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Autore: The_Lock    27/08/2015    2 recensioni
Sette amici decidono di passare un fine settimana lontano dalla civiltà. Sembra una storia horror qualsiasi, ma in realtà è un gioco interattivo: a fine di ogni capitolo si dovrà scegliere tra due o più opzioni, ognuna delle quali avrà delle conseguenze. Il primo a commentare ha il diritto di scegliere.
Genere: Horror, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'It's up to you!'
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Prima di giocare:

 

  • Trevor: capelli scuri, occhi scuri; leader del gruppo; fidanzato con Brooke
     

  • Brooke: capelli rossi, occhi verdi; fidanzata con Trevor, ex di Troy (con cui va ogni tanto a letto)
     

  • Laurel: capelli biondi, occhi blu; migliore amico di Trevor; ha una cotta per Trevor
     

  • Oliver: capelli rossi, occhi scuri; ha una cotta per Lana; amico di Troy
     

  • Shannen: capelli biondi, occhi verdi; migliore amica di Laurel, è l'unica che sa della cotta di Laurel
     

  • Lana: capelli castano chiaro, occhi azzurri; amica d'infanzia di Trevor, ha una cotta per Troy
     

  • Troy: capelli scuri, occhi grigi; ex ufficiale di Brooke, odia Trevor

 

 

 

 

 

 

1

 

Trevor si svegliò quando il sole era già alto. Aveva dormito un sacco a causa della notte passata a fare l'amore con Brooke; era patetico da dire, ma Trevor sentiva la sua ragazza più fredda e distante, ultimamente, allora aveva passato la notte a suon di amplessi magistrali per riuscire a sentirla vicino a sé, almeno un'altra volta. Ed infatti c'era stato un momento in cui Brooke si era aggrappata al ragazzo, sconvolta da quelle ondate di piacere, ma quando tutto fu finito, ecco che la bionda lo baciò sterilmente sulla fronte e si mise a dormire dall'altro capo del letto rubando, per giunta, tutte le coperte.

Il moro si alzò, si stiracchiò, indossò un paio di mutande e andò in cucina per bere del caffé, sapendo bene che il week-end che aspettava lui e i suoi amici era uno dei più importanti non solo per cercare di ritrovare l'amore di Brooke, ma anche per passare delle belle giornate in compagnia del gruppo di sempre, il gruppo con cui era cresciuto.

A parte Lana- che conosceva da tempo immemore -Trevor aveva conosciuto gli altri ragazzi al college e aveva proposto loro un tranquillo fine settimana in una casa nel bosco prima che gli esami cominciassero a tormentare la loro esistenza. Per l'occasione aveva chiesto le chiavi della baita allo zio che l'aveva cresciuto, e l'uomo era stato molto contento di concedere al figlioccio quel piccolo lusso.

Mentre sorseggiava il caffè amaro, qualcuno bussò alla sua porta e Trevor si trascinò con indole da zombie verso la porta d'ingresso e aprì, trovandosi Laurel e Shannen già vestiti e con i bagagli pronti.

“Le mie bionde...” scherzò,

“Sei nudo.” commentò Shannen.

“Ho le mutande.” le fece notare, voltandosi e facendoli entrare.

“Non hai letto i messaggi, vero?” domandò Shannen, lasciando cadere pesantemente lo zaino per terra.

“Che messaggi?” fece Trevor di rimando, aggrottando la fronte.

“Dobbiamo incontrarci al bar tra... adesso.” disse Shannen guardando l'orologio “Troy ha una controproposta da fare.” spiegò, facendo spallucce.

“Lui ha cosa?” ringhiò Trevor, guardando i suoi amici con sguardo furibondo.

“Ehi! Noi non c'entriamo nulla!” disse Laurel alzando le mani in aria come a proclamarsi innocenti e disarmati.

