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Autore: Bored94    20/07/2015    0 recensioni
HARRY POTTER: La morte di James.
X-MEN: L'inversione di Wanda in Axis.
DOCTOR WHO: La fine del Deca dal punto di vista di uno dei suoi membri.
Quali sono le conseguenze di eventi così importanti su alcune persone? Quali sono le loro reazioni e pensieri?
Nota: il personaggio usato per il fandom di Doctor Who era uno degli amici del Dottore all'Accademia. Si può leggere di questo gruppo e di quello che successe loro nel romanzo Divided Loyalties.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, James Potter, Lily Evans, Sirius Black
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Life and death are always so mixed up together, in the same way some beginnings are endings, and some endings become beginnings.

 

TIME OF OUR LIVES

 

This is where the chapter ends
A new one now begins

 

- Venite, presto! È pronto!
- Sì, mamma! - i due bambini corsero all'interno della casa tutti sporchi e sudati. Avevano passato tutto il tempo all'aperto a saltare, rincorrere piccoli animali, rotolarsi per terra e arrampicarsi. Sembravano due piccoli selvaggi più che esseri umani.

La madre li guardò sconvolta vedendoli comparire in quelle condizioni. - Wanda! Pietro! Andate subito a farvi un bagno. Piccoli mostri.

I gemelli scapparono via ridendo, facendo a gara per arrivare in bagno per primi. Era stata una mattina molto impegnativa: si erano intrufolati nella fattoria del loro vicino e accarezzato tutti gli animali, poi avevano giocato a pallone con i bambini del villaggio fino a quando uno di loro non aveva tirato una pallonata a Wanda, scatenando la reazione irata di Pietro. Si erano separati dagli altri ed erano andati ad arrampicarsi sugli alberi per rubare qualche frutto. Il tutto era terminato con altre corse e il buttarsi giù dalla collina rotolando nell'erba.

Capitava molto spesso che passassero tutto il tempo insieme e che per questo le bambine non volessero Wanda perché faceva cose da maschi, come arrampicarsi o giocare a pallone, mentre i bambini non volevano Pietro perché era sempre con una femmina, ma loro non se la prendevano, sarebbero rimasti sempre insieme. In fondo non erano solo fratelli, erano anche migliori amici, no?

 

The time has come for letting go
The hardest part is when you know

 

Lo sentiva. Sentiva il potere scorrere dentro di lei. Era da tanto tempo che non si sentiva così invincibile. Era il momento di fare i conti con Destino.

Non ci aveva messo molto ad arrivare a Latveria e nemmeno a trovare Destino, peccato che suo fratello e suo padre avessero deciso di interferire. Come potevano combattere al fianco dell'uomo che le aveva rovinato la vita?

Non ricordavano la strage che l'aveva portata a commettere? E ora lo stavano salvando? Ma in fondo cosa poteva aspettarsi dalla sua “famiglia”?

- Vai, Pietro! Crea un vortice e privala dell'ossigeno. Farle perdere i sensi è la nostra unica speranza.

Le parole di Magneto le giunsero ben chiare. - La tua sola speranza era starmi lontano, “padre”! Invece, ha preferito la tragedia! Hai scelto di schierarti con questa spazzatura che ha abusato di tua figlia! Hai scelto di subire la vendetta della Regina del Caos!

Vide Pietro avvicinarsi, cercava di essere conciliante e di convincerla che lui era ancora dalla sua parte, che voleva aiutarla... come poteva pensare che gli avrebbe creduto? - Hai già dimostrato da che parte stai, caro fratello! Lascia che ripaghi la mia famiglia con una maledizione del caos! Uditemi, signori del caos! Posatevi nel sangue del mio sangue! Schiacciate le loro ossa! Fate ribollire il sangue nelle loro vene! Devastate le loro anime! Ponete loro fine... abbattete la mia famiglia!

 

Lo aveva ucciso. Aveva ucciso Pietro. Aveva ucciso suo fratello. Scosse le spalle in un moto di stizza, aveva deciso lui da che parte stare.

