Fanfic su attori > Cast Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: RMSG    04/09/2015    1 recensioni
Dopo 14 anni e Supernatural bello che concluso, per Misha e Jensen si presenta una nuova sfida. Un amore, quello tra i loro figli, West e JJ, li unirà di nuovo e forse, se tutto va come previsto, potrebbe anche mostrar loro come i sentimenti non si possono nascondere sotto il tappeto.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Questa ff è il prodotto insensato di una conversazione insensata effettuata da persone insensate. 

Naturalmente, è dedicata a Noemi, compagna di (dis)avventure e shipping estremo. 





Like fathers, like children
Capitolo 1: Are you there God? It’s me, West Collins


Sebbene non sia proprio parte del suo corredo genetico, West si è sempre ritenuto una persona più o meno paziente. Un tratto certamente ereditato dalla madre, questo, che mai gli era tornato utile come nei momenti in cui pensava a JJ.

Certo, non si può dire che avesse immaginato mai di dover essere paziente per questo... ma, dopotutto, nel pieno della seconda grande era dei social network, come si può non provare due o tre volte al giorno l'intenso desiderio di prendere il portatile e defenestrarlo?

Dio, è perfetta, pensa West, scorrendo sul profilo Facebook di JJ, dove occhi enormi, lunghi capelli biondi e il sorriso di un angelo lo lasciano imbambolato dinnanzi allo schermo come sempre. E sarebbe perfetto, davvero, continuare a scorrere fra le foto della principessa di casa Ackles per tutto il resto della giornata, se non fosse per quegli orridi ultimi aggiornamenti dove JJ propina selfies a manetta in piscina con Thomas e Shepherd Padalecki e così tanti ragazzi che non sono lui che uh, il voltastomaco.

West sospira e si passa una mano fra i capelli castano chiaro, devastandoli del tutto e concentrandosi su pensieri positivi. Lancia un'ultima occhiata a Tom che bacia sulla guancia JJ in una foto appena caricata e si alza poi di scatto, cominciando a camminare frenetico per la sua stanza. Ok, lui non è alto un metro e novanta e non ha fluenti capelli che gli oscurano gli occhi come fosse un cane, ma ehi!, West è (quasi) certo di non essere pazzo: fra lui e JJ c’è effettivamente qualcosa di più, qualcosa di speciale, una chimica che fa far loro scintille. Una roba mai vista prima.

Nell’ultimo anno, poi, la cosa si è fatta decisamente più evidente, soprattutto da quando JJ ha compiuto sedici anni ed è seriamentediventata di una bellezza soffocante – oltre che materiale da corteggiamento. Checché se ne dica, infatti, West è un gentiluomo e sentiva di dover aspettare un’età che fosse quanto meno decente, onde evitare la castrazione in pieno stile texano a opera di Jensen.

Ora, il punto è che West vive in quell’accidenti di California, frequenta quella stramaledetta Standford da un anno (perché sua madre lo ha partorito troppo sveglio) e, conseguentemente, vive dieci mesi l’anno a una media di soli 2500 km da JJ. Che è piuttosto snervante, ovvio, visto che Thomas, il suo acerrimo nemico, è a un giardino di distanza da lei con quei suoi dannati capelli… fluttuanti.

Quest’anno, però, West è molto più che determinato. Aspettava da due anni, ormai, che il suo momento arrivasse e con JJ ormai sedicenne e il GISHWHES alle porte tutto sembra star andando come previsto. Corrompendo quella svogliata di Maison con la bellezza di cento bigliettoni, West ha infatti convinto sua sorella a partecipare alla caccia annuale del padre in trasferta direttamente ad Austin. Perché “dai, Mais, quest’anno facciamo una cosa come si deve! Proviamo a essere una squadra compatta per un’intera settimana!”.

Laddove per squadra compatta s’intende West addosso a JJ – sorveglianza di Jensen permettendo. 

