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Autore: LonelyWolf88    29/07/2015    4 recensioni
"Some people see scars, and it is wounding they remember. To me they are proof of the fact that there is healing."
La vita in cui erano abituati a vivere era andata.Quanto delle persone che avevano sempre pensato di essere era stato spazzato via insieme a questa? La storia di due anime danneggiate che scoprono che per poter andare avanti avranno bisogno di guardare indietro e di affrontare quelle cose che una volta ti tenevano stretto. Ambientata durante il periodo della terza stagione.
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carol Peletier, Daryl Dixon, Un po' tutti
Note: Movieverse, Traduzione, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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echoes capitolo due Salve a tutti!! è la prima volta che posto qualcosa qui su EFP e
Per prima cosa ci tengo a specificare che in questo caso il mio sarà solo un lavoro di traduzione dall'inglese all'italiano.
L'autrice di questa splendida fan fiction si chiama LouBlue e se ve la cavate con l'inglese potete andare a leggere il suo lavoro in lingua originale su fan fiction.net oppure direttamente da questo link
"http://www.fanfiction.net/s/8872636/1/Echoes"
Ve la consiglio vivamente anche in lingua originale in quanto un po di magia si perde nella traduzione..
Vi lascio il primo capitolo sperando che vi piaccia almeno tanto quanto è piaciuta a me e aspetto di sapere che ve ne pare mentre mi occupo della traduzione degli altri  (non è cosi semplice!!)
Il mio intento è quello di rendere giustizia alla coppia di Daryl e Carol 
traducendo o anche scrivendo in prima persona (ehm...) tutte le storie possibili e immaginabili per i fan qui presenti, per passare il tempo,per sognare,per tenerci compagnia fino al prossimo Ottobre che si fa attendere con ansia..
Riporterò qualsiasi giudizio e o parere all'autrice stessa oppure potete farlo direttamente voi sempre seguendo lo stesso link di prima ,se avete dei consigli da darmi non esitate.

Buona lettura!!   XXX



Capitolo 1




Carol trascinò il piccone lungo la striscia di terriccio sporco appena smossa,creando una linea precisa e pulita per poter piantare i semi di lattuga.Il gruppo aveva lavorato sodo per impadronirsi dell'area recintata della prigione e adesso erano finalmente pronti per poter seminare un raccolto.Le numerose spedizioni all'interno della città gli avevano riforniti abbastanza bene di semi e utensili vari,adesso non restava che piantare il tutto e sperare che crescesse qualcosa.Una fonte alimentare sostenibile era vitale se avevano intenzione di avere qualche possibilità di sopravvivenza a lungo termine nella relativa sicurezza che offriva loro la prigione.Carol finì di sistemare la prima fila e si spostò alla successiva.Stava lavorando ormai da ore e avrebbe avuto un sacco da mostrare più tardi , grazie al suo duro lavoro.Era una bella sensazione quella di potersi adoperare per ottenere un cambiamento in positivo.La sua vita ruotava ormai da così tanto tempo attorno alla morte, che era un sollievo finalmente poter fare qualcosa che incoraggiasse la vita,invece di doverle porre sempre fine.Si asciugò il sudore sulla fronte  con il dorso della mano e continuò il suo lavoro.Poteva sentire il suo sguardo su di lei anche in lontananza , mentre lavorava tranquillamente.

Poteva sentire i suoi occhi osservarla in ogni momento.Era stato lo stesso con Ed.Anche se le sensazioni erano completamente diverse.Carol era abituata a sentire lo sguardo minaccioso di suo marito su di lei senza avere nemmeno bisogno di guardare per poterne avere conferma.Poteva sentire la sua rabbia e la sua violenza , viaggiare attraverso una stanza affollata,trovarla,e chiederle assoluta obbedienza altrimenti ci sarebbe stato l'inferno da pagare. Ci sarebbe stato l'inferno in ogni caso.Non c'era stato verso,nessun modo in cui poter riuscire a placare Ed Peletier , c'era un vuoto immenso nel profondo della sua anima , qualcosa che forse aveva sperato che Carol e Sophia potessero riempire , ma non sarebbero mai state in grado di farlo.Carol aveva imparato ad odiare la sensazione di sentirsi sempre osservata,di essere giudicata e di non essere mai ritenuta all'altezza.La sua pelle rabbrividiva e tutto quello che desiderava era di potersi annullare,di poter sparire dentro se stessa in modo che nessuno potesse più trovarla,men che meno Ed.