Non era molto sorpresa, l'incantesimo doveva colpire coloro legati a lei geneticamente, era ovvio che anche suo fratello ne avrebbe risentito.

La sorpresa giunse quando alzò lo sguardo: suo padre era ancora lì. Incolume. Come era possibile?

All'improvviso capì e un divertimento perverso si fece strada dentro di lei.
- ...è una menzogna! La tua vita, tutto questo è una menzogna! - disse divertita - Sei stato usato! Il grande Magneto, pedina nel gioco di qualcun altro. Non hai alcuna famiglia, Magnus. Sei davvero solo. - L'uomo non rispose, restava inginocchiato vicino al corpo di quello che aveva ritenuto suo figlio, sconvolto. - Com'è dolce l'ironia. Com'è liberatorio scoprire che tra di noi non sussistono legami di sangue.
Sapeva di star rigirando il coltello nella piaga, lo vedeva dalla piega delle sue spalle, dal modo in cui restava chino su Pietro. Aveva ucciso suo figlio, aveva scoperto che la sua famiglia non esisteva, Wanda sapeva che tutto questo lo stava torturando peggio di quanto avrebbero mai potuto fare i suoi poteri... ed era merito suo. Si sentiva inebriata, quasi ubriaca della splendida sensazione di onnipotenza e dalla consapevolezza di essere più forte di lui, di poterlo schiacciare.

L'unica seccatura era che destino le era sfuggito. Ma lo avrebbe ritrovato e l'avrebbe pagata per tutto. Ora era inarrestabile, era onnipotente. Era libera!

 

All of these years - When we were here
Are ending, but I'll always remember

 

Abbassò la leva alla sua sinistra e schiacciò qualche pulsante in modo meccanico. Si era immaginato quel momento in modo completamente diverso.

Le facce dei suoi amici gli balenarono davanti eccitate e sorridenti, seduti sul pavimento e sui letti della loro stanza, dieci ragazzi euforici che progettavano grandi avventure, viaggi nello spazio, luoghi esotici, entità misteriose e tempi remoti... tutto era andato in fumo.

C'era solo lui lì.

Quel T.A.R.D.I.S. doveva essere guidato da sei persone, la console era progettata apposta per sei guidatori ma lì c'era solo lui.

Strinse i pugni. Non era il momento di fare il sentimentale, doveva andarsene. Restare su quel pianeta non aveva più alcun senso per lui, non c'era più niente lì.

Leali fino alla fine. Drax sorrise sardonicamente tra sé e sé. Certo, come no. Proprio fino alla fine. Il tanto decantato Deca, quei dieci ragazzi che sembravano invincibili, si erano rovinati con le loro stesse mani e la loro amicizia era finita alle ortiche. Bella prova avevano dato.

Erano stati dei completi imbecilli, dei totali idioti. Avrebbero dovuto pensare invece che farsi prendere dall'eccitazione. Il Giocattolaio! Avevano permesso a Theta, Rallon e Millennia di affrontare il Giocattolaio da soli!

Strinse i denti. Rallon e Millennia erano morti a causa loro. I ricordi iniziarono a riaffiorare: i capelli blu e il sorriso di Mill... era sempre stata molto bella e intelligente, tutti sapevano da come la guardava che Rallon le moriva dietro. Quando si erano messi insieme li avevano presi in giro per settimane, era stato molto divertente vederli diventare dello stesso rosso delle loro divise... poi un giorno si erano stufati e si erano baciati davanti a loro. Erano rimasti tutti sconvolti e Rallon aveva detto che, se non ci avessero dato un taglio, la scena si sarebbe ripetuta ogni volta che uno di loro avebbe aperto bocca. Nessuno aveva più detto nulla, la cosa li aveva lasciati sconcertati. Insomma erano amici, si conoscevano da quando erano bambini, vedere due di loro baciarsi era qualcosa di in qualche modo grottesco, anche se non ne capivano il motivo.
Mill era sempre stata entusiasta delle loro bravate, non vedeva l'ora di lasciare Gallifrey e Rallon la seguiva a ruota. Drax fece una risata mascherandola con un sbuffo: un altro bel soggetto, sembrava sempre così calmo e pacato ma era un combinaguai quanto gli altri.

