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Autore: Tactolien    30/07/2015    1 recensioni
Questa storia è ambientata dopo L'Ultimo Guardiano. Inizia con un matrimonio particolare e spero di portarla avanti fino in fondo. Dopo Una pagina di Diario e Il Sigillo di Scilla ecco questa nuova storia, magari un po' assurda, che spero possa piacervi
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Siamo molto felici che tu sia tornato N°1" gli strinse la mano Grana Algonzo, appena il Demone Stregone varcò il portello della navetta.

"Sì, lo sono tanto anch’io. Non avrei mai creduto che stare sulla Luna fosse così noioso"

"Mi sorprende sentirtelo dire, dai miei rapporti risultava che ti piacesse stare lassù"

"Be’ noi Demoni siamo molto sensibili alla Luna, qualcuno ipotizzava perfino che Hybras, la nostra isola, fosse un blocco di Luna schiantatosi sulla Terra. C’erano volte in cui la sua influenza mi faceva levitare contro la mia volontà; ma il paesaggio è tutto uguale, non si fa che lavorare e tutti mi trattavano in modo troppo formale. Sono felice di rivedere i miei vecchi amici. Allora… dove sono Artemis, Leale e Spinella?".

Il Comandante esitò un attimo prima di rispondere: "Ecco… a questo proposito… Spinella be’… purtroppo lei…".

Bhoaf!!

Riecheggiò il suono di un secondo portellone che sbatteva.

I due si voltarono. Se Grana si fece serio e seccato… N°1 contrariamente sbocciò in un raggiante sorriso a trentadue denti: Artemis e Leale avanzavano verso di loro a passo svelto e deciso.

"Artemis e Leale!" corse incontro il diavoletto. Che gioia era vederli. Tese le braccia verso il ragazzo; ignorandolo completamente quell’ultimo passò oltre continuando a camminare. L’espressione seria e la fronte leggermente aggrottata.

"Come avete potuto non dirmi niente!?" esclamò contro Grana, mostrandogli la trasmittente ormai inutilizzabile.

A qualche passo più in là… N°1 storse gli occhi: "Leale?" chiese.

La guardia del corpo si limitò a mandargli un’occhiata, posandogli poi l’enorme mano sulla testa.

"La domanda non è perché non te lo abbiamo detto -ribatté il Comandante della LEP- La domanda è come hai fatto tu a non saperlo prima?".

"Di che stai parlando?".

 

Si spostarono all’interno della centrale, Grana si chiuse con loro nel suo ufficio senza più lasciar entrare nessuno.

"Spinella se n’è andata già da un mese, e tu non ti sei accorto di niente".

Il diavoletto s’irrigidì. Spinella… andata? E dove? Ma lasciò che fosse Artemis a continuare.

"Ma dov’è adesso? Perché la mia trasmittente non la ritrova più?"

"Proprio tu mi fai questa domanda? Sei un Fangosetto intelligente, sono sicuro che un’idea te la sarai già fatta".

"Poche chiacchiere, Grana -prese la parola Leale- Parla chiaro".

"Spinella è andata in un luogo dove le frequenze radio sono diverse dallo standard del Popolo. Non è nel sottosuolo e non è neanche nello spazio" ribatté Artemis freddo solo in apparenza.

"Bingo" lo sfotté l’altro.

"Questa è un’altra faccenda, ma non spiega perché nessuno si sia preso la briga di dirci nulla".

"Ha chiesto a me non farvi sapere niente" s’aggiunse una quinta voce.

Tutti si voltarono. Polledro sulla soglia aperta dell’ufficio, incurante del divieto d’entrata.

"Ha chiesto a me di non divulgare la notizia se non all’ultimo minuto -si rivolse poi ad Artemis- Perché sapeva che le avresti impedito di partire".

L’espressione del ragazzo non mutò, tuttavia sapeva che era così. Dal suo computer a Casa Fowl poteva avere accesso a qualunque sistema del Popolo, incluse le navette che partivano per luoghi lontani. Sarebbe stato uno scherzo per lui cancellare il nome di Spinella da qualunque prenotazione o trasferimento.

"Volete sapere dov’è? -riprese Grana andando verso la bacheca e staccando il foglio desiderato- E’ andata qui".

Era scritto in gnomico, ovviamente. Artemis lo lesse ad alta voce in modo che anche Leale potesse capire.