Ma con Daryl era diverso.

Lo sguardo di Daryl non le aveva mai trasmesso la sensazione che pretendesse qualcosa da lei, non era mai stato invadente.L'idea che lui fosse sopra il bus rovesciato,di guardia per assicurarsi che nessuno dei vaganti riuscisse a sfondare e oltrepassare in qualche modo il recinto,la faceva sentire sicura.Non aveva bisogno di girarsi e controllare per sapere che lui era là,l'aria rilassata mentre andava e indietro controllando il perimetro,la balestra sulla spalla.Non aveva bisogno di voltarsi nemmeno per sapere quando quello stesso sguardo blu si soffermava brevemente su di lei , prima di ritornare alla recinzione.Non era sicura di quando fosse successo esattamente, ma sapeva di essere diventata il suo punto di riferimento all'interno del gruppo.Daryl era parte integrante del gruppo adesso, ma lui e Carol erano per primi un gruppo a sé.Era iniziato tutto con la ricerca di Sophia,ma era stato solo dopo averla seppellita che qualcosa era cambiato.Daryl aveva iniziato ad allontanarsi dal gruppo e Carol capiva il perché.Per la prima volta si era occupato di qualcosa che non era unicamente la sua sopravvivenza ed era accaduto il peggio.Daryl voleva indietro i suoi spazi,in modo di non dover mai avere il bisogno di fare i conti con il dolore e ancora peggio,con il dolore degli altri,con il dolore di Carol,con il proprio.

Ma Carol non glielo permise.

Non avrebbe permesso a Daryl di allontanarsi dall'unica fonte di conforto rimasta in questo mondo,il gruppo.Nessuno di loro era perfetto e avevano già condiviso parecchie divergenze su diverse questioni , ma adesso ognuno era per l'altro ciò che un tempo avrebbero chiamato casa.L'unica rimasta.Tutto quello che contava per lei in questo mondo l'aveva perso quando Sophia era morta e ora era determinata a non voler perdere più nient'altro,non senza far niente.Aveva combattuto per impedire a Daryl di scomparire dentro se stesso e la sua determinazione l'aveva visto ritornare all'interno del gruppo,stavolta pronto a stare nel mezzo e non sempre ai margini. Aveva avuto la sensazione che prima di allora nessuno avesse mai combattuto per lui in tutta la sua vita.Quel poco che sapeva dei suoi genitori era che non gli era mai importato abbastanza del loro figlio e che non l'avevano mai protetto così come un genitore è chiamato a fare e aveva visto con i suoi stessi occhi la relazione con suo fratello.Merle era convinto forse di essere l'unico a prendersi cura di Daryl,ma lei la vedeva diversamente.Vedeva in Merle le stesse cose che vedeva in suo marito.Erano uomini pieni di rabbia,violenti, che pensavano sempre prima a se stessi e poi agli altri. Erano convinti di essere leali e rivendicavano le loro azioni come quelle di un uomo che protegge la propria famiglia,ma non era così.

Aveva combattuto affinché Daryl non si isolasse e lo aveva fatto per se stessa,ma prima di tutto per lui e la sua determinazione aveva lasciato un segno visibile su entrambi.Nessuno aveva mai combattuto per lei prima d'ora e durante tutto questo orrore lei e Daryl erano giunti a una comprensione silenziosa ma reciproca che sarebbero stati l'uno il difensore dell'altro,si sarebbero guardati le spalle a vicenda,da tutti anche da loro stessi.Carol non poté fare a meno di sorridere a quel pensiero.Per tutta la vita si era sentita inutile,impotente e non era mai riuscita a reagire.Era divertente il fatto che una persona potesse cambiare la visione che hai sempre avuto di te stesso in maniera così radicale.E a Carol piaceva pensare che aveva restituito a Daryl questo favore.