Ma erano morti. Non avrebbe rivisto nessuno dei due. Mai più.

Sentì gli occhi pungere. Erano stati così stupidi. E nessuno di loro accettava la responsabilità per ciò che era accaduto. Theta non contava. Vansell aveva fatto la spia, aveva fatto il suo nome alla CIA, e Theta era stato arrestato. Che cosa assurda, come se lo avesse fatto di proposito! Tutti loro avevano contribuito a quel disastro con storie, informazioni, mappe, coordinate, lui stesso aveva addirittura riparato quel maledetto T.A.R.D.I.S.! Theta avrebbe dovuto scontare chissà quanto tempo di detenzione o qualsiasi altra punizione avrebbero deciso di infliggergli, ricordava la sua faccia quando avevano scoperto che Vansell lo aveva denunciato.

Ricordava anche la faccia di Vansell quando lo avevano preso da parte e gli avevano dato una lezione. O tutti o nessuno. Quel viscido verme invece aveva venduto uno di loro come se fosse stato l'unico colpevole. Lui invece? Anche lui sapeva, anche lui aveva avuto una parte in quello schifo... ma aveva solo pensato a salvare la pelle.

Mortimus aveva lasciato il pianeta da un pezzo prima di lui, l'espressione dell'amico non smetteva di riaffiorare tra i suoi ricordi, ma non doveva essere stata molto diversa da quella di tutti loro: sembrava che il mondo gli fosse crollato addosso. Non aveva mai visto nulla di simile sul volto di Mortimus, lui era quello che li riforniva di alcol e frequentava le feste dei cerulean, era quello tra loro meno propenso a permettere che qualcosa lo sconvolgesse... ma non questa volta. Questa volta era stato troppo per tutti.

Ushas era partita senza dire nulla. Senza salutare, senza proferire parola. Era solo scomparsa.

Jelpax e Magnus erano stati presenti al processo, così come Vansell. Nessuno di loro si rivolgeva la parola da giorni, si incolpavano silenziosamente a vicenda per non aver evitato quel casino, troppo spaventati all'idea della loro stessa colpevolezza, la sola idea di accettare questa verità li avrebbe fatti a pezzi. Tutti tranne Vansell. Lui sembrava a posto con la coscienza. Era per questo che lo avevano fatto, per questo si erano trovati e si erano messi d'accordo per un'ultima volta: per dargli una lezione. Per aver distrutto la loro amicizia.

Drax fece una smorfia: sapeva benissimo che non era così. Se la loro amicizia fosse stata davvero forte come dicevano non sarebbe andata in frantumi per colpa di quello stronzo.

Rallon e Millennia era morti e avrebbero dovuto fare fronte comune per uscirne insieme, per limitare i danni, magari trovare una soluzione... invece Vansell era un traditore; Theta era stato condannato a un processo; Mortimus e Ushas erano scomparsi dalla faccia del pianeta, lui sarebbe stato il terzo; Jelpax si era chiuso ancora di più nei suoi libri; Magnus e Koschei si comportavano come fossero due completi estranei, lanciandosi occhiatacce ogni tanto. Koschei non era nemmeno andato al processo di Theta, sembrava che per lui il suo migliore amico fosse morto.

No, non poteva più restare su quel pianeta. Non così. Avrebbe dovuto intraprendere quel viaggio con i suoi amici ma quegli amici non esistevano più. Un giorno, forse, si sarebbero ritrovati e avrebbero potuto ricostruire qualcosa di vagamente simile a un rapporto ma le cose non sarebbero mai tornate come prima. Il Deca non sarebbe mai più esistito ed erano stati loro a distruggerlo.

 

I'm glad you have been my friend
In the time of our lives

 

Sirius mosse qualche passo esitante verso la porta aperta. Non era normale, James e Lily non sarebbero mai stati così sprovveduti. Ovviamente l'incantesimo era più che sufficiente a proteggerli e Peter era ben nascosto, ma loro erano soliti prendere qualsiasi precauzione possibile per Harry.

