell'ossessione per il Signore Oscuro: ha finto di odiare Andromeda perché "mischiata a un Babbano", ha biasimato Lucius per essersi lasciato sfuggire la Profezia, ha attaccato rudemente Narcissa per aver impedito a Draco di adempiere al suo dovere, manifestando una sorta di invidia nei confronti del nipote per non aver ricevuto l'incarico al posto suo. 
Bellatrix è morta uccisa dalla Maledizione di Molly, ma in senso lato è stato l'amore/ossessione per Voldemort ad ucciderla: è per lui che ha rovinato la sua vita, è per lui che è finita ad Azkaban e poi sul campo di battaglia dal quale non si è più rialzata. 
Notare come il marito Rodolphus non venga nemmeno menzionato per tutta la flash, a sottolineare che, secondo la mia interpretazione, il suo vero amore sia sempre stato Voldemort. 
 
  
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