Il fatto era che Stiles sarebbe pure potuto esser simpatico a Derek, se non fosse stato tanto asfissiante e appiccicoso. C’erano volte in cui lo chiamava al mattino presto per dargli il buongiorno – svegliandolo, per la maggior parte dei casi – e volte in cui se lo ritrovava nella propria stanza, di ritorno da scuola, pronto per un pomeriggio in compagnia del suo “miglior migliore amico”.
Già, perché Stiles aveva due migliori amici: il migliore, che rispondeva al ridicolo nome di Scott McCall – ed era un microbo della stessa età del piccolo – e il miglior migliore: Derek.