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Autore: LadyPalma    22/07/2015    2 recensioni
"Erano entrambi due persone terribili e le persone terribili non fanno giuste scelte, soprattutto se non c'è un motivo per farle. Ecco perché quella sera, a dispetto del suo raziocinio e del briciolo di moralità che gli era rimasta, Tremotino decise di lasciarsi andare al turbine di gin e disperazione insieme a Crudelia"
[Crumple (Rumple x Crudelia) - impliciti Authella e Rumbelle]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Crudelia De Mon, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Monsters

 

 

 

 

Credeva che le cose stessero andando per il verso giusto, finchè le divergenze erano cominciate a diventare troppe e forse Isaac finalmente si era reso conto che era davvero impossibile amare una come lei. Parole di troppo erano state lanciate: l'aveva chiamata mostro e lei inaspettatamente non aveva risposto. Per la prima volta, Crudelia De Mon si era sentita ferita da un'accusa - forse semplicemente perchè era vera. Lui si era subito scusato, ma era stato già troppo tardi; invece di restare e chiarire, la donna uscì silenziosamente da casa e, con una guida ancora più spericolata del solito, si rintanò nel suo posto di fiducia: Il Rabbit Hole. Come una drogata in fase di astinenza, raggiunse il bancone e si lasciò cadere su uno degli sgabelli - non uno a caso però.

 

"Brutta serata, darling?" domandò infatti, voltando la testa verso la sua destra.

 

"Sono sempre brutte serate quando si è soli, non trovi dearie?" Fu la risposta di un malinconico Tremotino, già intento a sorseggiare il primo whiskey della serata. "E tu come mai stasera sei da sola? Credevo avessi smesso di frequentare posti del genere..." aggiunse poi con una punta di ironia, non potendo evitare quella crudele curiosità che lo contraddistingueva.

 

Crudelia scrollò semplicemente le spalle. Non aveva problemi a parlare, anzi era proprio ciò di cui aveva bisogno in quel momento e forse il principale motivo per cui tra tanti aveva cercato proprio la compagnia del Signore Oscuro.

 

"Mi ha chiamato mostro!" esclamò con uno sbuffo seccato, enfatizzando sulla parola quasi la trovasse assurda.

 

Il signor Gold si voltò lentamente per guardarla per la prima volta e di fronte a quell'atteggiamento, dovette combattere contro l'impulso di non ridacchiarle in faccia. Aveva davanti una psicopatica serial killer che non aveva mai amato altro che le sue pellicce: certo che era un mostro. Eppure, pensandoci qualche secondo di più, in fondo non se la sentiva di chiamarla così; a dispetto di tutto, lei stava cercando di cambiare, lei stava provando.

 

"Non sei un mostro" le rispose dopo qualche secondo, in un momento di rara empatia.

 

Ma fu lei a ridere alla fine, scuotendo energicamente la testa. "Oh certo che lo sono. E lo sei anche tu, darling" replicò con ovvietà, sporgendosi leggermente verso di lui e accorciando dunque la distanza tra loro. "È per questo che la tua dolce Belle ancora è combattuta tra te e quel ladruncolo. Gente come noi non cambia mai."

 

L'uomo si era irrigidito istintivamente al solo sentir nominare sua moglie e quella non richiesta analisi psicologica quasi lo portò a reagire. Quasi, perché proprio mentre stava per mandare al diavolo la donna, uno strano impulso gli fece accennare un mezzo sorriso divertito e, senza staccare gli occhi della donna, chiamò il cameriere, ordinando a sorpresa 2 shots di gin.

 

Erano entrambi due persone terribili e le persone terribili non fanno giuste scelte, soprattutto se non c'è un motivo per farle. Ecco perché quella sera, a dispetto del suo raziocinio e del briciolo di moralità che gli era rimasta, Tremotino decise di lasciarsi andare al turbine di gin e disperazione insieme a Crudelia.

 

 

 

**

 

 

 

Qualche ora e troppi shots dopo, i due villains erano decisamente brilli, ma non per questo meno malinconici e forse fu proprio quella strana disperazione comune che li portò ad avvicinarsi di più. Senza quasi rendersene conto, le loro labbra si incontrarono - o meglio si scontrarono - in un bacio che sapeva di rabbia, solitudine e nient'altro.

 

"Che stai facendo?" domandò Tremotino d'un tratto, staccandosi dal contatto quasi bruciato. E calcò su quel "stai" perché il fatto che in realtà era stato lui a fare la prima mossa lo spaventava in un certo senso.

 

"Un grosso errore, darling" gli rispose lei con una risatina quasi perfida, prima di baciarlo di nuovo.

