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Autore: ninety nine    20/08/2015    2 recensioni
[Jack Frost & Elsa, 559 parole]
Due fiocchi di neve simili eppure destinati a rimanere lontani, se non fosse che uno dei due, il ragazzo dal bastone ghiacciato, desidera che le labbra della regina di ghiaccio si aprano in quel sorriso che lui ha dovuto attendere in solitudine: quelle che nasce quando si ha accanto qualcuno che ti capisce veramente. Qualcuno di uguale a te. Perchè anche i fiocchi di neve possono riscaldarsi, o donare calore.
DAL TESTO:
Jack (...) aveva immediatamente compreso che in lei c'era il potere del ghiaccio e della neve, quello stesso potere con cui anche lui si era ritrovato a convivere. Aveva saputo con certezza di aver trovato la persona che cercava. Lei emanava potenza. Una forza tanto grande che avrebbe potuto schiacciare lui e il suo bastone, se solo l'avesse voluto. In lei si scorgeva anche l'imprevedibilità del ghiaccio sottile, quello che si era crepato sotto i piedi suoi e di sua sorella, il giorno in cui il suo cognome era mutato in Frost.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jack Frost
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capelli tanto biondi da sembrare bianchi, occhi azzurri e labbra strette a formare una linea sottile.
Quando Jack aveva visto per la prima volta quella ragazza, spiando la cerimonia dell'incoronazione dal vetro di una finestra, aveva immediatamente compreso che in lei c'era il potere del ghiaccio e della neve, quello stesso potere con cui anche lui si era ritrovato a convivere. Aveva saputo con certezza di aver trovato la persona che cercava. Lei emanava potenza. Una forza tanto grande che avrebbe potuto schiacciare lui e il suo bastone, se solo l'avesse voluto.
In lei si scorgeva anche l'imprevedibilità del ghiaccio sottile, quello che si era crepato sotto i piedi suoi e di sua sorella, il giorno in cui il suo cognome era mutato in Frost. Ricordava gli occhi di Elsa mentre brandiva gli oggetti che rappresentavano il suo nascente potere di regina con mani tremanti. Sembravano quelli di un animale in gabbia. Jack aveva compreso, anche se di lei non sapeva nulla, che celava i suoi poteri.
Poteva vedere in quegli occhi lo specchio dei suoi, durante i primi tempi. Quando non sapeva cosa fare, come muoversi, come superare il fatto di essere rimasto solo, senza famiglia e al di sopra del tempo che scorreva inseorabile. Per tutti, tranne che per lui. C'era voluto del tempo prima che un sorriso affiorasse sulle sue labbra gelate e quel sorriso non l'aveva potuto notare nessuno se non il proprio riflesso nel ghiaccio a causa della sua invisibilità.
Appena aveva avvertito la presenza di qualcuno di simile a lui Jack si era precipitato ad Arendelle, convinto di poter far nascere sulle labbra di quella persona almeno quel tipo di sorriso che poteva derivare dal sapere che c'e qualcuno che comprende il peso del potere che hai sulle spalle.
Aveva spiato tutta la cerimonia da una finestra, senza il coraggio di entrare e di farsi vedere, perché se quella ragazza si nascondeva probabilmente la gente ne aveva paura, oppure non sapeva chi fosse veramente.
Poi ne aveva avuto la conferma, dato che era scoppiato il finimondo.
E lui aveva dovuto attendere, attendere senza poter fare nulla per aiutare, dato che avrebbe soltanto peggiorato le cose, vista la somiglianza tra lui e la regina.
Ma quando tutto si era risolto e i poteri di Elsa erano stati accettati, lui aveva potuto farsi vedere. Aveva compiuto la sua missione e aveva mostrato alla ragazza che non era sola. Un sorriso, anche se non il primo, era effettivamente affiorato sulle sue labbra alla vista dei giochi di ghiaccio che eseguiva con il bastone.
 lui si era innamorato. Era rimasto bloccato, anzi, sciolto alla vista di un tale spettacolo. Si era perdutamente innamorato. Lei l'aveva fatto innamorare con un sorriso ed era una cosa bellissima. Per la prima volta aveva sentito quel calore nel petto di cui tanto gli uomini parlavano.
Jack non credeva che le labbra di una regina del ghiaccio potessero dare tanto calore. E invece era cosí. Forse anche due fiocchi di neve, simili ma non identici, insieme possono dar vita al calore. Scaldano di gioia i cuori dei bambini, in effetti. Ma loro, i fiocchi, si possono scaldare? Jack non lo sapeva, ma sapeva soltanto che a chi aveva il potere di controllarli poteva accadere.
A lui era successo.
Merito del sorriso di una regina del ghiaccio.
Della sua regina del ghiaccio...

 

 

 

 

Scribacchiamo ancora un po' tra la Disney e la Dreamworks, tanto per cambiare un po'! (Non è vero, ma sto riguardando le storie che ho scritto per i vari event del gruppo facebook We Are Out For Promp e questo mi ispirava la pubblicazione, dato che di scrivere roba nuova non se ne parla proprio. Maledetta ispirazione.)

Comunque, questa storia nasce dal prompt ''Elsa/Jack - L'aveva fatta innamorare con un sorriso'' che io, nella mia svegliaggine estiva, sono riuscita a ribaltare. Risultato? Ciò che avete letto.

Trovo che Jack e l'introspezione vadano particolarmente d'acordo, anche se in prima battuta questa storia era nata completamente diversa e ho dovuto lavorare parecchio su alcuni passaggi!

Spero vi piaccia, se mi lasciaste un commento mi ripempireste di gioia come un fiocco di neve.

Grazie a tutti e a presto 99

 

PS: La cortezza di questa note stupisce pure me...aiuto!

  
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