Anime & Manga > D.Gray Man
Ricorda la storia  |      
Autore: B Rabbit    10/08/2015    1 recensioni
{ Per il quarto giorno della Laven Week | Buon compleanno, stupido coniglio }
«Credo che si faccia durante i compleanni…» soffiò l'altro sulla sua bocca, ustionandogli i sensi, zittendogli la ragione.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Allen Walker, Rabi/Lavi | Coppie: Rabi/Allen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Laven Week 2015'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A










E nel silenzio udirai le parole della memoria




Faceva freddo, lì nelle viscere dell'Ordine. Era il respiro dell'acqua che, levandosi dalla superficie del fiume, rendeva quel luogo gelido, estraniandolo così dal resto del creato, battuto dai caldi raggi del sole estivo.
Nell'attesa della partenza, un ragazzo scoprì la bocca dalla trama della sua sciarpa e, lentamente, espirò, creando ghirigori di pallido vapore nell'aria - li osservò volare e diradarsi con placido entusiasmo, beandosi di quella effimera, preziosa tranquillità che presto avrebbe abbandonato nel buio di quel canale -.
Degli echi affrettati vibrarono nel corridoio in pietra nera alle sue spalle, e l'esorcista, attirato da quel suono famigliare, dal timbro di quei passi che presto riconobbe, si voltò, e con un largo sorriso accolse la figura minuta ed eterea che brillò nella penombra di quel varco. Lo vide inarcare la schiena, liberare nuvolette d'affanno dalla bocca aperta, alzare la mano in muta richiesta d'attesa.
Lavi aspettò, un sorriso divertito dipinto sul viso; studiò la figura esile dell'altro, i brividi che saettavano lungo il corpo a causa del freddo o forse della stanchezza, le sue spalle sobbalzare ad ogni respiro catturato velocemente, quasi a voler ridurre gli istanti gettati nel silenzio.
E quando il giovane sollevò il capo, rivelando un visino pallido, marchiato dai segni dell'ennesima battaglia costellata di tragedie, lo sguardo del fulvo si ammorbidì e la curva delle sue labbra si assottigliò, perdendo la solita sfumatura scherzosa.
«Non dovresti essere in infermeria?» chiese, la voce soffusa, spenta – nessuna emozione la contaminò, la preoccupazione e l'affetto rimasero incatenate nel baratro angosciante del suo petto –. «Beh, sì...» farfugliò Allen, volgendo timidamente gli occhi di lato – le fiamme delle candele riflesse in essi tremarono, chissà per quale caldo moto d'animo. Il rosso non se lo domandò, preferì non scoprirlo –. «Sono riuscito a sgattaiolare via» svelò, e la risata divertita dell'altro lo punse. «Smettila!» si lamentò, aggrottando leggermente le sopracciglia.
«Perché l'hai fatto? Ora la capo infermiera –».
«Per te».
Lavi ammutolì. Quelle innocue, brevi parole gli rubarono le risate e la voce, lasciando in lui una genuina sorpresa. «C-che?» gracchiò, stupendosi dell'insicurezza che indebolì la sua sciocca domanda.
Il più piccolo sospirò. «Ho appena scoperto da un'infermiera che oggi è il tuo compleanno» soffiò, massaggiandosi nervosamente la nuca. «E… beh, prima che tu partissi volevo augurarti un felice giorno».
Lavi sgranò gli occhi, sorpreso per la seconda volta da quel semplice ragazzino. E quando l'altro gli rivolse la consueta formula, quando le sue labbra cantarono "Buon compleanno", l'apprendista di Bookman sentì lo smarrimento confondergli la mente, e ammaliato posò l'occhio indagatore sulla bocca genuinamente schiusa soltanto per lui.
«Non dovevi…» riuscì a mormorare. «Avrai sicuramente corso per arrivare qui».
«Beh, sì» ammise lui, accennando una debole, imbarazzata risata. «Purtroppo non ho un regalo…» confessò poi, e la voce si inquinò di rammarico.
«Tranquillo, non serve» precisò immediatamente – sorrise rassicurante, dolce, intenerito da tutta quella attenzione –.
Il ragazzino abbassò lo sguardo e stette in silenzio, mordicchiandosi il labbro, in bilico su un pensiero, un’idea. «Posso fare una cosa?» sussurrò con voce argentina e fragile.
Lavi lo guardò incuriosito. «Sì... cosa?».
Vide l'altro sollevare il viso dolcemente tinto di scarlatto, avvicinarsi a lui con fare timido. E quando i loro volti furono abbastanza vicini da poter avvertire e catturare i sospiri dell'altro, Lavi udì un'eco vivido palpitare nel suo petto, riempiendogli il vuoto accresciutosi in quegli anni di solitudine e rassegnazione.
Allen alzò le braccia, affondò le mani nella cascata di ruggine, libera dalla solita fascia, e, dolcemente, cominciò a tirare i lobi delle sue orecchie con mani tremanti, sussurrando numeri che, all'inizio, il guercio non comprese a causa della confusione, ma che poi attribuì ai suoi anni passati, fino ad arrivare all'età effettiva.
«Credo che si faccia durante i compleanni…» soffiò l'altro sulla sua bocca, ustionandogli i sensi, zittendogli la ragione. «Beh... torna presto» e silenzioso come un'ombra, Allen indietreggiò, affogò nell'oscurità del corridoio e corse via, abbandonando Lavi alla ramanzina che, presto, il vecchio gli avrebbe lanciato, rimasto nascosto dietro ad una colonna.



Nell'oscurità perenne di quella stanza dalle pareti inconsistenti, spazio infinito e minuscolo al contempo, una perla solitaria sgorgò e cadde dall'occhio di giada, vacuo e spento, ornato dalle lunghe ciglia di fuoco. Precipitò, quella lacrima, nell'indifferenza e nella solitudine, dove i ricordi emergevano e affogavano con incredibile, straziante facilità.
Quasi attirato da quel vibrato di sofferenza, dall'incrinarsi e frantumarsi di quel vetro incredibilmente liquido, il Noah sollevò la testa dai suoi scarabocchi e, rinchiusa la mostruosa lingua all'interno della bocca, sorrise. «Fa male?» chiese orgoglioso, attribuendo a quel dolore un'origine diversa, causata da lui.
Silenzio. Un sorriso baluginò sul viso esangue del prigioniero.

«».


















Ci credete che l’ho iniziata e finita durante la pausa pranzo del lavoro? È la magia della Laven Week? Non so xD
Comunque… wow, sono riuscita ad aggiornare. Prima di tutto, però, lasciatemi scrivere un BUON COMPLEANNO BAKA USAGI! Ti prego, appari di nuovo nel manga, e non come scarabocchio di Freeda!
Ora scappo, che ho da fare.

Buon quarto giorno di Laven,
Cloud~


  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > D.Gray Man / Vai alla pagina dell'autore: B Rabbit