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Autore: Tigre Rossa    01/07/2015    5 recensioni
“Chi è questa persona a cui hai promesso i tuoi servigi, Thorin Scudodiquercia?”
Lui era il Re Sotto la Montagna.
Ma, soprattutto, lui era il mio re.
Lo era, lo è e lo sarà sempre.
Genere: Angst, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bilbo
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Perché era reale'
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Why does it hurt so much, my king?

 
 
 
 
 




 
















-Se questo è amore, io non lo voglio.-
 
 
“Chi è questa persona a cui hai promesso i tuoi servigi, Thorin Scudodiquercia?”
 
Ti fermi sull’uscio di casa tua, incapace di muoverti, l’anima che urla nell’udire quel nome, il suo nome, pronunciato da quelle labbra indegne, quel nome che vorresti solo dimenticare, ma che sai di non esserne capace.
 
“Lui è . . .”
 
Esiti, la mente travolta da milioni di ricordi, proprio come quando hai provato a parlarne con Balin, prima di dire addio alla Montagna per sempre.
 
Chi è, Bilbo?
Chi è colui a cui hai offerto i tuoi servigi ed il tuo cuore?
Chi è colui che ha conquistato il tuo rispetto e la tua anima?
Chi è colui che ti sta distruggendo dentro?
 
Chi è per te Thorin Scudodiquercia?
 
O meglio, chi era?
 
Si, era, Bilbo.
Era.
Devi capirlo.
Devi accettarlo.
Ormai lui non è più.
D’ora in avanti, lui sarà sempre e solo era.
 
 
-Lui era . . .. per me ... lui era...-
 
 
Non c’è una parola abbastanza grande per indicare colui che ti ha dato tanto, colui che ti ha fatto sentire vivo per la prima volta in vita tua, colui che ti ha regalato il mondo intero e poi te l’ha strappato via, abbandonandoti da solo su una lastra di ghiaccio, a piangerlo e a piangere tutto quello che eravate e che avete distrutto.
 
E lo sai, lo sai fin troppo bene, mentre dentro di te tante, infinite risposte si formano, dolorose ma reali, risposte che mai riuscirai a pronunciare.
 
 
Lui era un nano, un valoroso, orgoglioso e testardo nano dai capelli color della notte e gli occhi insondabili e pieni di tutto.
 
Lui era un guerriero, coraggioso e leale fino all’ultimo, capace di combattere anche la più crudele delle maledizioni.
 
Lui era un principe senza corona che ha sacrificato tutto per riprendere il suo regno perduto.
 
Lui era un capo pronto a sacrificarsi per la salvezza anche del più piccolo ed inutile dei suoi compagni.
 
Lui era un eroe disposto ad accogliere la morte a testa alta, senza alcuna ombra di paura nello sguardo.
 
Lui era la mia speranza, il mio coraggio, il mio domani, il mio sempre.
 
Lui era il mio cuore.
 
Lui era il Re Sotto la Montagna.
Ma, soprattutto, lui era il mio re.
Lo era, lo è e lo sarà sempre.
 
 
“... Era mio amico.”
 
Mormori infine, non senza un brivido, non senza una lacrima di sangue a macchiarti l’anima.
 
Amico.
 
Bella parola di sicurezza, non trovi?
 
Profonda, ma senza un reale impegno.
Importante, ma non troppo.
Speciale, ma mai quanto lo era in realtà per te lui.
 
Certamente Thorin era anche questo, o almeno è stato anche questo, chiunque vi abbia visto anche solo una volta insieme può testimoniarlo, ma non era, non è stato solo questo, non per te.
 
Per te, non è mai stato solo un amico, e dentro di te questo lo sai, e lo sai fin troppo bene.
 
Ed è questa consapevolezza ad ucciderti, forse più di tutte le altre.
 
 
-Toglimelo, ti prego.-
 
 
Entri dentro casa, una casa che non avverti più tua, vuota e senza vita com’è.
 
Ti guardi attorno senza riconoscere niente, o forse senza vedere niente, tranne il volto di colui a cui hai consegnato il tuo cuore e che l’ha portato via con sé dall’altra parte.
 
Thorin . . .
 
 
L’ho invochi dentro di te, illudendoti che possa sentirti, come hai continuato a fare per tutto quel tempo, quasi senza rendertene conto.
 
Scivoli a terra, ancora con addosso gli abiti del viaggio, le mani a coprirti il volto nel vano tentativo di fermare le lacrime che, inevitabili traditrici, scivolano silenziosamente sulle tue guance.
 
Sono passate settimane, eppure dentro di te il dolore ha la stessa intensità di allora, quando sei stato costretto a dirgli addio, e anzi sembra essere cresciuto con ogni singolo respiro, con ogni battito del tuo cuore infranto.
 
Il tuo pensiero torna a lui, a colui che non era solo un nano, solo un guerriero, solo un capo, solo un eroe, solo un re, ma era molto, molto di più.
 
E tu non hai mai avuto il tempo di dirglielo, anche se dentro di te qualcosa ti sussurra che lui sapeva, sapeva senza che tu gli dicessi nulla.
 
 
-Perché fa tanto male?-
 
 
Piangi, piangi disperato, mentre la tua mente torna a quei terribili ultimi momenti, al suo volto sporco di sangue, al suo sorriso stanco, ai suoi occhi lontani ma comunque fissi nei tuoi, alle sue parole amare che custodisci ormai come un tesoro.
 
“Thorin. . . “
 
Hai cercato di proteggerlo fino alla fine.
 
Hai combattuto per lui, per il suo viaggio, il suo regno, la sua integrità, la sua vita.
 
Ma non è servito a niente, assolutamente niente.
 
Il suo viaggio è terminato in tragedia, il suo regno è stato diviso prima ancora di sorgere, la sua integrità è sfiorita come un fiore in autunno, la sua vita si è spezzata tra le tue braccia.
 
Lui è morto di fronte ai tuoi occhi, senza che tu potessi fare nulla.
 
E pensare che, per tentare di salvarlo, l’hai tradito.
 
Si, hai tradito Thorin Scudodiquercia, il tuo Thorin, colui a cui tenevi più di chiunque altro al mondo, e lui ti ha odiato per questo.
 
L’hai letto nei suoi occhi, quegli occhi azzurri in cui tante volte avevi letto dolcezza, affetto, amicizia.
 
Amore.
 
Ma quella volta hai letto solo odio, odio e rabbia nella loro forma più pura e devastante.
 
 
L’avrei protetto al costo non solo della mia vita, ma della mia stessa anima.
 
Avrei fatto di tutto per lui, e l’ho fatto.
 
Ho fatto di tutto per lui, perché lui era tutto per me.
 
 Tutto.
 
Ma mi è stato strappato via.
 
E non tornerà mai più da me.
 
Mai più.
 
Hai sacrificato tutto per lui, anche il suo amore.
 
Ma non è servito a nulla, perchè adesso lui è morto.
 
E’ morto, è morto e nessuno te lo riporterà indietro, né riempirà quel vuoto che ti ha lasciato, né curerà quella ferita che ti attraversa l’anima, strappandola in mille pezzi infuocati.
 
E’ morto, e non potrà mai vedere la vera profondità del sentimento che ti sta uccidendo, né potrà sentire quelle parole che ti sei tenuto dentro tanto a lungo . . .
Forse.
 
Io ti amo, Thorin.
 
 
Anche io ti amo, Bilbo.
 
 
-Perché era reale.-


 
  
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