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Autore: Darlene_    11/08/2015    2 recensioni
E' una piovosa serata di agosto, Brigitte e il suo fidanzato sono felici di poter passare una notte insieme.
Già, la bella bambina bionda è crecsiuta, ora è una sedicenne e sembra essersi liberata dai demoni che la tormentavano, ma, a volte, il passato ritorna...
Genere: Romantico, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Dämonen


 

Piove.
Piove su Vienna e sui viennesi, che aprono i gli ombralli o si riparano sotto i balconi.
Piove sulle tane delle volpi e i volpacchiotti si rannicchiano accanto alla loro mamma.
Piove sul Danubio, ma poco importa ai due giovani che, protetti dalla palafitta, sono pronti a passare la loro prima notte insieme.

 

"Ti amo Brigitte" sussurra Sebastian.
"Anche io."
Si coricano vicini. La ragazza gli cinge il collo con le mani e lo bacia.
Lui le accarezza delicatamente la schiena. 
 
Fuori continua a piovere.

Sebastian le solleva delicatamente la candida camicetta.
Lei si irrigidisce sotto il sottile strato di tessuto.
La pioggia  diventa più forte, sempre più insistente batte contro i vetri.

Le mani calde e solide del ragazzo toccano la sua pelle liscia e morbida.
A quel contatto lei si ritrae con uno scatto fulmineo e si mette a sedere.
Un tuono squarcia la notte.
E viene seguito da altri.

Brigitte fissa il vuoto.
Sebastian si avvicina a lei, timoroso, spaventeto, un po' sorpreso. Le sussurra dolcemente :"Non ti preoccupare, è solo la pioggia. Mettiti giù."
Ma lei non risponde, non si muove, sembra che non lo abbia nemmeno sentito.
 
Lampi e fulmini invadono il cielo.
E' iniziato il temporale.

"Il Prater. Questa è la casa degli spiriti, fatti una bella risata! Hahaha! Luci flurescenti, mostri, specchi giganti, un pavimento nero. Due braccia forti che la sollevano da terra. Una benda per coprirle la bocca. La notte. Un dinosauro verde. Un uomo cattivo. Un dolore lacinante. Un letto d'ospedale. Un cane dagli occhi color cioccolato."
"Brigitte! Brigitte mi senti?"
La ragazza si riscuote, cerca di sorridere, ma i suoi occhi sono pieni di lacrime. "Sebastian devo dirti una cosa."
I tuoni sono cessati.
Solo una lieve pioggerella continua a cadere.

"Avevo otto anni. Mia madre era morta da poco e mio padre decise di portarmi al Prater, per divertirmi. Entrai nella casa degli spiriti. Poi un uomo mi rapì. Mi portò in un magazzino dalle parti del gasometro, lo riconobbi dalle quattro torri. E poi... il sio complice mi violentò. Dopo la tortura mi lasciarono sul ciglio della strada. Rimasi in una clinica psichiatrica per un mese. Non parlavo, non interagivo con nessuno. Dissero autismo cusato dallo shock, nulla e nessuno poteva aiutarmi. Un giorno arrivò il commissario Moser e mi lasciò il suo Rex. Quel cane mi portò nuovamente alla vita."
"Mi dispiace."
"No, non ti ho detto tutto questo per avere la tua compassione, ma perchè non sono pronta ad andare a letto con qualcuno. Mi dispiace. se vuoi andartene fallo, non sei obbligato a restare con me."
"L'amore non è fatto solo di sesso. Se tu non sei pronta, io ti aspetterò. Ti amo."

 
Il temporale è finito, le nuvole si sono diradate e appaiono le stelle.
Brigitte e Sebastian dormono abbracciati e il canto dei grilli accompagna il loro riposo.
 











Ciao a tutti! Eccomi di nuovo in questo fandom!
Per prima cosa vorrei ringraziare Alex e Sam per aver recensito le mie precedenti storie nonostante non siano fan della serie. Un grazie a tutti i miei lettori.
Questa storia è tratta dal primo episodio della seconda serie di Rex, Il labirinti dei mostri.
Solitamente le mie note sono brevi, è il racconto che conta, ma oggi vorrei dire due parole in più sul perchè è nata questa ff.
Ho cercato di decsrivere il futuro di questa ragazza (che rappresenta tutte le bambine e adolescenti violentate), e di come la sua vita sia cambiata dopo quel terribile giorno. E' vero, quei criminali sono in galera (in questo caso), ma questo non la risarcirà in nessun modo. Ci sono veramente degli uomini di m... che non possono nemmeno essere definiti uomini, che per soldi, piacere, abusano di ragazzine senza nemmeno pensare alle conseguenze che il loro gesto causerà nelle loro vite.
Non ho altro da dire.
Ci vediamo prossimamente con una nuova storia (non so ancora riguado a cosa).
Ciaoo







  
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