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Autore: Dragasi    10/09/2015    8 recensioni
Il Maestro Jedi disse al piccolo Obi-Wan: «Ora, però, devi chiudere gli occhi»
Il Padawan guardò il suo mentore con gli occhi sbarrati: «Non sarà un altro esercizio?!»
Qui-Gon scoppiò a ridere divertito e rispose: «No, ma chiudi gli occhi!»

Un semplice spaccato di vita di Qui-Gon e Obi-Wan, per una volta felici
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Obi-Wan, Kenobi, Qui-Gon, Jinn
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Come padre e figlio'
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Il ragazzino portò la spada laser dietro la schiena e parò il colpo del suo mentore, prima di voltarsi e provare a colpire con un fendente l’uomo che aveva davanti a sé. Il Maestro Jedi parò disinvolto il colpo del suo allievo per poi attaccarlo nuovamente con un affondo. Con un salto all’indietro il giovane Padawan schivò l’attacco per poi lanciarsi nuovamente in avanti. L’uomo deviò la spada del ragazzo disarmandolo.
Il Jedi disattivò la spada prima di mettere una mano sulla spalla del suo protetto sorridendogli e dicendo: «Ottimo lavoro, Obi-Wan!»
Il piccolo Jedi sorrise felice rispondendo: «Grazie, Maestro»
«Vieni con me, voglio mostrarti una cosa» disse Qui-Gon, causando uno sguardo incuriosito sul volto del ragazzo.
Il Padawan si incamminò dietro al suo Maestro e domandò con non poco interesse: «Posso chiederti cosa vuoi farmi vedere?»
«Pazienza, mio giovane allievo, pazienza. Saprai ogni cosa a tempo debito» rispose il Maestro Jedi divertito dall’atteggiamento del suo piccolo pupillo.
 
Si fermarono davanti alla porta della stanza di Qui-Gon. Il Maestro Jedi disse al piccolo Obi-Wan: «Ora, però, devi chiudere gli occhi»
Il Padawan guardò il suo mentore con gli occhi sbarrati: «Non sarà un altro esercizio?!»
Qui-Gon scoppiò a ridere divertito e rispose: «No, ma chiudi gli occhi!»
Il ragazzino, che era poco più che un bambino, obbedì al suo Maestro e attese colmo di impazienza. Pochi istanti dopo sentì la mano di Qui-Gon sulla sua spalla, che con una leggera pressione lo conduceva all’interno della piccola stanza.
«Ora puoi riaprire gli occhi»
Senza farselo ripetere due volte Obi-Wan li sbarrò. La prima cosa che vide fu una specie di pacchetto abbandonato sul letto del suo mentore. Il piccolo Jedi chiese subito: «Cos’è?»
Qui-Gon sorrise e rispose al suo esagitato pupillo: «Questo lo devi scoprire da solo»
Obi-Wan si lanciò sul letto e iniziò ad armeggiare con quel piccolo pacchetto.
Gli occhi di Qui-Gon si colmarono di una luce felice mentre osservava il suo piccolo Padawan, così preso dall’addestramento ed ora da quel pacchettino da dimenticarsi che era il suo compleanno… Se non fosse stato un Jedi avrebbe aspettato con ansia quel giorno, ma per lui era un giorno come tanti altri.
Obi-Wan era appena riuscito a svelare l’oggetto dentro al pacchetto. Era una piccola sfera di pietra, più piccola del pugno del bambino, nera come il fondo di un pozzo.
«È fredda» commentò subito Obi-Wan «ma trasmette una sensazione di tepore…»
«È una pietra in grado di immagazzinare Forza, è per quello che ti lascia quella sensazione, avverti la Forza presente in essa»
Obi-Wan si portò la sfera all’altezza degli occhi osservandola con interesse. Provò ad indirizzare un piccolo quantitativo di Forza verso la sfera e si accorse che questa l’assorbiva.
Qui-Gon poté cogliere lo stupore negli occhi del suo apprendista e si ritrovò nuovamente a sorridere.
«È magnifica! Per cosa la usi, Maestro?» chiese il ragazzino continuando ad osservare quella piccola sfera nera.
«Io non la uso, è per te, Obi-Wan» rispose il Jedi.
«Per me?» chiese incredulo il Padawan «Per quale motivo?»
«È il tuo compleanno! Te ne sei dimenticato, vero?» gli disse Qui-Gon, ridendo di gusto.
Obi-Wan arrossì fino alla punta delle orecchie e cercò di balbettare una specie di scusa. Il Maestro si sedette sul letto di fianco al suo pupillo e, mettendogli una mano intorno alle spalle, disse: «Tranquillo, è normale. Sei uno Jedi, hai ben altre cose a cui pensare»
Obi-Wan guardò il suo mentore negli occhi e scoppiò a ridere felice stringendo nel pugno il regalo del suo Maestro.
Qui-Gon osservò il suo pupillo in quel momento di felicità. Gli era così affezionato ed era fiero di lui. L’avrebbe visto crescere, diventare Cavaliere, istruire un Padawan a sua volta e, forse, sedere anche nell’Alto Consiglio, eppure sarebbe sempre rimasto il suo piccolo Padawan, il suo protetto.


Angolino di Dragasi
Direi che questa storia posso considerarla una specie di regalo a 9pepe4 dopo averla fatta soffrire insieme a me con tutti i film mentali del caso su Qui-Gon e Obi-Wan, così ho voluto regalarle un piccolo momento di felicità (anche se forse l'ultima frase non ti sarà piaciuta, ma mi conosci).
Detto questo... è la prima volta che scrivo una slice of life, per quanto breve sia, e spero che non sia noiosa, ma possa divertire e/o emozionare (valgono anche sentimenti negativi)
Io vi abbandono qui, ma se volete farmi domande mandatemi un messaggio qui su EFP e vi risponderò in 24 ore. Un abbraccio
   
 
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