 

 
 

Gentile Spinella Tappo,

posso solo immaginare la sorpresa che proverete nel ricevere questa presente, ma già da molto tempo il nostro consiglio tiene particolarmente in considerazione il vostro operato. Tra la curiosità e la passione, abbiamo preso a seguire il vostro lavoro fin dal primo giorno, e da allora non abbiamo mai smesso di stupirci.

Un rapimento in cui lei stessa salvò la vita di uno dei suoi aggressori.

Una rivolta goblin sventata.

Il contributo che diede per evitare l’incontro tra Fangosi e il Popolo orchestrato da Opal Koboi.

L’intera ottava famiglia del Popolo riportata sulla Terra dopo mille anni d’assenza.

Per non parlare del suo costante infrangere le regole ogni volta che qualcuno a bisogno d’aiuto.

Coraggio.

Lealtà.

Determinazione.

Generosità.

Questi sono i requisiti che cerchiamo in un Guardiano.

Perciò dopo molte riflessioni… la invitiamo caldamente a trasferirsi qui da noi, nella nostra amata Avalon, a ricoprire un ruolo da Guardiano con possibilità di un’avanzata carriera.

Capiamo bene che una decisione simile non è facile da prendere così su due piedi, perciò le concediamo due mesi di tempo per rifletterci sopra.

Attendiamo risposta.

 

Cordialmente vostro.
Baltus Ferroso.

 

 

"Spinella si è trasferita definitivamente, è difficile che decida di ritornare" parlò il centauro con una nota di tristezza nella voce.

"E’ una grande occasione per lei, e poi le farà bene cambiare un po’ aria" continuò il comandante.

"Ma potremo andare a trovarla, vero?" si fece avanti il demone stregone.

Polledro e Grana presero un bel respiro, non volevano agitarlo subito: "Temo… che per questo ci siano dei problemi".

"Avalon non è un posto accessibile a tutti".

"Esattamente come la Luna".

"Ma che genere di città è Avalon?" chiese Leale.

"Non è una città, è un’isola. L’unico luogo rimasto al mondo dove i membri del Popolo possono tornare a vivere sulla superficie. Vi lascio immaginare quanto sia ambito" spiegò il centauro.

"Ma è comunque non è sulla Luna -ribatté N°1- Perché non possiamo andarla a trovare?!".

Polledro lo guardò triste. Il povero diavoletto era decisamente inquieto. Oltre a lui solo pochi altri conoscevano l’immenso affetto che provava per Spinella, e l’idea di non poterla più rivedere come prima senza neanche averla salutata doveva lacerargli l’anima.

La prima volta che N°1 finì sulla terra. Fu catturato e imprigionato da Minerva Paradiso e spaventato a morte da Billy Kong. E prima ancora veniva vessato da Leon Abbot. Spinella è stata la primissima figura positiva della sua vita. Ciò che gli diremo gli spezzerà il cuore.

"Il fatto è che Avalon, oltre a essere un’isola che non compare su nessuna mappa dei Fangosi, è anche una sorta di riserva naturale. Anzi… diciamo che è uno stato a parte del Popolo, dove il nostro Consiglio non ha giurisdizione".

Fu poi il turno di Grana: "Stato diverso. Regole diverse. E una di queste regole è quella di permettere l’ingresso all’isola solo a un certo numero di persone alla volta. Non una di più. Perfino chi vuole fare una semplice vacanza attende secoli solo per la conferma del biglietto. E chi vuole trasferirsi del tutto deve pregare in una morte improvvisa, perché anche il numero degli abitanti è limitato. Se hanno chiamato Spinella è perché dev’essere successo qualcosa. Chissà… magari uno dei loro Guardiani è morto sul lavoro".

"Stai dicendo che non la rivedremo mai più?!" gli occhi del piccolo demone stregone erano già velati di lacrime, ma né il comandante della LEP, né Polledro poterono mentire.

"Questo proprio non so dirlo. Certo non la rivedremo più con la frequenza di prima, questo è certo. Anche solo per parlare con lei bisogna aspettare una buona recezione. Avalon è come fosse un luogo sperduto nel mondo. Magari potrebbe venirci a trovare lei durante le ferie".