 

E stavolta egli non ebbe troppe riserve ad arrendersi alle sue labbra rosso fuoco e al suo forte profumo di oscurità. Aveva avuto nella sua vita diverse donne pazze, ma lei le superava sicuramente tutte; per questo la voleva, o meglio più che lei voleva un assaggio di caduta e peccato per un'ultima volta.

 

E per Crudelia era lo stesso. In quel momento desiderava solamente tornare a sguazzare nell'oscurità ed essere la vera terribile sé stessa anche se solo per una notte. Tutto ciò cui entrambi aspiravano era mettere in pausa i loro fallimentari tentativi di redenzione e cadere, precipitare, sbagliare. E l'unico modo che avevano per farlo era possedere letteralmente il male che l'altro aveva da offrire.

 

 

 

**

 

 

 

 

La mattina seguente Tremotino si svegliò con un forte mal di testa, ma non era abbastanza forte da non ricordare come avesse fatto a raggiungere la sua cabina nei boschi. Ciò che però lo fece scattare quasi fuori dal letto non fu uno sfocato ricordo, ma bensì la visione concreta di una donna nuda nel suo letto, una donna che non era la sua Belle. E oh, adesso la trasgressione non sembrava così allettante; adesso il gusto del male lo disgustava solamente. Cominciò a rivestirsi di fretta nonostante il suo difetto alla gamba e furono quei movimenti a far svegliare finalmente anche Crudelia.

 

"Darling, è il caso di fare tutto questo baccano?" chiese dandogli le spalle, cercando di reprimere uno sbadiglio.

 

"Beh, perdonami se non ti ho portato la colazione a letto, dearie... Ma capirai anche tu che non è molto appropriato."

 

All'udire quella voce, spalancò gli occhi e si mise immediatamente seduta, coprendosi il corpo con il lenzuolo in accordo ad un inusuale senso del pudore. Forse aveva bevuto anche di più di lui, forse ricordava anche meno, forse era convinta di rivolgersi ad un altro darling. I ricordi le tornarono in mente vaghi ma il senso di dolore che avvertiva era preciso; per la prima volta in vita sua Crudelia si sentiva in colpa, forse perché adesso conosceva la differenza tra fare sesso e fare l'amore.

 

"Oh, che idioti! Che accidenti abbiamo fatto?!" chiese retoricamente, battendosi la mano sulla fronte. "Nessuno dovrà mai saperlo..." aggiunse poi in tono quasi di minaccia.

 

Tremotino smise di muoversi per un attimo, giusto il tempo di rivolgerle un'occhiataccia. "Ovviamente. Credi che io voglia farlo sapere in giro? Amo mia moglie e ho assoluta intenzione di riconquistarla."

 

Era vero: se quella strana nottata gli aveva fatto capire qualcosa era quanto valesse Belle per lui e quanto era pronto davvero a combattere, cambiare ed essere migliore per lei. Al diavolo l'oscurità, al diavolo il male, al diavolo il diavolo!

 

Crudelia lo scrutò per qualche istante con un'espressione enigmatica e poi, improvvisamente, i suoi occhi si spalancarono apparentemente senza ragione.

 

"E io amo Isaac" ammise in un sussurro. "I-Io lo amo davvero" ripeté a voce più alta e scoppiò in una strana risata.

 

Tremotino la fissò sorpreso per un po' e pensò che era veramente pazza. Sembrava contenta, anzi euforica; probabilmente credeva che con quella realizzazione potessecancellato il tradimento e forse era così: se avesse sentito quella confessione d'amore, Isaac le avrebbe sicuramente perdonato anche di essere andata a letto con mezza Storybrooke. Sorrise amaramente: avrebbe tanto voluto che anche per Belle un "Ti amo" fosse bastato.

 

Crudelia non aveva ancora smesso di ridacchiare quando l'uomo era tornato a sedersi sul letto e le aveva rivolto un sorriso più rilassato.

"Sembra che qualcosa di buono sia uscito fuori da tutto questo..."

 

Un sorriso divertito comparve anche sul volto della donna che, persa ancora nei suoi pensieri, annuì semplicemente.

 

E forse non erano proprio due mostri dopo tutto.

 

 

 

 

 

 

 

 

NDA:

 

Salve a tutti! Finalmente riesco a scrivere qualcosa su questa crack ship che mi ha sempre un po’ incuriosito fin dall’inizio ahah A dire il vero, li adoro come broship, anzi amo le due coppie (Authella e Rumbelle) insieme ed è per questo che inevitabilmente ho scelto di mettere questo finale. E pensare poi che è forse la cosa più fluffosa da parte di Crudelia che ho scritto per gli Authella finora ahahah Ma bando alle ciance, spero che nella sua semplicità vi sia piaciuta e mi piacerebbe sapere una vostra opinione!

 

LadyPalma

   
 
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