Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Clytie    08/08/2015    3 recensioni
Piccoli assaggi dell'evoluzione del rapporto tra James e Lily e della loro vita di coppia, dagli anni di Hogwarts alla nascita di Harry.
1. Di baby-sitting e primi voli: «La prossima volta che avrai una delle tue geniali idee, Pad, ricordami di non darti retta»
2. Addio, Hogwarts: «Qualunque cosa accada, non sarai sola. Se ci sarà da combattere, combatteremo. Usciremo di qui, insieme»
3. Febbre da Quidditch: «Un bacio portafortuna, Evans?»
4. Baci rubati: «Ho rivendicato il bacio che mi hai negato l’anno scorso, futura signora Potter»
5. Attesa: «Di chi sei in attesa, cara?» «Di un bambino, razza di idiota!»
Momentaneamente sospesa
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Di baby-sitting e primi voli





   
«Sei sicuro non sia troppo presto?»  

    La voce di James lasciava trapelare una nota di preoccupazione.
    «Ma no, che dici! Io ho cavalcato a mia prima scopa che ero poco più grande di lui» assicurò Sirius con un sorriso baldanzoso stampato sul volto «E poi, prima impara, prima diverrà un piccolo campione».
    «Sarà» disse James con fare incerto «ma non mi sembra una buona idea e, probabilmente, nemmeno a Lily piacerà».
    «Ma non c’è motivo per cui debba saperlo» constatò l’amico, facendogli l’occhiolino.
    James tentennò per qualche secondo, assorto nei suoi pensieri, ma, alla fine, parve convincersi.
    Pochi minuti dopo, Harry sfrecciava lungo i corridoi di casa Potter con due affaticati James e Sirius alle calcagna. Il piccolo era indiscutibilmente entusiasta della nuova affascinante scoperta, tanto che prese quota ed accelerò lasciandosi gli inesperti baby-sitter alle spalle in pochi minuti.
    «Che ti avevo detto?» constatò Sirius, fermatosi per riprendere fiato «Ce l’ha nel sangue!»
    Sorrideva compiaciuto, mentre il volto dell’amico si contraeva in una smorfia di rimprovero sempre più marcata. «Spero per te che non combini nulla, altrimenti saranno guai».
    Black ghignò. «Cosa vuoi che combini! È solo -».
    Eccolo, il rumore che nessuno avrebbe voluto udire, ma che non si poteva ignorare. A quel suono, James si portò le mani ai capelli.
    «Quelle erano…?»
    «Temo di sì».
    Si catapultarono entrambi in cucina e la vista del luogo del delitto fece accapponare loro la pelle.
    L’avevano perso di vista pochi attimi – quelli occorrenti per riprendere a mala pena fiato – e il piccolo aveva deciso di sorvolare o, per meglio dire, abbattere brutalmente le stoviglie lasciate ad asciugare nel lavello della cucina.
    «Lily mi ucciderà» mormorò James tra sé e sé, immaginando l’ira della moglie al suo ritorno.
    «Fermiamolo. Ora!» fu il grido di battaglia di Sirius.
    I due si lanciarono all’inseguimento, senza però riscuotere molto successo; si sarebbe detta una scena spassosa, James e Sirius che saltavano qua e là e, bacchetta alla mano, tentavano di arrestare il pericoloso volo del pargolo di casa Potter.
    Quando Harry si trovò ad una distanza accettabile, Sirius balzò in alto senza remore e lo acchiappò con una stretta salda. Badando a tenerlo ben in alto, si lasciò cadere impattando rumorosamente con il pavimento. Mentre l’amico si rialzava, massaggiando la schiena dolorante, James afferrò il figlio e gli sottrasse la scopa dalla manine paffute.
    Con l’ausilio della magia – quanto doveva essere dura la vita per i babbani! – ripulirono la cucina in quattro e quattr’otto, come se nulla fosse accaduto. Poi con un sospiro di sollievo, si lasciarono cadere mollemente sul divano.
    «La prossima volta che avrai una delle tue geniali idee, Pad, ricordami di non darti retta» bofonchiò James.
    «Sai bene anche tu che lo farai sempre, amico» Sirius sfoggiò il suo sorriso malandrino e a James non restò che ridere.
    Accesero la tv e cercarono di placare i battiti dei loro cuori, duramente provati da quell’esperienza estrema. James Potter valutò seriamente l’opportunità di offrirsi di fare egli stesso la spesa in futuro.
    «Sono a casa!»
    La voce limpida di Lily risuonò, poco dopo, dall’atrio. James e Sirius tentarono di ricomporsi e apparire sereni, perciò, appena apparve in salotto, la accolsero con enormi, smaglianti sorrisi. Lily li guardò con sospetto e si precipitò a controllare che il figlio fosse sopravvissuto a quelle due ore di baby-sitting o che non fosse stato trasfigurato in un folletto della Cornovaglia.
    «Allora, vi siete divertiti voi tre assieme?» chiese lei, mentre riponeva la spesa nella dispensa.
    «Assolutamente» rispose Sirius «Harry, in particolare».
    «Dovrei lasciarlo con voi più spesso, allora» propose Lily, rivolgendo loro un sorriso riconoscente.
    I due Malandrini si scambiarono un’occhiata complice, ma inquieta. Per quella volta era andata bene.








Et voilà, se siete arrivati fin qui, sappiate che si tratterà di una raccolta di momenti Jily non necessariamente legati gli uni agli altri e in ordine cronologico sparso. Amo questa coppia e mi piace immaginare quale percorso li abbia portati a legarsi l’uno all’altra.

Ci tengo a ringraziare sin da subito chi seguirà questa raccolta senza pretese e parteciperà attivamente con commenti e consigli.
Baci.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Clytie