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Autore: sara_twd    12/09/2015    2 recensioni
“Non urlare! Sono certa che sono di là e ci stanno ascoltando! L’importante è che tu stia bene! Ho avuto così paura quando ti hanno colpito!”
“Sto bene, non preoccuparti.”
“A quanto pare l’intero universo sta pianificando di ucciderci: i vaganti, il governatore, ora i wolves..”
“Ehi, guardami!”
Beth alzò gli occhi dal pavimento, cercando di guardarlo ,anche se la poca luce lasciava molto all’immaginazione.
“Non glielo permetterò.”
Puntata 4x13- Beth non è scappata con la macchina in seguito all'attacco della mandria di erranti, ma cosa sarà successo? Scopritelo se anche voi shippavate immensamente la coppia Bethyl.
Spero che la mia prima fan-fiction possa piacervi e spero proseguiate nella lettura e mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate! ;)
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beth Greene, Daryl Dixon, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 1- Destinati

C’erano riusciti. Ora entrambi erano al riparo,in un luogo sicuro dopo giorni di tristezza, dolore, sconforto e paura. La casa incredibilmente pulita, nonostante l’apocalisse sopraggiunta da tempo, era sicuramente appartenuta ad un tizio che faceva il becchino poiché avevano trovato bare, grandi vasi di fiori, e sì, anche dei corpi morti.
Non si erano fatti di certo intimorire però, nulla riusciva più a farlo, anzi Beth era rimasta colpita dalla cura con cui i corpi erano stati ripuliti e resi “umani” dal proprietario della casa.
I due ora si trovavano intorno al tavolo della cucina e stavano mangiando.
Daryl raschiava energicamente la marmellata dal fondo del vasetto che teneva in mano come se fosse il piatto più prelibato del mondo quando si accorse che la ragazza,concentratissima, stava scrivendo su un piccolo foglietto di carta.

“Che stai facendo?” chiese l’uomo incuriosito
“Ma niente…Sto solo scrivendo un piccolo ringraziamento al padrone di questa casa,sai, per quando tornerà”

Daryl rimase  a guardarla, riusciva sempre a sorprenderlo e a disarmarlo con la sua bontà e la speranza che riponeva verso il prossimo e tante volte questo lo irritava , ma continuò impassibile:

“Potremmo restare per un po’..Finche la tua caviglia non starà meglio”

Intanto che gli parlava riusciva solo a pensare alla notte precedente, erano sempre in quella casa ma la situazione era ben diversa: Beth era sfinita dopo giorni di corsa e dopo l’incidente con la trappola per conigli aveva la caviglia  gonfissima e nonostante le mille attenzioni che gli aveva riservato come portarla in braccio per la foresta,disinfettare e fasciare tutto era stato vano: aveva bisogno di riposo.
Dopo aver controllato che non ci fosse nessuno l’aveva portata al piano superiore e l’aveva obbligata a  coricarsi sul letto così che potesse dormire.
Gli aveva promesso di restare nei paraggi così si accomodò sulla sedia a dondolo nell’angolo della stanza vigile e attento.
Guardò più volte attraverso i cartoni che aveva attaccato ai vetri della finestra per monitorare gli erranti ma gli occhi si posavano sempre nello stesso punto: su Beth. Era  bello vederla riposarsi così dopo tutto quello che aveva passato,aveva perso suo padre ed era stata annientata dal dolore, dunque vederla calma e rilassata lo ripagava di tutte le fatiche e la stanchezza che gravavano sulle sue spalle,facendole svanire.

Fu solo l’enorme sorriso stampato sulla faccia di Beth a riportarlo alla realtà

“Davvero? Quindi allora pensi che esistano ancora buone persone in questo mondo! Che cosa ti ha fatto cambiare idea?”

L’arciere esitò ancora insicuro della risposta che avrebbe dato e si limitò a sbuffare.

“Non sbuffare..dimmi cosa ti ha fatto cambiare idea?”

