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Autore: Natalia_Smoak    16/08/2015    3 recensioni
Attenzione possibili spoiler di Captain America Civil war.
Riprese in mano il foglio da disegno e col pastello prescelto iniziò a tracciare delle piccole linee ondulate che andò a sfumare col dito stando attento a non coprire i delicati tratti del viso della figura, poi allontanò il foglio dal suo di viso per osservarlo da più lontano.
Spostò lo sguardo alternativamente dal suo disegno alla figura difronte a lui.
Perfetto, non c'era nulla che non andasse, anche se doveva ammettere che la figura in carne ed ossa era molto meglio del suo disegno.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Natasha Romanoff/Vedova Nera, Steve Rogers/Captain America
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Cold war'
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We will still be friends?

Disegnare lo rilassava. Sempre.
Ergo quello era il momento migliore per farlo, anche se il suo primo istinto appena svegliatosi era stato quello di scappare dalla stanza, poi però aveva preso un bel respiro e riflettuto: non era quello che avrebbe dovuto fare, era sbagliato  e poi non era realmente sicuro di volerlo fare, non prima di aver parlato con lei.
Steve prese un pastello rosso. Mmm, no, mmm non andava bene. Ne afferrò un altro leggermente più scuro, poi avvicinò i due colori tra loro come per confrontarli; si, il secondo era perfetto.
Riprese in mano il foglio da disegno e col pastello prescelto iniziò a tracciare delle piccole linee ondulate che andò a sfumare col dito stando attento a non coprire i delicati tratti del viso della figura, poi allontanò il foglio dal suo di viso per osservarlo da più lontano.
Spostò lo sguardo alternativamente dal suo disegno alla figura difronte a lui.
Perfetto, non c'era nulla che non andasse, anche se doveva ammettere che la figura in carne ed ossa era molto meglio del suo disegno.
Natasha era lì, nella sua stanza, nel suo letto. L'espressione del viso era serena mentre il respiro regolare le faceva alzare e abbassare ritmicamente il petto.
Steve osservò il seno nudo della ragazza gonfiarsi e sgonfiarsi arrossendo, mentre i ricordi di quella notte tornavano a vorticare nella sua mente.
 
Inizio flashback
 
 Un rumore molto forte lo fece sobbalzare, distrattamente e ancora rallentato nei movimenti a causa del sonno interrotto, si alzò e andò ad aprire la porta. Chiunque avesse bussato alla sua porta alle quattro del mattino doveva avere una validissima ragione per farlo.
Aprì la porta pensando di trovarsi davanti Sam, o forse Maria Hill, ma di sicuro non lei.
"Natasha" mormorò incredulo
"Mi fai entrare?" Chiese lei retoricamente scivolando poi dentro la stanza per sedersi in maniera scomposta su una poltrona bianca nella stanza di Steve. Allungò poi i piedi sul tavolino davanti a lei.
"Giù i piedi" sbuffò il Capitano sedendosi sul bordo del letto
"Quanto sei noioso" rispose la rossa togliendo comunque i piedi dal tavolo
"Natasha, perché sei qui" domandò lui guardandola negli occhi 
"Tu e gli altri dovete sbrigarvi, Stark sta per inviare la sua proposta al parlamento, e se il decreto verrà approvato voi sarete tutti fuori legge" sfiatò la rossa
"Aspetta, pensavo che prima di inviare una proposta per fare una legge dovessimo essere tutti d'accordo su questa cosa della registrazione... Può davvero farlo?"
"È Stark, per lui non ci sono regole... Fará quello che vuole indipendente dalla tua opinione e quella dei ragazzi" 
"E allora perché stai dalla sua parte?"  chiese Steve alzando un sopracciglio. Aveva sempre creduto che ognuno dovesse seguire le proprie idee e i propri ideali, ma la verità è che gli aveva fatto male, forse quanto aveva fatto male a Clint, il che era assurdo considerando che lui conosceva Natasha, da quanto? Tre? Quattro anni?
Natasha si alzò e si diresse verso la finestra della camera di Steve e per un po' guardo fuori in silenzio. Poi si girò verso di lui appoggiandosi alla parete.
"Perché per una volta avrei voluto smettere di nascondermi, essere me stessa e non vivere la vita di qualcun altro. Ho fatto tante cose Steve, tante cose di cui mi vergogno e adesso voglio solo vivere in trasparenza"
"La Vedova Nera cerca redenzione" sospirò
"Non mi considero religiosa, ma se è così che vuoi metterla..." rispose vaga lei.
"Allora perché sei venuta da me a raccontarmi tutte quelle cose?"
Natasha alzò un sopracciglio:"Sono una spia Rogers, sotterfugi e segreti sono il mio pane quotidiano e poi voglio che tu e Tony giochiate ad armi pari" 
"Quindi io valgo più io che la tua redenzione?" domandò con un sorriso sghembo.
"Oh, sono sicura che chiunque ci sia lassù mi perdonerà per aver aiutato proprio te, l'incarnazione della bontà e del sacrificio" rispose lei altrettanto giocosa. Era così tra di loro, anche nel mezzo della battaglia e dei discorsi seri non riuscivano a non provocarsi a vicenda.
"Incarnazione della bontà e del sacrificio? Sicura di non star mettendomi sul piedistallo? Dopotutto sono solo un ragazzo di Brooklyn" 
"Sei disarmante Rogers,sul serio. Quanti ragazzi di Brooklyn conosci che hanno sconfitto Adolf HItler? Che hanno salvato la città? Che ispirano gli altri a diventare persone migliori?"
"Ispirare gli altri a diventare migliori? Non credo di aver mai.." 
"Con me lo hai fatto" 
I due si guardarono negli occhi per un pò, poi Natasha gli diede le spalle e tornò a guardare fuori dalla finestra.
"Natasha..."  disse Steve avvicinandosi a lei. Voleva capire, non poteva lasciare quel discorso in sospeso, non ora che aveva l'occasione di conoscere qualcosa di più su di lei.
La ragazza si girò in modo da essergli difronte.
"Steve, combattere al tuo fianco mi hai insegnato una cosa, le guerre non si vincono con questo" disse toccando la tempia del ragazzo col suo indice, per poi posare la mano aperta sul petto del ragazzo, poi continuò "ma con questo, il cuore, e tu nei hai uno enorme"
Steve la guardò negli occhi e parlò:" Lo dici cose se tu non lo avessi, come se ti mancasse"
Natasha si staccò leggermente da lui:" Una volta ne avevo uno, ma mi è stato estirpato, mentre quelli della stanza rossa mi facevano il lavaggio del cervello si prendevano piano piano anche i pezzi del mio cuore"
"Non è vero! Se tu non avessi un cuore non saresti qui, avresti potuto fregartene di tutto e di tutti, rimanere con Tony e non avvisarmi, nessuno ti ha obbligata" Perché non riusciva a vedere la vera se stessa? Perché non capiva che la vecchia Natasha non aveva nulla a che fare con quella nuova.
"È colpa tua" sospirò la rossa
"Colpa mia?"
"Te l'ho detto, rendi migliori le persone e io ti odio per questo" affermò lei con un sorriso sghembo
"Natasha..non capisco "
"Sta tranquillo, non pretendo che tu lo faccia... Sappi solo che sei stato tu ad ispirarmi nello scegliere di non nascondermi"
"Come?" chiese stranito
"Facendo i sentire umana, facendomi sentire Natasha, solo Natasha. Grazie"rispose lei
Steve rimase ammutolito, poi vide Natasha avvicinarsi e baciargli la guancia, esattamente come aveva  fatto qualche anno prima al cimitero, poi era scomparsa senza lasciare traccia. 
Questa volta non l'avrebbe fatta sparire, appena la ragazza si staccò da lui Steve l'afferrò per un polso impedendole di muoversi, poi fu solo questione di qualche secondo e le loro labbra si unirono. Il resto fu solo un groviglio di corpi sudati e sospiri.
 