Cominciò a innervosirsi: c'era troppo silenzio. Non era normale.

- James? - nessuna risposta, solo un silenzio pesante come piombo. - Lily? - continuò a non sentire nessun tipo di rumore.

Controllò stanza per stanza e finalmente lo vide: James. Il corpo del suo amico giaceva sul pavimento, privo di vita, la posizione scomposta... era disarmato. Aveva affrontato Voldemort disarmato?

In casa non sembrava esserci nessuno, Lily era riuscita a scappare con Harry? Doveva essere andata così, l'altra opzione era agghiacciante. Forse avrebbe dovuto controllare al piano di sopra...

Restò inginocchiato accanto al cadavere per un tempo che sembrò infinito, fissando il volto senza vita dell'amico.

Aveva solo ventun anni.

Sapeva di doversi alzare da lì e perlustrare il resto della casa, chiamare Silente, denunciare la spia... la spia. Cristo, aveva incolpato Remus di essere una spia quando per tutto il tempo era stato così ovvio. Così ovvio. Si sarebbe preso a pugni, si era comportato come un idiota, non si stupiva che Remus avesse iniziato a dubitare di lui.

Sentì il viso umido e si accorse di stare piangendo, non poteva farne a meno: James non era stato solo il suo migliore amico, era stato un fratello.

Ricordava ancora quando si erano conosciuti sull'Espresso per Hogwarts, quel bambino era iperattivo quanto lui, aveva pensato che gli sarebbe piaciuto essere suo amico... e così era stato. Era diventato il suo migliore amico, ne avevano combinate di tutte i colori: avevano infranto regole e leggi come se fosse sempre stato solo un gioco... James aveva sempre sopportato le ondate di cattivo umore che lo prendevano quando si parlava della sua famiglia, un po' ci aveva scherzato su, un po' aveva capito, con il tempo Sirius aveva imparato a distaccarsi sempre di più dalla sua famiglia e a non farsi influenzare da loro. Aveva dei nuovi amici, una nuova vita, il resto non importava.

- James... - disse a fior di labbra, sperando di vederlo svegliarsi e fare un'espressione fintamente sorpresa come quella che aveva fatto cinque anni prima, quando se lo era trovato davanti alla porta di casa. James e la sua famiglia lo avevano accolto come uno di loro, era entrato a far parte della loro famiglia in tutto e per tutto, non gli avevano mai fatto pesare nulla... ed ora James giaceva lì al suolo per colpa sua.

Sapeva che la colpa era di Peter, era stato lui a tradirli, ma non riusciva a liberarsi dal senso di colpa: se avesse accettato l'incarico tutto questo non sarebbe mai successo, se non avesse proposto di usare Peter all'insaputa di tutti perché il meno sospettabile James sarebbe stato ancora vivo.

Ecco perché era colpa sua. Si era fidato della persona sbagliata.

Cercò di risvegliarsi dal torpore che lo aveva invaso e andò al piano di sopra, iniziò ad aggirarsi per le stanze in modo cauto, l'ansia che gli attanagliava lo stomaco.

Arrivò alla cameretta di Harry e fu lì che li vide: Lily giaceva morta poco distante dal lettino del figlio. Sirius aveva quasi paura ad alzare lo sguardo, ma finalmente lo vide: Harry era ancora vivo, spaventato da ciò che era successo e incapace di capire per quale motivo sua madre non si alzasse dal pavimento e non lo prendesse in braccio.

Il ragazzo si passò una mano sul volto, prese in braccio Harry e uscì dalla casa.

Vide Hagrid, comparso poco dopo, portarsi via il bambino di James e Lily. Avrebbe davvero voluto essere lui a crescerlo, ma a quanto pare era stato deciso diversamente.

Si sarebbe trovato un altro scopo, allora.

Avrebbe cercato Peter e gliela avrebbe fatta pagare.

A qualunque costo.

  
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