Fumetti/Cartoni europei > Dylan Dog
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Autore: OcelotMTT    23/07/2015    2 recensioni
Dylan è il più grande investigatore dell'occulto Londinese. O almeno lo era.
Ora è vecchio, stanco e malinconico.
Una strana visita cambierà per sempre, però, il corso del suo futuro.
Genere: Avventura, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Dylan Dog, Groucho
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera, stranamente, Craven Road, una delle strade più strane di Londra, appariva calma.
Quella strada era considerata strana, dai più, semplicemente perché in essa, al numero 7, abitava uno strano uomo ed il suo, altrettanto strano, assistente.
Le storie e le leggende su loro due, contro i più disparati esseri delle tenebre, erano innumerevoli e, alcuni, sostenevano persino che, quasi quarant'anni prima, quelle storielle avessero un fondo di verità.
Dylan era nato nel 1966, seppur neanche lui ricordi granché del suo travagliato passato rotante attorno alla figura di Xabaras, e tutte le sue “avventure”, reali o meno, prendevano sempre luogo tra il 1986 ed il 2000; 14 anni fatti di orrore e, perché no, amore.
Groucho, il suo assistente, era ormai un simpatico, quanto arzillo, anziano, con il pallino per il ben più noto Groucho Marx ma, anche per lui, passato ed identità reale si perdevano nella leggenda.

Il 12 Luglio 2026, dopo un assordante rombo, quasi di sfrigolio d'acciaio, una strana cabina telefonica blu; cabine che, negli anni '60, erano di proprietà della polizia, si materializzò dal nulla.
Ovviamente, essendo notte fonda, nessuno se ne rese conto (abituati anche agli ormai sempre più assordanti rumori della città Londinese) ma, caso del destino, quella cabina si manifestò proprio dinnanzi Craven Road 7.
“Groucho! Dannazione! Sto cercando di dormire!” urlò, dalla sua camera, un Dylan insonne “non riuscirò mai a prendere sonno se fai tutto quel rumore!”. Anni di avventure gli avevano probabilmente causato un disturbo del sonno, che gli concedeva solo poche ore, la notte, di riposo;
“Ma capo..” rispose quello dall'altra stanza “non urli! Qualcuno qui cerca di dormire!”. Al caro Groucho piaceva sempre scherzare e, sempre, aveva la battuta pronta.

Neanche il tempo di concludere la frase che il campanello, destando definitivamente entrambi gli abitanti della casa, urlò. Sì, urlò! Perché era un campanello diverso, modificato anni e anni prima, proprio per dare quel maggiore alone di mistero al già misterioso lavoro di Dylan.
“Sono le 3! Non sono più abituato a certi orari!” scese le scale, borbottando, il padrone di casa “mi sembra di essere ritornato ai tempi di... di Morgana!” pronunciando questo nome, un nome ormai lontano, i più attenti avrebbero quasi potuto notale il tremolio della sua voce in quella frase finale.
Groucho aprì.
“S-salve. Sto cercando il signor Dog. Dylan Dog. Spero di essere nel giusto tempo.” il misterioso interlocutore si appoggiò poi allo stipite della porta, come se ferito “non ho molto tempo.”
“Chi lo cerca?” rispose in fretta Groucho “perché, se è una ragazza carina, sono io! Se invece è lei.. bhe, Dylan è lì.” si voltò solo un attimo per indicare un Dylan stanco, seduto alla poltrona sperando, per quell'attimo, di rivedere il Dylan protagonista di tutte quelle storie; “Ma lei chi è?” chiese, infine.

“Io... io sono il Dottore.”

  
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