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Autore: Jordan Hemingway    30/06/2015    0 recensioni
Amy Pond, Grifondoro, sesto anno, era determinata a portare a termine la propria missione, a costo della vita.
“Amy, non ne vale la pena.” Amy spesso si chiedeva perché il suo ragazzo a volte fosse così noioso. “Dobbiamo ancora scrivere trenta centimetri di pergamena sulle guerre dei Goblin per domani.”
“Basterà scrivere qualche nome a caso, non se ne accorgerà nessuno.”
“Avevi promesso di ripassare con me Difesa contro le Arti Oscure.”
“E’ una materia intuitiva, Rory.” La ragazza continuò a marciare lungo il corridoio affollato. L’altro sospirò, dandosi per vinto.
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“Voi Grifondoro non siete mai stati in grado di aspettare.”
“Allora userò le mie capacità di persuasione.”
“Inesistenti.”
La ragazza sbuffò. “Andiamo, Theta è il mio migliore amico da sempre. Perché non dovrebbe dirmelo?”
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Amy Pond, Doctor - Altro, Master - Altro, Rory Williams
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Questione di gossip

Amy Pond, Grifondoro, sesto anno, era determinata a portare a termine la propria missione, a costo della vita.
“Amy, non ne vale la pena.” Amy spesso si chiedeva perché il suo ragazzo a volte fosse così noioso. “Dobbiamo ancora scrivere trenta centimetri di pergamena sulle guerre dei Goblin per domani.”
“Basterà scrivere qualche nome a caso, non se ne accorgerà nessuno.”
“Avevi promesso di ripassare con me Difesa contro le Arti Oscure.”
“E’ una materia intuitiva, Rory.” La ragazza continuò a marciare lungo il corridoio affollato. L’altro sospirò, dandosi per vinto.
“Non capisco il perché di tutto questo interesse.” Brontolò, aggiustandosi la sciarpa: i Grifondoro erano matti, suo padre gliel’aveva detto.
Amy si fermò. “E’ gossip, Rory! Non c’è niente che venda di più.” Gli piantò in faccia due occhi esaltati. “E se riesco a farmi dire da Theta con chi sta uscendo quell’idiota di Koschei il direttore del giornale scolastico mi promuoverà alla cronaca seria!”
“Come se volesse dirtelo…”
“E’ tutta questione di tempo, Tassorosso.”
“Voi Grifondoro non siete mai stati in grado di aspettare.”
“Allora userò le mie capacità di persuasione.”
“Inesistenti.”
La ragazza sbuffò. “Andiamo, Theta è il mio migliore amico da sempre. Perché non dovrebbe dirmelo?”



“Non sono affari tuoi.”
Amy fissò Theta Sigma Longbarrow come se non riuscisse a credere a quel che le aveva appena detto (o rifiutato di dire), e poi tornò alla carica.
“Non fare storie, Theta, e dimmi immediatamente con chi sta uscendo Koschei.”
“Non lo so e non me ne importa.”
“Sì che lo sai. Godric, siete cresciuti insieme, avete corso insieme nei campi di zucche, non lo ripeti sempre?”
“Ti sei persa qualcosa degli ultimi cinque anni? Non siamo più amici da parecchio tempo…”
La ragazza non mollò. “Ma se venissi a sapere qualcosa, me lo diresti, non è vero?”
Theta sospirò. “Certo, come no.”
“Sapevo che eri un amico!” Lo abbracciò e uscì dall’aula.
“Non ti ha detto nulla, vero?” Commentò Rory, vedendola tornare.
“A questo punto rimane una cosa sola da fare: pedinare Koschei.”




