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Autore: Severia85    16/08/2015    3 recensioni
Non è facile per nessuno affrontare una furente professoressa McGranit, nemmeno per Severus Piton.
Piccola OS terza classificata nel contest "Dieci novelle: di temi, trame e avventure" indetto da Passionbertotti e vincitrice del premio "Mal di stomaco"
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Minerva McGranitt, Neville Paciock, Severus Piton, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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PICCOLA ASTUZIA
 
Di quando il Professor Piton tenne testa alla McGranit, con una trovata astuta.
 
Al Piolo Magico, era in corso una rimpatriata di vecchi amici Grifondoro. L’atmosfera era distesa e allegra, il fuoco scoppiettava nel camino e un grande albero di Natale decorato troneggiava vicino alla finestra.
Dean Thomas fece il suo ingresso nel locale, sbattendo i piedi per togliere la neve dalle scarpe. Individuò gli amici, seduti attorno ad un grande tavolo rotondo, nell’angolo e si affrettò a raggiungerli.
“Hei, Dean.” gli fece cenno con la mano Harry Potter. “Finalmente: mancavi solo tu!”
“Scusate il ritardo, ma con tutta la neve che è caduta oggi, muoversi lì fuori è un vero inferno.” rispose il ragazzo, mentre si toglieva i guanti e la sciarpa di lana.
Ora c’erano tutti: sette maghi e tre streghe pronti a farsi due risate in compagnia. Era da tempo che non si incontravano e avevano deciso di darsi appuntamento quella sera, per salutarsi e scambiarsi gli auguri.
Dean si sedette tra George e Ron, nel posto lasciato libero per lui e ordinò una Burrobirra.
“Vi ho interrotto: di che cosa stavate parlando?” domandò, curioso, dopo i saluti e i soliti convenevoli.
“Oh, Neville è appena rientrato da un viaggio nelle foreste della Germania e ci stava raccontando delle sue scoperte.” rispose Ginny che teneva la propria mano su quella di Harry.
“Già,” intervenne Neville. “La spedizione è stata molto fruttuosa: abbiamo scoperto un nuovo tipo di fungo che cresce sottoterra e con il quale sono riuscito a preparare una pozione in grado di curare le gastriti.”
“È molto interessante.” esclamò Angelina, alzando il suo bicchiere e bevendo un lungo sorso di vino elfico.
“Soprattutto se pensiamo a quanti calderoni ha fatto esplodere Neville nei suoi anni a Hogwarts!”  intervenne Seamus Finnigan, scoppiando a ridere e seguito immediatamente da George e Lee Jordan.
“Molto dipendeva dall’atteggiamento di Piton durante le nostre lezioni.” provò a difenderlo Hermione.
Harry provò una strana sensazione allo stomaco nel sentire nominare il vecchio professore, e scosse leggermente la testa nel tentativo di allontanare quei pensieri.
“In effetti, ti trattava proprio male: non te ne faceva passare mai una.” confermò Seamus.
“Trattava male chiunque non fosse una Serpe.” borbottò Ron, memore anche lui di diversi rimproveri e voti bassi.
“È vero, era il mio incubo!” disse Neville con una smorfia.
“Mi ricordo ancora quel molliccio: Piton con i vestiti di tua nonna!”
La risata fu generale.
“Vi ricordate però di quella volta che mi assegnò ben venti punti?” chiese Neville, con ancora il sorriso sulle labbra.
“No, sul serio? Piton ha dato venti punti a Grifondoro?” domandò George, alquanto stupito. “Credevo fosse in grado di dare solo punizioni.”
“E invece è successo: ci ha messo lo zampino la McGranitt”
“Dai, dai racconta” lo incitò Ginny.
“Ok: è successo al nostro primo anno.”
 
