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Autore: Kilian_Softballer_Ro    01/09/2015    4 recensioni
Galeotto è il gatto che entra nel giardino di Amy per la prima volta...
(Modern!AU, Human!Verse)
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Amy Rose, Blaze the Cat
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La prima volta che un gatto entra di soppiatto nel suo giardino, Amy non ci fa caso. Un randagio di passaggio non la preoccupa.
Ma quando il gatto torna tre, quattro, dieci volte, e sempre più spesso accompagnato da numerosi amici, quello no, non le sta bene. Non che odi i gatti: semplicemente non desidera trovare il suo bel giardino rovinato da animali molesti che si sdraiano sui suoi splendidi fiori e lasciano...ricordini negli angoli più nascosti.
E non è che siano gatti randagi: sono animali domestici che in teoria dovrebbero essere beneducati. Non vengono dalla strada; vivono nella casa accanto, e la loro padrona, la nuova vicina che Amy non ha ancora mai visto (sospetta che sia un’anziana signora, una di quelle gattare invasate che nutrono mandrie di felini), dovrebbe tenerli a bada. Ma a quanto pare non lo fa.
Amy si impone di aspettare e di avere pazienza. Deve concedere alla sconosciuta il beneficio del dubbio riguardo alle sue capacità di allevatrice di gatti. Ma quando i giorni passano e la situazione non cambia,anzi, quelle bestie sembrano moltiplicarsi (quanti ne avrà quella donna? Mezzo milione?), la sua pazienza inizia lentamente ad andarsene.
Alla fine scatta. Non riesce più a trattenersi, deve andare a dirle qualcosa. A farle perdere anche l’ultimo briciolo di comprensione è la vista di un grosso gatto grigio che utilizza le sue bellissime azalee come materasso, schiacciandole. Inammissibile.
Così si prepara; si pettina il corto caschetto rosa; si sistema i vestiti, assumendo quell’aria ordinata da “vicina dei quartieri alti che vuole farsi rispettare”; poi afferra il gatto, che neanche protesta, esce di casa e va a suonare alla vicina.
Resta lì davanti alla porta per un lungo minuto, la schiena dritta e l’espressione decisa, prima che questa si apra e la sconosciuta si mostri, cogliendo Amy completamente di sorpresa.
Non è una vecchietta; è una bellissima ragazza dalle forme flessuose, con la pelle dorata, zigomi alti sormontati da grandi occhi dorati e una cascata di capelli di uno stupefacente viola chiaro. Amy Rose, che non è mai stata immune al fascino femminile e mai lo sarà, si ritrova a ingoiare tutte le proteste che aveva sulla punta della lingua. Non può arrabbiarsi di fronte a una tale visione.
- Sì? – Chiede la vicina, e anche la sua voce è musicale, in armonia con tutto il resto. Amy le allunga il gatto, impacciata.
- Il tuo gatto era nel mio giardino – balbetta.
La ragazza assume un’aria mortificata mentre prende in braccio l’animale. – Oh, mi dispiace, non riesco mai a tenerli a bada, ma suppongo creino molto disturbo. Farò il possibile perché non succeda più. – Le rivolge un sorriso invitante. – Posso offrirti una tazza di té per scusarmi almeno un po’?
- Uh....certo.
E prima di poter dire altro, Amy si ritrova all’interno.
L’atmosfera di quella casa rispecchia l’aspetto della proprietaria. Tutto è in ordine e pulito, avvolto in un silenzio quasi religioso. La ragazza, che Amy scopre chiamarsi Blaze, cammina scalza sul pavimento lucido, facendo quasi meno rumore dei vari gatti che le girano intorno.
Prepara il tè in un lampo e in un lampo fa comparire delle tazzine, delicate e fini come tutto il resto. E parla. In seguito Amy non ricorderà con precisione di cosa abbiano parlato, ma avrà chiaro in mente il suono della sua voce e del suo lievissimo accento straniero, tanto dolce che ancora le risuonerà nelle orecchie quando sarà uscita da lì.
E sì. Ricorderà anche che i gatti, alla fine, sono solo otto.
 
 
Passano i giorni. Ora Amy vede Blaze più spesso, ma forse questo è causato dal fatto che si affaccia alla finestra ogni volta che la sente uscire in giardino o in strada. E’ nervosa. Quella ragazza l’ha turbata tanto da averla convinta a non protestare per i gatti che continuano a finirle nel cortile, e farle rimangiare una protesta è un’impresa non da poco.
Vuole rivederla. Il loro primo incontro non è stato molto utile, si è trattato in pratica di una conversazione unilaterale da parte di Blaze, con lei imbambolata a guardarla, per cui le serve una seconda possibilità. Ma non sa come fare. Ogni volta che la incrocia si sente la gola secca e non riesce a parlarle.
Ci pensa a lungo, e alla fine l’idea arriva, proprio mentre osserva un grasso persiano peloso che si lecca la zampa davanti alle sue rose.
Forse quei maledetti animali serviranno finalmente a qualcosa.
 
 
Blaze è seduta in veranda in quel momento. Ha un libro davanti, ma non riesce a prestare attenzione alle parole stampate sulle pagine. L’occhio continua a spostarsi e a dirigersi verso il prato accanto al suo, deciso a captare un segno della presenza della sua vicina.
E’ incuriosita, deve ammetterlo. Non ha mai incontrato una ragazza che la colpisca come Amy, né una tanto carina, anche se non ha parlato molto, quando si sono viste. Una vera fortuna essersi trasferita proprio accanto a lei.
I suoi piani di spionaggio vengono però disturbati da uno dei suoi gatti, di ritorno dal giardino, che le balza in braccio con aria prepotente.
- Non adesso, Bucky – protesta, cercando di farlo scendere, ma in quel momento nota qualcosa di strano. Un pezzo di carta piegato in quattro, infilato sotto il collare. Perplessa, lo tira fuori e lo apre.
Dentro, scritte in una grafia tonda ed aggraziata, ci sono poche parole: Ti andrebbe una cena senza gatti in giro?
Blaze le legge e le rilegge, e ogni volta il suo sorriso si allarga un po’ di più. Senza pensarci troppo prende una penna, volta il biglietto e scrive: Certo. Venerdì? Poi lo ripiega, lo rimette al suo posto sotto il collare di Bucky e va di persona a rimettere il gatto al di là dello steccato che divide il suo giardino da quello di Amy. E mentre lo fa sa di essere osservata, sa di chi sono gli occhi verdi che la guardano da dietro le tende, e perciò sorride ancora e ritorna in veranda lentamente, indugiando, lasciandosi guardare.
Non sa cosa accadrà a quella cena, ma è certa che si tratterà di qualcosa di molto, molto interessante.
 
Mi sono ripromessa di aumentare il numero di fic yuri (e simili) in questa sezione e state pur certi che manterrò questa promessa. Anche se questo volesse dire tirare in ballo coppie poco famose (come in questo caso) (potrei essere una pioniera della Blazamy su EFP,rido) e non finire i compiti delle vacanze.
Spero che non mi odierete troppo. Ave!
^Ro
  
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