"Non siamo così pessimisti -si fece avanti Leale, stringendo piano una spalla di N°1- Potrà venirci a trovare quando dovrà fare il Rituale. Dovrà tornare in Irlanda per forza".

Polledro si grattò la testa: "Temo che quello del Rituale sia una falsa speranza. Anche ad Avalon è possibile svolgere il Rituale".

"Com’è possibile?!"

"Avalon è un antico pezzo d’Irlanda che si staccò millenni fa. Anch’essa è considerata Terra Sacra, perciò Spinella non avrebbe alcun motivo di tornare qui quando può svolgere il Rituale direttamente là".

Mentre gli altri discutevano animatamente… Artemis non staccò un attimo gli occhi dalla lettera che stringeva in mano. Spinella se n’era andata. Non solo da Cantuccio ma da tutto il sottosuolo; in un posto dov’era pure difficile chiamarla.

Sempre se la trasmittente che abbiamo in comune serva a qualcosa.

Tuttavia c’era ancora qualcosa che non gli tornava in quella faccenda: la prima domanda che si era posto, e che aveva rinfacciato a Grana.

"Ma perché…- sbottò con involontaria enfasi- perché non ci ha detto niente. Perché non mi ha avvertito che stava andando via? Non una chiamata né un accenno".

Polledro storse gli occhi: "Strano. L’ultima volta che ho visto Spinella ha detto che l’avrebbe fatto all’ultimo momento, per non darti il tempo di combinare qualcosa. Non è passata da voi a Casa Fowl?.

A quelle parole… la schiena di Leale sembrò di colpo irrigidirsi: "Oh, cavolo…" borbottò.

Gli altri lo guardarono. A nessuno sfuggì che perfino il suo volto era sbiancato.

"Che vuol dire? -lo esortò Artemis, già preso da un temibile sospetto- Ti ha detto qualcosa?!".

"Qualche settimana fa è venuta da me, voleva parlarci, ma tu eri andato in Spagna" esitò un attimo.

"E allora?! Continua!".

"Ha detto che voleva salutarci… che stava andando via, ma io sono stato preso da altro e…"

"Come, scusa?! Ti ha detto che stava per andarsene e non mi hai detto niente?"

"Non avevo capito che si stesse trasferendo definitivamente, l’ho vista solo per pochi attimi"

"E dopo cos’è successo?" lo esortò Grana Algonzo.

La guardia del corpo sospirò. Tanto valeva vuotare il sacco.

"Sono rientrato a casa, Spinella ha cercato di fermarmi perché voleva parlami con urgenza, ma io non le ho dato retta. Quando poi sono ritornato da lei non c’era più"

"E perché non hai chiamato subito me per avvertirmi?" fece Artemis, con una preoccupante espressione di rimprovero.

"Avevo dato per scontato che se fosse stata una cosa urgente avrebbe richiamato. Poi me ne sono completamente dimenticato".

"Hai dato per scontato- disse il Comandante, accompagnando il tutto con una breve sghignazzata- Tipico di voi".

Leale lo fulminò con gli occhi. Chiunque altro sarebbe scappato urlando, ma non Grana.

"Che diavolo stai insinuando?".

"Dico che Spinella ha fatto tanto per voi. Perfino più di quanto meritereste -la voce dell’elfo era ferma e severa- Hai presente la lettera. Accenna a quando vi ha salvati dal Troll, quando chiunque altro, io per primo, vi avrebbe lasciato morire. Per non parlare di tutto quello che la lettera non dice. In cambio Spinella ha chiesto solo pochi minuti della vostra attenzione… e non siete riusciti a darle neppure quelli".

La guardia del corpo strinse i pugni. Cinque minuti della sua attenzione: erano le stesse parole usate da Spinella a Casa Fowl.

"La verità è che siete voi per primi a darla per scontata. Nessuna meraviglia che se ne sia andata così".

"Non ti permetto, Comandante. Noi abbiamo sempre apprezzato…"

"Quando! -lo interruppe Grana- Quando c’è da rimediare ai vostri guai?! Eppure vi ci è voluto un mese per accorgervi della sua assenza, ma intanto la notizia del suo trasferimento è già pubblica da un pezzo".

"Dov’è?! -chiese di botto Artemis, stringendo la lettera fin quasi a strapparla- Dove si trova esattamente Avalon? A che coordinate?!".

 

 

 

 

  
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