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Autore: Severia85    20/07/2015    3 recensioni
Vi siete mai chiesti come mai Piton abbia imparato a volare senza scopa? Forse, aveva fatto una promessa.
Decima classificata (con un punteggio di 49,46 su 50) al "Flash contest - Only old generation"di Himeko Kuroba.
Settima classificata (con un punteggio di 42,5 su 45) al "Missing moment contest" di Hermione Jean Granger
Genere: Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James Potter, Severus Piton, Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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UNA PROMESSA A SE STESSO
 
I Grifondoro e i Serpeverde del primo anno, guidati da Madama Bumb, prendono posto di fianco alle scope, immobili sull’erba.
“Non è giusto che agli studenti del primo anno non sia permesso avere una scopa.” si lamenta Sirius Black, a bassa voce.
“A casa, mio padre ha una Nimbus 90 più veloce del vento. Quando l’ho provata…” le parole di James Potter si perdono, sovrastate dal fischio di Madama Bump, che richiama l’attenzione dei suoi allievi.
Severus è emozionato e nervoso: non ha mai volato su una scopa prima, perché suo padre non avrebbe mai permesso certe stregonerie in casa. Ascolta attento le parole dell’insegnante, poi stende la mano sulla scopa e questa si alza; stringe forte il manico di legno per paura che possa volare via senza di lui, come è appena successo a Peter Minus. Trattiene il fiato, mentre si mette a cavalcioni sulla scopa: ora non gli resta che darsi una piccola spinta e si librerà leggero nel cielo. Alza gli occhi: Potter e Black sono già a diversi metri da terra. Severus prende coraggio, piega le ginocchia e, con le punte dei piedi, spinge verso l’alto: la scopa si alza, ondeggia e vibra pericolosamente tra le sue mani serrate; cerca di stabilizzarla, spostando leggermente il peso del corpo, tuttavia la scopa acquista un’improvvisa velocità e rischia di disarcionare il suo cavaliere. Severus si regge forte e tenta di frenare: la scopa, allora, punta verso l’alto e si alza di alcune decine di metri. Il mago ha soltanto un momento per godersi la sensazione esaltante di volare, perché la scopa blocca di colpo la sua ascesa e sembra precipitare. In un attimo, Severus passa dall’estasi al terrore: vede il terreno avvicinarsi troppo velocemente. Con un ultimo disperato tentativo, cerca di puntare di nuovo il manico verso il cielo. Riesce a frenare la caduta e a riprendere quota, mentre la soddisfazione gli gonfia il petto: ora la scopa è stabile ad una decina di metri sopra il prato. Volare gli provoca un miscuglio di sensazioni che non aveva mai provato prima: eccitazione, libertà, ma anche un pizzico di paura.
“Ehi, Mocciosus, come hai fatto a staccarti da terra?”
Qualche metro più in alto, Potter e Black si prendono gioco di lui, come sempre. Stavolta Severus gli darà una lezione: stringe ancor più forte il manico e lo indirizza verso l’alto, per raggiungerli. I due Grifondoro schizzano veloci ancora più in alto. L’inseguimento dura meno di un minuto perché, come prima, arrivata ad una certa altezza, la scopa di Piton si blocca e inizia una rovinosa discesa: lo schianto stavolta è inevitabile.
Severus sente le risate dei compagni e pensa che, forse, anche Lily sta ridendo di lui: la vergogna e il dolore aumentano. Mentre si dirige verso l’infermeria, zoppicando vistosamente e con le lacrime che gli bruciano gli occhi, stringe i denti e fa una promessa a se stesso: un giorno, diventerà un mago così potente, che saprà volare anche senza scopa. Nessuno riderà più di lui.
 
 
  
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