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Autore: Bellatrixdulac    06/08/2015    2 recensioni
E se l'Oscuro Signore non fosse stato originario della Terra di Mezzo? E se Volemort avesse creato un altro Horcrux? E se il Monte fato non fosse mai stato altro che una Passaporta?
Draco ed Hermione dovranno affrontare una nuova impresa, un'occasione per sfidare loro stessi e provare al mondo che sono più di quello che la storia racconta di loro.
Al fianco di nuovi amici i due dovranno affrontare un viaggio in una terra misteriosa, sconosciuta a tutti i membri della compagnia solo per distruggere finalmente quello che era un vecchio nemico per alcuni e una nuova minaccia per altri, ma che, in ogni caso, sta lanciando un'ombra su tutti i loro mondi e che potrebbe distruggere non solo le loro vite ma anche il tempo stesso...
Genere: Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Altro contesto
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Il ragazzo si calò il cappuccio in testa con maggiore decisione e decise che era arrivato il momento di uscire dal vicolo. Hermione era stata chiara: doveva solo trovare una Passaporta. Già, ma le informazioni sul loro mezzo di trasporto non era state troppo precise. I Babbani gli sfilavano accanto, sul marciapiede, e neppure si accorgevano di lui. Ovvio, c’era più di una ragione. Tanto per cominciare la pioggia battente di Londra impediva a chiunque di soffermarsi per qualche secondo per strada, ma spronava tutti a correre sotto i proprio ombrelli verso le destinazioni che gli avevano obbligati a lasciare le proprie case. Solo questo sarebbe bastato ad impedire ad un Babbano di accorgersi di lui, ma se questo non fosse bastato ci sarebbe sempre stato il mantello che Harry Potter aveva prestato loro, quello appartenuto a suo padre. Potter…se la situazione non fosse stata così grave da richiederlo lui non si sarebbe mai fatto trascinare in quella pagliacciata da Grifondoro, ma ormai era là. Ormai era là e avrebbe dovuto collaborare con tutti i Sanguemarcio, tutti i Babbani e Dio solo sapeva cos’altro l’ Ordine avesse contattato. Ovviamente per spaventare Draco Malfoy non bastava qualche Sanguemarcio. La cosa che veramente lo terrorizzava, nonostante non lo avrebbe ammesso neppure con se stesso, era il suo compito. Impossibile, inimmaginabile che Potter avesse pensato proprio a lui per un compito così delicato. Sarebbe potuto andare lui stesso, o avrebbe potuto mandare il suo amico rosso, o Paciock…Draco era stato sorpreso quando gli era stato detto che la sua proposta era stata accettata, non che la proposta di Draco fosse stata fatta seriamente. Appena dopo la fine della guerra contro l’ Oscuro Signore Draco aveva provato a redimere la propria famiglia, offrendo a Potter e alla sua combriccola una mano: “qualsiasi cosa di cui abbiate bisogno”. Almeno questo era quello che Draco si era impegnato a fare, qualora l’Ordine avesse avuto veramente bisogno del suo aiuto, ormai due anni prima. Quando Potter si era presentato a casa sua a riscuotere vecchie promesse Draco era stato sorpreso, ma mai sorpreso come da quello che Potter chiedeva… Non era stato lo scenario descritto dal Grifonoro a far rimanere Draco di stucco, tanto quanto quello che Potter sosteneva di dover sfruttare delle caratteristiche di Draco: Potter aveva bisogno di qualcuno che fosse già stato tentato da un potere oscuro così non ne cadesse più vittima. Draco, in preda ad una crisi isterica, aveva cominciato a ridere. Quello non era il suo ruolo. Chissà come, si era lasciato convincere. Un’automobile Babbana sfrecciò a tutta velocità sulla strada accidentata, comprendo l’ invisibile Draco Malfoy di acqua proveniente da una buca abbastanza profonda. Sbuffò anche se era già bagnato da quanto era uscito da Grimmuld Place. Accidenti alla Grenger pensò spazientito Draco. La Sanguemarcio aveva detto di aver lasciato una Passaporta su quella strada ma ormai l’aveva percorsa già una decina di volte, senza trovarne alcuna traccia. La sua attenzione venne catturata da un vecchio cestino dell’immondizia babbano e, più per disperazione che per convinzione di trovarvi qualcosa, ci guardò dentro. Una vecchia lattina vuota, una bottiglia rotta e un vecchio straccio non meglio identificato. Disgustato toccò tutto, ma nulla lo trasportò lontano da Londra. Sbuffò ancora e rassegnato si sedette sugli scalini di fronte ad una vetrina babbana. Sembrava un negozio di strani apparecchi tecnologici, tutte cose che non avevano mai entusiasmato il giovane ex-Mangiamorte. Una bambina strattonò la madre, indicando nella sua direzione. Draco si irrigidì. Cosa avrebbe raccontato a quella ragazzina? Contro qualsiasi logica era andato nel panico, tanto nel panico da non ricordare che si trovava sotto il mantello di Potter. La madre borbottò qualcosa sul fatto che un televisore già lo avevano e non potevano fermarsi sotto la pioggia solo perché lei voleva guardare i cartoni che trasmettevano. Draco tirò un sospiro di sollievo e si accasciò contro la vetrina, facendo vagare lo sguardo sul marciapiede. Forse era meglio così, forse non era mai stato all’altezza del compito. Sarebbe tornato da Potter dicendo di non aver trovato la Passaporta e senza dire che, in realtà, era tutt’altro che dispiaciuto. Poi i suoi occhi catturarono qualcosa. Un giornale svolazzava trasportato dal vento anche se ormai era appesantito dalla pioggia. Era l’edizione del giorno precedente, ma a catturare l’attenzione di Draco fu un altro dettaglio di quel giornale. Le immagini si muovevano. Era un’edizione della Gazzetta del Profeta e in che modo quel giornale sarebbe potuto finire là se non grazie alla Grenger? Corse subito a raccoglierlo. Prima di toccarlo e farsi portare via da quella Londra fredda e piovosa si fermò ad osservare la bambina che per poco lo aveva visto, che saltava in ogni pozzanghera appena dietro alla madre. Le due Babbane non sapevano che il loro mondo stava per finire e che ogni chance di salvezza era stata affidata a lui e alle sue qualità inesistenti. Resistette all’impulso di chiamarle e urlare loro delle scuse che non avrebbero compreso e si decise a toccare quella Passaporta.
   
 
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