''Sembra quasi che con un po di aiuto potresti cavartela''


Il suono della voce di Axel riportò bruscamente Carol alla realtà che si voltò velocemente nella direzione opposta alla quale era inginocchiata sul terreno e alzò lo sguardo verso l'uomo , infastidita per il fatto che fosse riuscito ad avvicinarsi così silenziosamente a lei.Aveva imparato a mantenere uno stato di iper-vigilanza l'anno scorso e il pensiero di avere abbassato così facilmente la guardia la turbava.

Axel si infilò le mani nelle tasche della sua tuta logora ''Mi dispiace,non volevo spaventarti''



''Non l'hai fatto'' rispose con calma,tornando al suo lavoro.



Axel si accovacciò accanto a lei ''Ti posso dare una mano,se vuoi.Me la cavo abbastanza bene con le piante.Ero solito coltivarmi della roba da solo,tempo fa''



Carol era consapevole del fatto che adesso avevano tutta l'attenzione di Daryl.Sollevò lo sguardo nella sua direzione e vide che osservava lei e Axel con un'espressione scocciata sul volto.Carol capì,nessuno di loro era completamente a suo agio in compagnia dei nuovi arrivati.Erano sempre stati un gruppo ristretto,ne avevano passate tante insieme,talmente tante che ora era difficile permettere a qualcun'altro di avvicinarsi.La fiducia era una merce troppo rara e preziosa per essere data via così facilmente.Lei era stata diffidente come tutti gli altri , ma doveva ammettere che non aveva scorto nulla di cui potersi preoccupare in Axel.Era solo ansioso di compiacere e forse un po irritante,ma questo non era un reato.

''lasciami indovinare'' disse ironicamente ''agricoltura casalinga,giusto?''


''è pur sempre una pianta'' disse Axel in sua difesa.



''mmh'' rispose carol non commentando ulteriormente.



Axel afferrò il forcone desideroso di poter aiutare,nonostante la mancanza di entusiasmo di Carol ''smuovo un po di terreno per te''.

Carol smise di concentrarsi sul suo lavoro e lo fissò ''davvero,non ho bisogno di aiuto''

Axel sorrise e i suoi baffi si inclinarono verso l'alto in un piccolo movimento ''Credo che tutti abbiano bisogno di un po di aiuto''



Carol scosse la testa e ridacchiò ''Suppongo che sia vero''



Axel rivolse il forcone verso un pezzo di roccia che si intravedeva all'interno di una delle file appena smosse ''guarda,qui ci sono ancora delle pietre''



Carol iniziò a tirare fuori la roccia proprio mentre Axel fece la stessa identica cosa,solo che lui stava usando il forcone.Ci fu un urlo e Carol ritirò velocemente la mano quando il dolore la scosse all'improvviso.Cerco di mettersi in piedi ma era stata in quella posizione accovacciata così a lungo che perse l'equilibrio e si rovesciò su un fianco, stringendosi al petto la mano sanguinante e palpitante.

Axel sembrava sorpreso ''Oh merda'' disse ansioso ''Mi dispiace così tanto..non volevo farlo''



''CAROL!!''



sentì Daryl gridare il suo nome mentre con la mano sano cercò di stringere l'altra



Axel era chino su di lei , la preoccupazione dipinta lungo tutto il volto ''stai bene?è grave?''



Prima che riuscisse a rispondergli Axel fu scaraventato bruscamente fuori dal suo campo visivo da Daryl che lo afferrò e lo trascinò lontano da lei.



''Che diavolo hai fatto?'' urlò a Axel ''Sta lontano da lei!''



Carol guardò verso la recinzione dove alcuni vaganti si erano già radunati al sentore del sangue fresco e delle urla.



