15/07/2015
3 recensioni
It’s been a long day
Without you my friend
And I’ll tell you all about it
When I see you again
We I’ve come a long way
From where we began
Oh, I’ll tell you all about it
When I see you again
Sam gli aveva lasciati soli ormai. Era andato a chiamare questo fantomatico soggetto che avrebbe dovuto aiutarli.
Steve era ancora convinto che chiamare Tony sarebbe stata la soluzione migliore, ma forse ogni sua convinzione cominciava a vacillare.
Non quando in gioco c’era al sicurezza di Bucky.
Il suo volto dolorante, quel “aiutami” appena sussurrato, lo avevano fatto desistere.
Ora Steve Rogers camminava nervosamente per tutta la stanza, indeciso sul da farsi. Davvero, ottima mossa Steve.
Per Captain America, queste situazioni dovevano essere all’ordine del giorno. Ma per Steve Rogers ogni cosa andava in secondo piano quando si trattava di Bucky.
“Steve?” senti la stessa voce, disperata e debole, chiamarlo.
Non poteva crederci. Era così tanto tempo che lo sentiva nominare il suo nome che Steve aveva seriamente voglia di piangere.
“Si, sono io” disse inginocchiandosi accanto a lui “Sono qui”
“Steve?” ripetè Bucky, ormai senza forze.
“Si, andrà tutto bene Buck” disse Steve “Sam sta chiamando un suo amico, ti tireremo fuori di qui”
“Mi dispiace Steve” disse Bucky, stanco.
“Non importa Bucky” disse Steve “Dio, non posso credere di averti trovato. Ma cosa volevi fare, toglierti il braccio?”
“Io…io non ricordo” disse confuso Bucky.
“Sai che c’è?” disse Steve, prendendogli la guancia ispida “Non importa. Ora sei qui, posso aiutarti”
“Non ero io quello che una volta si occupava di te?” chiese Bucky.
“Si, molto tempo fa” disse Steve “Permettimi di ricambiare il favore”
“Eri così piccolo Steve” disse Bucky, a denti stretti, il dolore ormai insopportabile “Avevi una forza incredibile, eppure eri così piccolo. Che ti è successo? Non ricordo quella parte”
“Non ti preoccupare” disse Steve “Avremo tanto tempo per parlare”
Steve gli strinse la mano libera e si sedette accanto a lui. Aspettarono insieme quello che sembrò ad entrambe un tempo insopportabile.
Ma poco importava. Erano di nuovo insieme, e questo bastava.
Agent soho doll corner:
Per tutti quelli che hanno visto la scena dopo i crediti di Ant-man : Mi dispiace se vi ho fatto piangere ancora di più. Ho rivisto quella scena una decina di volte e dovevo, DOVEVO, scriverla.
Per tutti quelli che non hanno visto la scena dopo i crediti di Ant-man : Andatevi a vedere questo video e poi tornare qui. Non lasciateci soli in questo dolore.
La canzone è “See you again” di Wiz Kalifa, e rende tutto questo ancora peggio. Ne sono consapevole.
Un abbraccio e speriamo di arrivare vivi fino a vedere civil war
jess
Steve era ancora convinto che chiamare Tony sarebbe stata la soluzione migliore, ma forse ogni sua convinzione cominciava a vacillare.
Non quando in gioco c’era al sicurezza di Bucky.
Il suo volto dolorante, quel “aiutami” appena sussurrato, lo avevano fatto desistere.
Ora Steve Rogers camminava nervosamente per tutta la stanza, indeciso sul da farsi. Davvero, ottima mossa Steve.
Per Captain America, queste situazioni dovevano essere all’ordine del giorno. Ma per Steve Rogers ogni cosa andava in secondo piano quando si trattava di Bucky.
“Steve?” senti la stessa voce, disperata e debole, chiamarlo.
Non poteva crederci. Era così tanto tempo che lo sentiva nominare il suo nome che Steve aveva seriamente voglia di piangere.
“Si, sono io” disse inginocchiandosi accanto a lui “Sono qui”
“Steve?” ripetè Bucky, ormai senza forze.
“Si, andrà tutto bene Buck” disse Steve “Sam sta chiamando un suo amico, ti tireremo fuori di qui”
“Mi dispiace Steve” disse Bucky, stanco.
“Non importa Bucky” disse Steve “Dio, non posso credere di averti trovato. Ma cosa volevi fare, toglierti il braccio?”
“Io…io non ricordo” disse confuso Bucky.
“Sai che c’è?” disse Steve, prendendogli la guancia ispida “Non importa. Ora sei qui, posso aiutarti”
“Non ero io quello che una volta si occupava di te?” chiese Bucky.
“Si, molto tempo fa” disse Steve “Permettimi di ricambiare il favore”
“Eri così piccolo Steve” disse Bucky, a denti stretti, il dolore ormai insopportabile “Avevi una forza incredibile, eppure eri così piccolo. Che ti è successo? Non ricordo quella parte”
“Non ti preoccupare” disse Steve “Avremo tanto tempo per parlare”
Steve gli strinse la mano libera e si sedette accanto a lui. Aspettarono insieme quello che sembrò ad entrambe un tempo insopportabile.
Ma poco importava. Erano di nuovo insieme, e questo bastava.
Agent soho doll corner:
Per tutti quelli che hanno visto la scena dopo i crediti di Ant-man : Mi dispiace se vi ho fatto piangere ancora di più. Ho rivisto quella scena una decina di volte e dovevo, DOVEVO, scriverla.
Per tutti quelli che non hanno visto la scena dopo i crediti di Ant-man : Andatevi a vedere questo video e poi tornare qui. Non lasciateci soli in questo dolore.
La canzone è “See you again” di Wiz Kalifa, e rende tutto questo ancora peggio. Ne sono consapevole.
Un abbraccio e speriamo di arrivare vivi fino a vedere civil war
jess