Fumetti/Cartoni americani > I Pinguini di Madagascar
Ricorda la storia  |       
Autore: I_love_Beerus    27/08/2015    2 recensioni
In questa storia verrà descritta l'infanzia di Sam, la pinguina ospite nello zoo di Central Park nella mia storia "Cambiamenti inaspettati".
Spero vi abbia incuriosito, un bacio!
Ps: Sappiate che non ho idea se questa storia possa essere pubblicata in questa fandom, dato che i pinguini non ci sono, ma c'è un personaggio che vi fa parte. Se per voi è sbagliato, se non vi piace la storia, non esitate a dirmelo, che io la cancello subito.
GRAZIE
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sam’s life
Prologo
 
La luce dell’alba iniziava ad illuminare quello che possiamo definire uno dei luoghi più estremi del pianeta Terra.
Un luogo che, pur essendo alquanto desolato e inospitale, anch’esso  possedeva un dono: la vita.
L’Antartide era ricco di vita.
Le sue gelide acque nascondevano le creature più straordinarie, come le foche leopardo e le orche assassine.
Ma l’Antartide era noto per una forma di vita particolare. L’unico posto in grado di ospitare creature magnifiche e misteriose allo stesso tempo; creature che gli esseri umani hanno reso protagoniste assolute di migliaia di documentari.
Creature semplicemente carine e coccolose.
I pinguini.
Ogni giorno, milioni di pinguini si muovevano per migrare da una zona all’altra dell’Antartide; si tuffavano in acqua per cercare cibo e sfamare i più piccoli, e così via…
Ma quello, per un giovane pinguino di nome Joy, era un giorno speciale. Il giorno che avrebbe segnato il resto della sua vita.
Tra le sue zampe, al riparo dal gelido clima del posto, aveva un uovo, che aveva protetto da tanti pericoli per molti mesi.
Un raggio di sole aveva appena accarezzato il viso di Joy quando, sotto di sé, sentì come un movimento.
Istintivamente, guardò l’uovo e potè riconoscere quello che stava accadendo: suo figlio stava per nascere.
Con estrema delicatezza, posizionò l’uovo davanti a sé e guardava, mentre piccole crepe, una dopo l’altra, ricoprivano la liscia e chiara superficie del guscio.
Joy trattenne il respiro e, anche se con queste non ci riuscì facilmente, anche le lacrime, quando il corpicino del suo amato pulcino uscì definitivamente dalla casetta che l’aveva ospitato e nutrito per mesi.
Joy guardò il pargoletto. Un soffice manto grigiastro lo ricopriva; aveva ancora gli occhi chiusi per la luce che l’aveva invaso.
Joy, con il viso rigato da lacrime di gioia, prese in braccio suo figlio per guardarlo meglio.
Lo sollevò appena, ma quanto bastava per fargli sfuggire una risatina divertita.
-Ahhh, sei una femminuccia- disse il pinguino, ridendo leggermente.
Era davvero felice. Era diventato padre e non avrebbe potuto chiedere di più.
Il batuffolo di piume emise un gemito, tipico dei neonati e, finalmente, aprì i suoi grandi occhioni da cucciola.
Joy li vide e… ebbe come un sussulto.
Erano azzurri, azzurri come un cielo senza numi, azzurri come il mare…
Azzurri come quelli di sua moglie Eliza…
“Ha i tuoi stessi occhi, Eliza” pensò Joy “Sono stupendi proprio come i tuoi”.
Una fitta al cuore, lancinante come una coltellata, e un profondo senso di nostalgia.
Joy non poteva credere che sua figlia fosse identica alla mamma, una mamma che non avrebbe mai visto né conosciuto.
Il pinguino non avrebbe mai dimenticato quella bellezza che lo aveva fatto innamorare, quella bellezza che aveva caratterizzato anche l’animo di Eliza, la sua semplicità…
D’avanti a sé, trovava la fotocopia di della pinguina che aveva amato e che avrebbe amato per sempre.
I suoi pensieri vennero interrotti dalla cucciola, che prese a guardarsi intorno con la curiosità tipica dei neonati.
Vide il pinguino che la teneva in braccio e sul suo visetto apparve come uno sguardo indagatore, che poi si trasformò in un adorabile sorriso.
-P-papà- fu la prima parola della neonata.
Joy sorrise davanti a tanta dolcezza e abbracciò forte sua figlia.
-Piccola mia… sei stupenda- disse semplicemente, con le lacrime agli occhi.
La piccola sembrava non capire il gesto del padre.
Joy l’allontanò un po’ da sé e l’appoggiò a terra.
La guardò ancora ancora un po’, specchiando i suoi occhi castani a quelli azzurri della figlioletta.
-Mia piccola Samantha…- disse –…sei stupenda- pronunciò infine, dando una carezza alla pinguina e sistemando il ciuffo ribelle che essa aveva davanti agli occhi.
Alla cucciola diede fastidio quel gesto e si scompigliò di nuovo le piume.
-A me piace così- disse la piccola al padre, mettendo il broncio, che lo fece ridere non poco.
-Wou, hai davvero dei gusti particolari!- esclamò tra una risata e l’altra Joy che, dopo un po’, prese di nuovo in braccio la figlia e, nonostante questa ebbe qualcosa da ridire a riguardo, la cullò e s’addormentò subito.
-Dormi bene mia piccola Samantha Joy jr.- disse infine, continuando a guardarla.
Dopo un po’, guardò il cielo.
-Mia adorata Eliza, avevi tanto desiderato una figlia e chiamarla Samantha… Per me è stato importantissimo accontentarti e anche se ora non sei qui, lo sento che sei felice della mia scelta. Samantha ora è una parte di te che conserverò per sempre e la proteggerò da tutto, stai certa… Grazie di tutto, Eliza-
Un’altra lacrima gli rigò il muso, una lacrima che trasmetteva sia felicità che tristezza.
 
ANGOLO AUTRICE: EHILA’ GENTEEE!! ALLORA, VI PROPONGO QUESTA STORIA; SPERO VI ABBIA INCURIOSITI:)
AL PROSSIMO CAPITOLO!
BACI, NATYSTAR  
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > I Pinguini di Madagascar / Vai alla pagina dell'autore: I_love_Beerus