Ma il GISHWHES non sarà abbastanza e, ehi, West ha totalizzato 1800 al suo SAT non per caso. E’ sveglio, brillante e può bilanciare quello che gli manca in aspetto fisico con l’intelligenza. E’ per questo che adesso sta scendendo le scale di corsa per andare a cercare il padre e implorarlo di cambiare alcune cose negli items.
Dopotutto, è chiaro che Dio non è stato molto clemente con la vita amorosa di West. Non gli resta che rivolgersi a Gishbot, a questo punto.


****


“Quindi mi stai chiedendo di inserire items che sembrano usciti da una festa di tredicenni arrapati perché… ?”

“Perché è importante, papà. Te l’ho detto. Voglio fare colpo su JJ, posso farcela”.

Misha sospira, passandosi una mano sulla fronte e spingendo piano la lingua nell’interno della guancia, come fa sempre quando riflette su qualcosa di grosso. “West…”

“Cosa? Andiamo, papà, lo sai! Ci hai visti insieme! Cavolo, saremmo perfetti, saremmo tutto quello che due persone vorrebbero essere.Nessuno la fa ridere come me! Sono probabilmente la cosa più divertente che le sia mai capitata! Sono già a metà dell’opera, no?” 

Misha rimane in silenzio, fissando crucciato la lista degli items per Gishwhes 2029, un fiume di ricordi che per un istante lo coglie in pieno. Si chiede se ne valga la pena, se questo non sia illudere il figlio in modo irreparabile, se non sia farlo soffrire come lui stesso sa bene si finisce per fare quando si rincorre una chimica che a conti fatti risulta essere solo quella: chimica, mera attrazione, niente di più, Mish, mi spiace. 

No. Niente deus ex machina in questa casa. West vincerà e sbaglierà da solo e lui si limiterà a tendergli una mano quando cadrà, da buon padre.

“Ok, Westie. Metterò quegli items come desideri”.


****

“A volte mi domando com’è che siamo fratelli” mormora Maison, scoppiando il palloncino appena fatto con la gomma da masticare in faccia al fratello e mettendosi una ciocca di capelli biondi dietro le orecchie. “Poi vedo la nostra incapacità a pettinarci e comprendo”.

West si gira a guardarla impallidito. “Cosa? Sono spettinato? Dove? Come? Hai uno specchio?”

Maison rotea gli occhi, sospirando e buttando gli occhi sul suo orologio. “West, siamo ad Austin da due ore. Abbiamo appena scaricato mamma e papà in albergo e stiamo andando da Jensen. Per l’amor di dio, datti una calmata. I cento dollari che mi hai rifilato non bastano per sopportare le tue paturnie amorose un’intera settimana”.

West sbuffa, pettinandosi i capelli con le dita. “Hai sentito JJ?”

“Sì”.

“E quindi?”

“E quindi cosa?”

“Come stava? Ha detto qualcosa? Ha chiesto di me?”

Maison sospira di nuovo, scuotendo la testa e scoppiando un altro palloncino di gomma. “No, West, non ha chiesto di te. Perché non smettevi di messaggiare con lei nemmeno mentre parlava al telefono con me. Dubito che nello spazio di un millisecondo le siano venuti strani dubbi sulla tua persona”.

Il fratello la guarda appena, prima di girarsi, grugnire e guardare fuori dal finestrino posteriore del taxi. “… pensi che con quegli items combinerò qualcosa?”

Maison semplicemente scrolla le spalle. “Penso che JJ ci tenga a te a prescindere. Le donne sono meno complicate di quello che credi… sono gli Ackles a essere delle drama queens” ridacchia lei, dando un buffetto alla gamba fasciata dai jeans di West. “Dai, andrà bene. Puoi sempre ripiegare su Shepherd, ho sentito che è diventato proprio una bella signorina”.

“Oh, Gesù…” geme frustrato West. Sarà una lunga settimana.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: RMSG