L’uomo non sapeva cosa rispondere e neanche sapeva che cosa provasse per la ragazza che si trovava davanti: era cambiata, sicuramente, era diventata più forte, più sicura, più scaltra,insomma, la ragazzina era scomparsa e aveva lasciato posto ad una Beth piena di coraggio pronta ad andare avanti nonostante le brutturie che li circondavano. Era stato così bello per l’uomo fiondarsi in quella bara e ascoltarla cantare con la sua voce melodica ed aggraziata tanto che sembrava un angelo. Stava per prendere fiato per dirgli “Tu!Beth,tu!” quando entrambi sentirono un rumore.
La scena successiva fu estremamente rapida: Daryl che si alza  e che va ad aprire la porta di ingresso pensando al cane senza occhio della stessa mattina e invece un’orda di erranti pronti a ridurlo a brandelli era li,ad aspettarlo, così si girò di scatto combattendo con la porta e urlando più forte che poteva:

“Beth!BETH! La mia balestra!”

Lei il più velocemente possibile lottando contro la sua caviglia gonfia gliela allungò sentendosi dire:

“Corri Beth,corri!!”

E fu solo allora che li vide, saranno stati una quindicina pronti tutti a scagliarsi contro di lui.

“No,non ti lascerò qui!” fu un grido disperato quello di Beth;

“Ti raggiungerò..non preoccuparti!Vattene!” disse lui arrancando e sparendo sulle scale che portavano al piano di sotto seguito da quelle ignobili bestie.

Beth fu veloce, di corsa ignorando il dolore alla gamba si recò sul retro con il suo zaino e prese la macchina ,mise in moto e si diresse all’uscita aspettando trepidante che Daryl si facesse vivo.
Passavano i minuti e lui non arrivava, Beth a quel punto si maledì da sola: 
-Perché non sono rimasta ad aiutarlo! Ora sta rischiando la vita per me per la milionesima volta mentre io sono qui al riparo! Quanto sono stupida!-
Sapeva quanto era forte, era stata lei a dirgli che sarebbe stato l’ultimo sopravvissuto di quel mondo  ma aveva lo stesso paura di perderlo e per questo non si sarebbe mai perdonata. Anche lei in questi giorni era confusa.
Non riusciva a capire i modi di Daryl: ovviamente lo aveva sempre rispettato sin dal primo momento in cui era arrivato alla prigione, aveva ammirato la tenacia con cui aveva cercato per giorni la piccola Sofia senza mai arrendersi e si era molto commossa quando si era presentato alla sua cella, in prigione, per dirgli che Zach non c’è l’aveva fatta dicendogli che era stanco di perdere continuamente le persone che lo circondavano ma ora Beth iniziava a nutrire un sentimento più forte per l’arciere che non riusciva a spiegarsi.
Sarà stata la confessione che gli aveva fatto in lacrime, sarà stato il modo in cui la proteggeva o l’intesa e lo scambio di sguardi che c’era stata la notte in cui bruciarono la casa insieme ma era certa che tra loro due stava nascendo un forte legame. Non poteva stare lì. Doveva andare.
Si stava già precipitando fuori dal veicolo per raggiungerlo e combattere al suo fianco quando lo vide: Ce l’aveva fatta! La stava raggiungendo! Era senza fiato, coperto di sangue di erranti,sudato e sporco ma l’importante era che fosse vivo.
Beth accese il motore mentre Daryl sbatteva la portiera e  si precipitava sul sedile di fianco al guidatore.

“Parti! Ne abbiamo un’altra dozzina alle calcagna!”

Senza indugiare Beth premette l’acceleratore spingendo la macchina verso una meta sconosciuta. Ma quella non era importante, l’importante è che erano insieme e che entrambi stavano bene.

 







N.A: Ciao a tutti! Se come me shippavate in modo ossessivo i nostri cari Daryl e Beth, allora questa fan-fiction fa per voi!Oltre agli scherzi spero che il primo capitolo vi sia piaciuto: Se ne avete voglia lasciatemi un commento;voglio sapere cosa ne pensate,anche se è una critica così che possa migliorarmi, io vi risponderò il prima possibile e aggiornerò al più presto! un Bacione :-*

   
 
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