“Quello Schiopode.” Amy si lasciò cadere sull’erba, esausta dopo tre ore di pedinamento. “Sembra quasi che sappia che noi gli stiamo alle costole.”
Rory gettò la testa all’indietro, scrutando il cielo alla ricerca di risposte. “Beh, si dice sia un discreto Telepate, dopotutto…”
“Non può continuare a sfuggirci in eterno.” La ragazza si guardò intorno, sconfortata. “Secondo te è tornato al castello o si è infilato nella Foresta?”
“Secondo me si è divertito a farci girare in tondo, e ora sarà nella torre del suo dormitorio a guardarci dall’alto, come fa già di suo.”
“Non riuscirà a sfuggirmi ancora per molto: il pubblico deve sapere!”
“Forse dovresti concentrarti su qualcosa di più facile, tipo i pronostici del Quidditch…” Rifletté Rory, quando la sua attenzione fu catturata da una figura che si muoveva furtivamente. “Ehi, quello non è Theta?”
Amy si sollevò sui gomiti. “Ah, sì, mi sembra lui.” Confermò, annoiata.
“Sembra dirigersi nella Foresta Proibita. E con scarsa voglia di farsi notare.”
“Chi sarebbe così stupido da voler farsi notare mentre entra lì?”
Rory insistette: “Perché vuole andare nella Foresta, secondo te? Non certo per fare una passeggiata.”
Dopo una breve riflessione, Amy annuì. “Strano. Forse è meglio seguirlo: non vorrei si cacciasse nei guai, come al solito.”
I due si alzarono e, con mille precauzioni, iniziarono a seguire il mantello di Theta all’interno della foresta.
“Non è per niente bravo ad accorgersi che qualcuno lo sta pedinando.” Sogghignò Amy. “Guarda lì: non sapevo ci fosse una capanna da queste parti.”
“Dicono sia il ripostiglio per le creature magiche del precedente Guardiacaccia.” Rory si strinse nelle spalle. “Non ci va più nessuno ormai.”
“Theta ci sta entrando.” La Grifondoro si avvicinò silenziosamente alla costruzione senza finestre, che sembrava stare in piedi per pura forza di volontà. “Sono certa che si è messo di nuovo nei guai.” Sussurrò, cercando uno spiraglio tra le assi per guardare all’interno. “Ehi, Rory, riesci a vedere nulla…?”
Rory si scostò dalla capanna, con una strana espressione sul viso. “Credo stia per piovere.” La informò in tono neutro.
“E allora?”
“E allora faremo meglio a rientrare. Tanto qui comunque non abbiamo nulla da fare.” La prese con decisione per un braccio. Amy cercò di divincolarsi. “E Theta? Non possiamo lasciarlo qui!”
“Theta starà benissimo.” Dichiarò Rory, continuando inesorabilmente ad allontanarla dalla capanna. “Lasciamolo in pace e torniamo al castello.” Le intimò, guardandola negli occhi.
A volte Amy riteneva che i Tassorosso fossero decisamente sottovalutati.
“D’accordo.” Cedette, e si incamminò con Rory verso casa. “Ma mi devi una Burrobirra alla prossima uscita a Hogsmeade.”




“Che succede?” Le mani di Theta scesero ancora di più lungo la schiena nuda dell’altro. Koschei si puntellò sui gomiti, scrutando il legno e le sue fessure.
“Mi è sembrato di sentire qualcosa.” Mormorò meditabondo. Theta decise di riportare la sua attenzione su cose più importanti, per cui allungò il collo e gli chiuse la bocca con la sua.
“Piantala di fare il Telepate.” Gli sussurrò dopo parecchi secondi, rovesciandolo sotto di sé.
Koschei ghignò. “Pensavo ti piacesse farmi entrare nella tua testa.” Ribadì, mordendogli un labbro e approfittandone per ribaltarlo di nuovo.
Theta rispose al ghigno. “Per essere un Corvonero, sei un idiota.”
“E tu un ipocrita, Grifondoro.”  I loro occhi si incrociarono per un lungo istante. Dopodiché ripresero da dove si erano interrotti, lasciando che il mondo e i suoi gossip restassero fuori.




Hola! Anche questa storia è stata scritta durante un evento del gruppo fb We are out for prompts (sia lode perenne a chi mi prompta una DoctorxMaster in HP!AU): spero non sia troppo forzata (tra parentesi, è il mio primo tentativo di scrivere una scena vagamente slash, quindi ogni parere è bene accetto).
Alla prossima!
  
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