Fine flashback
 
"Hai intenzione di contemplarmi ancora per molto?" chiese Natasha aprendo un occhio
Steve arrossì:"Da quanto sei sveglia?"
"Mm da quando stavi decidendo il colore più adatto per i miei capelli, e per la cronaca quello più scuro era quello giusto" rispose lei tranquilla.
"Natasha.." provò Steve
"No, aspetta, lo so, dovremo parlare, giusto?"disse guardandolo in faccia
"Beh, ecco credo che sarebbe appropriato...ma se non ti metti qualcosa addosso sarà difficile farlo" affermò il ragazzo passandosi una mano tra i capelli imbarazzato
Lei rise: "L'altra notte non mi sembravi così timido" 
"Natasha, ti prego" sospirò Steve.
"D'accordo, d'accordo, mi rivesto, ma ti avviso che questo non vuol dire che io voglia parlare" detto questo la rossa sparì nel con i vestiti nel suo bagno dal quale riemerse vestita alcuni minuti dopo.
Steve la stava aspettando appoggiato allo stipite della porta a braccia conserte. I due si guardarono per alcuni minuti.
"Dopo." sussurrò Natasha
"Dopo?"
La ragazza sospirò:" Dopo, quando tutto questo sarà finito, quando tu e Tony riuscirete a trovare un accordo e mettere fine a tutto questo, parleremo. Ora non sono ancora in grado di farlo, non a livello emotivo."
"D'accordo, aspetterò" rispose Steve, forse era la cosa migliore, avevano bisogno di tempo, entrambi.
Natasha si diresse verso la porta del suo appartamento e la aprì. 
Steve l'afferrò per il polso obbligandola a girarsi:" Anche se stai con Stark saremo ancora amici?"
Natasha si avvicinò a lui gli circondò il collo con le braccia e gli diede un bacio a fior di labbra per poi ritrarsi:" Amici? Sei sicuro che lo siamo mai realmente stati?" chiese sorniona per poi andare via.
 
 
 
Spazio autrice:
Ok, ho così tante idee e così poco tempo per scriverle, poi a volte mi si sovrappongono e diventano una gigantesca fa senza trama apparente ma con questi due che si attraggono e respingono....
Ah ovviamente questa ff è basta su degli spoiler... Pare che la nostra Nat sarà dalla parte di ironman... In un primo momento sono rimasta basita, poi riflettendoci ho pensato che questo ci garantirà la giusta dose di angst e che i fratelli russo hanno fatto ca tws, quindi peggio di aou non faranno sicuro, e poi loro credono nel romanogers! 
Gente, c'è speranza!
 
 
 
 
 
 
 
  
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