A poche settimane dalla fine della scuola, la clessidra di Serpeverde contava quindici smeraldi in più rispetto a quella di Corvonero; Tassorosso inseguiva al terzo posto con un maggiore distacco, mentre Grifondoro languiva in fondo alla classifica per il fatto che qualche notte prima, Harry, Ron ed Hermione si erano fatti scoprire dalla professoressa McGranitt in giro per la scuola, di notte: aiutare Hagrid a liberarsi del drago Norberto, era costato ben centocinquanta punti ai tre ragazzi. Una punizione dura, ma sulla quale l’insegnante non aveva voluto sentire giustificazioni. L’assegnazione della Coppa delle Case era ancora molto incerta e tutti gli studenti, in particolare quelli di Serpeverde e Corvonero, si stavano impegnando al massimo per guadagnare più punti possibile. Sui volti dei Grifondoro invece si leggeva la delusione e la rassegnazione.
Quel pomeriggio, Severus Piton varcò il portone d’ingresso a passo svelto, inseguito dalla professoressa McGranitt che teneva un braccio intorno alle spalle di un particolarmente pallido Neville Paciock, trascinandoselo letteralmente dietro.
“Severus, non riesco a credere che tu non abbia preso provvedimenti nei confronti del signor Malfoy e dei suoi compari! Le loro azioni nei confronti di Paciock sono state riprovevoli: guarda quanto è spaventato questo povero ragazzo.”
Severus si fermò, alzò gli occhi al cielo e si girò per affrontare la sua collega: il cipiglio della professoressa lasciava trasparire tutto il suo disappunto. Alcuni studenti li avevano raggiunti e osservavano la scena incuriositi.
“In qualità di direttore della Casa di Serpeverde, spetta a me il compito di decidere in che modo punire i miei studenti. Malfoy, Tiger e Goyle sono stati duramente ripresi dal sottoscritto.”
“Ripresi sì, ma solo verbalmente. Non ti sembra un po’ poco?”
“Se questi signori proveranno mai a ripetere azioni simili in futuro, incorreranno sicuramente in una punizione più pesante: te lo posso assicurare, Minerva.”
Il mago fece per incamminarsi di nuovo verso i suoi sotterranei, ma la professoressa non aveva ancora finito: “E non credi che avresti dovuto togliere loro diversi punti? Almeno venti a testa.”
“Non l’ho ritenuto necessario: hanno solo introdotto qualche piccolo rettile nella borsa di Paciock. Uno scherzo, tutto qui.” Il tono stizzito di Piton non intimorì la McGranitt.
“Solo? Tu hai paura di perdere la Coppa: questo tipo di cose non dovrebbe influire sul nostro ruolo di insegnanti e di educatori nei confronti degli studenti di questa scuola. Hai il dovere, ripeto il dovere, di prendere dei provvedimenti adeguati.”
Piton capì di non avere scampo: Minerva McGranitt non si sarebbe arresa e non sarebbe stata contenta fino a quando lui non avesse affrontato la situazione in maniera maggiormente consona. Togliere sessanta punti a Serpeverde era, però, impensabile. Si prese qualche secondo per riflettere.
“Hai ragione, Minerva,” disse infine, rivolgendosi alla sua collega con un sorriso beffardo. “Bisogna prendere dei provvedimenti. Quindi: per il coraggio dimostrato nell’affrontare una situazione avversa, assegno venti punti al signor Paciock.”
La professoressa di Trasfigurazione rimase immobile, con un’espressione sbigottita, mentre Neville, accennando un lieve sorriso, riacquistava lentamente colore. Piton, con il mantello che svolazzava alle sue spalle, si diresse speditamente verso il suo ufficio, sogghignando malignamente. Era piuttosto soddisfatto di come aveva gestito la situazione e si concesse un buon bicchiere di vino elfico, assaporando l’ormai prossima vittoria.
 
“Capito com’è andata?” chiese Neville, alla fine del racconto.
“Era veramente un bastardo: non voleva perdere la Coppa!” commentò George.
“Beh, alla fine quell’anno l’ha persa e proprio per colpa di Neville.” disse Harry e ognuno si perse nei ricordi: erano passati diversi anni, ma quello che avevano vissuto ad Hogwarts, nel bene e nel male, era impresso a fuoco nelle loro menti e nei loro cuori.
Alzarono i bicchieri, avvicinandoli.
“A Hogwarts.” disse Neville.
“A Hogwarts.” Risposero in coro gli altri.

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N.d.A.
La storia si è classificata al terzo posto e ha vinto il premio "Mal di stomaco" nel contest "Dieci novelle: di temi, trame e avventure" indetto da Passion bertotti, incentrato sul Decameron di Boccaccio. .
L'inizio, con la rimpatriata dei Grifondoro, vuole richiamare la cornice dell'opera, mentre il tema da me scelto era quello della sesta giornata:  Risposte pronte e argute che permettono di togliersi d'impaccio o da una situazione pericolosa. 
  
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