Axel si portò le mani di fronte al viso , con un'espressione confusa mentre stava disteso a terra ''è stato un incidente,amico.Ti giuro che non volevo farlo''



Daryl ebbe un guizzo violento nella sua direzione e Axel spaventandosi si raggomitolò in una posizione fetale.Daryl fece un suono disgustato e si inginocchiò di fronte a lei ''che cosa è successo?'' chiese con urgenza ''che ha fatto?'' strinse le dita attorno al suo polso e tirò delicatamente verso di lui,volendo vedere il danno con i suoi stessi occhi.

Carol trattene una smorfia mentre lasciò cautamente distendere le dita della mano colpita.Il sangue aveva macchiato l'esterno del guanto da giardinaggio.



Daryl scoccò uno sguardo infuriato ad Axel ''Figlio di puttana!''



''è stato solo un incidente'' si lamentò Axel ''non volevo fare niente di male''



''è stato un incidente'' confermò Carol mentre si malediceva per la sua disattenzione.Con una smorfia aggiunse ''Sono stata così stupida. è la mano destra,potrei non essere in grado di sparare con precisione per giorni'' era tutto quello che riusciva a pensare.La sua mancanza di attenzione avrebbe reso tutto il gruppo più debole.



''Non penso che sia tu a essere la stupida qui'' disse Daryl , rivolgendo un'altra occhiata di disprezzo a Axel.La sua attenzione tornò velocemente su Carol ''Dobbiamo provare a togliere questo guanto per riuscire a vedere meglio''



''si,lo so'' lamentò Carol.Strinse i denti e non si lamentò mentre Daryl sfilava lentamente il guanto.Carol lo guardò,la sua espressione concentrata mentre cercava di non farla soffrire ulteriormente e fu di nuovo rapita dai molteplici lati di quest'uomo.Guardandolo dall'esterno qualsiasi persona avrebbe potuto pensare di star guardando un rabbioso e violento villano,e anche se sicuramente Daryl sapeva difendere bene questo suo lato,Carol sapeva che c'era molto di più in lui.Era capace di una grande tenerezza che il suo aspetto esteriore nascondeva.Guardandolo mentre reggeva Judith o anche adesso ,mentre esaminava accuratamente la sua mano sanguinante,Daryl poteva definitivamente essere gentile quando lo desiderava.

L'espressione di Daryl si rabbuiò mentre dava uno sguardo attento alla sua mano. ''è profondo'' disse infelicemente,esaminando la ferita da entrambi i lati della mano, proprio tra il pollice e l'indice.



Carol emise un suono frustrato ''Non possiamo fare a meno di utilizzare i bendaggi'' disse sconsolata e ancora più in collera con se stessa ''Accidenti.''



''Sta ancora sanguinando'' si alzò in piedi e si protese per darle una mano a rialzarsi ''andiamo,dobbiamo portarti da Hershel''



Carol scosse la testa ''Posso farcela da sola'' girò la testa verso la recinzione ''devi tornare di guardia''.L'espressione di Daryl si indurì,ovviamente non soddisfatto della sua risoluzione ma Carol sapeva che la sicurezza del gruppo era più importante '''vai pure,starò bene''.



''Ti accompagno io'' disse Axel,mentre si rialzava da terra cercando nuovamente di rendersi utile.



''Stai lontano da lei!!'' gridò Daryl con rabbia.

Carol scosse leggermente la testa verso Axel, cercando di fargli capire che non era il caso.Guardò nuovamente verso Daryl e sorrise rassicurandolo ''Sto bene.Ritornerò tra pochi minuti,una volta che mi sarò ripulita''.Sentì il suo sguardo su di lei mentre si allontanava, sentiva la sua preoccupazione mentre attendeva che arrivasse al sicuro all'interno della prigione.I vaganti ringhiarono attraverso la recinzione nella sua direzione attirati dall'odore del sangue che grondava dalla sua mano.Ci sarebbe mai stato in questo nuovo mondo un giorno in cui qualcuno di loro non stesse sanguinando da una nuova ferita?..fantasticò esasperata



Probabilmente no.




   
 
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