“Perché deve sempre mettermi i bastoni tra le ruote?” ringhiò, piegandosi a raccogliere dei vestiti. Davanti a tale panorama, Laurel inclinò leggermente lo sguardo, affascinato dal sedere dell'amico, e non si destò fino a che Shannen non gli diede una leggera gomitata.

“Ehm... sia com'è...” borbottò Laurel, schiarendosi la voce.

“Bé, non mi interessa. Andiamo a questo cacchio di incontro.- disse, dirigendosi in bagno, per poi voltarsi verso i due amici e puntare loro l'indice-Voi siete con me, vero? Preferite la mia proposta, no?” domandò.

“Ma non conosciamo quella di Tro...”

“Sì, certo!” intervenne Laurel, dando una gomitata a Shannen ed interrompendola.

“Ok, vado a svegliare Brooke.” disse, sparendo dietro l'angolo.

“Ahi! Perché mi hai colpito?” sussurrò Shannen, massaggiandosi il braccio.

“Sai com'è Trevor quando si impunta. Non metterti contro di lui o ti terrà il muso vita natural durante.” sospirò Laurel, sedendosi sulla scrivania dell'amico.

“Speri ancora di potertelo fare, questo weekend?” domandò la ragazza, sorridendo all'amico.

“Ovvio.” sospirò, facendo spallucce.

 

“Quando arrivano le prime donne?” domandò Troy, tamburellando le dita sul tavolo di legno e facendo traballare il suo cappuccino.

“Probabilmente Trevor non avrà letto il messaggio.” tagliò corto Lana, aggiustandosi gli occhiali da nerd che aveva appoggiato storti sul naso.

I messaggi vorrai dire...” intervenne Oliver, controllando l'orario “Puoi almeno darci un'anticipazione della tua controproposta?” domandò il ragazzo, sorridendo all'amico, ma Troy fece di no con l'indice, e poi alzò leggermente lo sguardo, stendendo il collo muscoloso e facendo segno agli altri quattro amici di avvicinarsi al loro tavolo.

Tutti i ragazzi si salutarono tutti calorosamente, tranne Trevor e Troy che si diedero un'accennata stretta di mano, tra gli sguardi preoccupati degli altri cinque amici.

Quando furono tutti seduti, Troy prese la parola tra il silenzio degli altri- chi incuriosito dalla controproposta, chi impaurito dalla possibile reazione di Trevor.

“Allora, Trevor. Tu hai organizzato un fine settimana nei boschi, vero?” disse il moro, mentre una luce di sfida esaltava i suoi occhi grigi.

“Sì. È nel parco di WoodOak. 40 km lontano da tutto e da tutti, con un lago a pochi passi e tanta tanta birra.” disse il moro, mostrando le chiavi della baita difronte all'avversario.

“Ed io invece vi propongo questo: casa sull'isola di Drummer. Spiaggia, clima tiepido, il mare a pochi passi ed un'isola tutta per noi!” propose Troy, facendo tintinnare a sua volta le chiavi.

“Vuoi andare in spiaggia d'Ottobre?” chiese Trevor.

“Sì, perché non voglio rimanere impantanato nella neve.” rispose, sorridendo “E poi ci sarà un traghetto ogni giorno per portarci a casa.”

Trevor strinse il pugno sotto il tavolo e allargò le narici: segno che stava per picchiare qualcuno e tutti sapevano chi sarebbe stata la vittima designata. Gli occhi del moro caddero su quelli azzurri di Laurel e l'amico fece segno di calmarsi.

“Facciamo così,- disse Brooke, cercando di interrompere il momento di silenzio -votiamo!”


Opzione A: tutti nella baita nel bosco
Opzione B: tutti in Drummer Island



*spazio autore*
Cari amici, che dire: questo è un esperimento che mai e poi mai avrei pensato di fare, ma eccomi qua a scrivere per voi! Purtroppo, non potendo scrivere capitoli in anticipo, non posso garantirvi una certa regolarità nell'aggiornare la storia, ma posso promettervi che ci saranno sempre più decisioni difficili e dalle conseguenze... letali!

  
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