Epilogo
Cosa era successo? Un attimo prima era
lì, impegnata in uno
sproloquio senza fine contro una creatura luminosa non bene
identificata, e
quello dopo era tra le braccia del suo Signore del Tempo, cercando di
capire
come ricominciare a respirare.
Si
separarono dopo parecchi
istanti, solo per guardarsi negli occhi ed essere certi che
sì, erano lì, insieme.
Una
volta appurato questo, si
baciarono. Per qualche secondo entrambi si chiesero chi avesse fatto la
prima
mossa, ma poi decisero che non era importante. L’unica cosa
importante erano loro, abbracciati
al centro di una
stanza che mai e poi mai avrebbe
potuto contenere l’amore che provavano l’uno per
l’altro.
La
Donna Luminosa stette a
guardarli per un po’, poi sorridendo scomparve.
*
“Rose!
Sei viva!” La prima ad
alzarsi fu Gwen, quando i nostri eroi varcarono la porta della sala
comandi.
Poco
a poco si alzarono tutti,
increduli, e i due si ritrovarono sommersi da abbracci e grida di
giubilo.
“Perché così poca fiducia sul nostro
ritorno?” fece Rose divertita.
“Beh,
prima di tutto il tuo amico
qui era totalmente fuori di
sé”
cominciò Jack accennando al Dottore, che arrossì
imbarazzato. “Diciamo che
l’essere più intelligente dell’universo
è stato molto poco
intelligente ultimamente” ridacchiò.
“Io
invece ero certa mi avrebbe
trovato” replicò la ragazza, suscitando finti
conati nei membri del Torchwood.
“Siamo
contenti sia finito tutto
bene” disse Gwen indicando le loro mani unite.
“Mi state dicendo che non ho
più la possibilità di farmi nessuno di voi
due?” esclamò ad un certo punto il
Capitano, ricevendo un sonoro
scappellotto da Ianto.
*
I
ragazzi erano tutti in cucina,
gustandosi una tazza di thè caldo, cercando di fare il punto
sugli ultimi
dubbi.
Come era finito il Dottore nella Stanza? E dove si
trovava
precisamente?
Una
volta chiusa la porta,
infatti, la radura con il salice era sparita, persa nell’immensità del Tardis,
probabilmente.
Il
dubbio più grande di tutti, ad
ogni modo, restava l’identità della donna
misteriosa. La carceriera di Rose,
infatti, era scomparsa e, se nella confusione dei baci che si erano
scambiati
non ci avevano fatto poi tanto caso, ora a mente fresca riemergeva in
loro il
bisogno di risposte.
Ma
dopo un’oretta passata a far
finta di essere Sherlock Holmes, con identikit improbabili quali il
fantasma
della bisnonna di Rose o la solidificazione dell’alito di
Owen – ipotesi
portata avanti da lui stesso, per altro – si resero conto che
non avrebbero
cavato un ragno dal buco.
Dopo
un normalissimo pomeriggio
passato a mangiare biscotti era giunto il momento di tornare alle loro
vite,
Rose e il Dottore in giro nell’universo, il Torchwood,
beh… a fare il Torchwood.
Si
salutarono sulla porta della
cabina, assicurandosi che si sarebbero rivisti presto e il Dottore,
mentre
chiudeva le ante blu, sperò davvero di poter mantenere
quella promessa.
Ma aveva altre cose a cui pensare, in quel momento, e riguardavano
tutte un’adorabile umana
bionda che lo aspettava
in piedi accanto alla console, con le mani ben infilate nelle tasche,
facendola
apparire ancora più giovane.
Non
si sarebbe tirato indietro, questa
volta. L’amava, l’aveva baciata. L’amava.
C’erano
tante cose da dire, tante
ancora da fare, ma se si fosse fermato a pensare a cosa fosse giusto e
cosa no
avrebbe rovinato tutto, come al solito. Era sempre stato uno che viveva
alla
giornata perché, nonostante l’eternità
di tempo a disposizione, sapeva che la vita è mutevole e
l’universo ancora di
più. L’esistenza è sempre troppo breve,
da umani o da Signori del Tempo, e lui
ne aveva già sprecata molta, con le sue remore e i suoi
dubbi.
Non
avrebbe atteso oltre.
Si
avvicinò a Rose e le tese la
mano, aspettando che lei l’afferrasse prima di dirigersi
verso il corridoio e
spalancare una porta a caso.
Avrebbero
potuto trovarsi in
cucina, in bagno, in uno sgabuzzino,
ma il Tardis era stato gentile e aveva creato la camera da letto
più bella che
lui avesse visto, con petali di rosa ovunque e candele profumate alla
vaniglia.
“Sembra
comodo” disse Rose per
stemperare la tensione che si era creata, avvicinandosi al letto a
baldacchino.
Poi senza preavviso ci saltò sopra, facendo volare petali
ovunque prima di
voltarsi a guardarlo interrogativa.
“Che
fai lì impalato?” domandò,
notandolo fermo sulla soglia “Non ti mordo mica”
ridacchiò con la lingua tra i
denti.
Il
Dottore ricambiò il sorriso e
si avvicinò, sdraiandosi accanto a lei sul copriletto bianco.
“Io
ho più di 900 anni” commentò
divertito, guardandola con la coda dell’occhio
“Perché mi fai sempre sembrare
un bambino?”
“Oh,
John, ma tu
sei un
bambino” sussurrò lei a pochi centimetri dalle sue
labbra, prima di baciarlo.
*
Da qualche parte, lontano da quella stanza, un
sorriso dorato illuminò
la radura.
Note
dell’Autrice:
Ciao a tutti! Sono di nuovo in ritardo,
lo so, ma ormai ci avete
fatto l’abitudine… ecco a voi l’epilogo,
chi si aspettava qualche dettaglio rating rosso
*alza la mano* mi scusi tanto, non sono stata in grado di scriverlo
come volevo
e quindi non l’ho scritto per niente, lasciando le sconcezze nella stanza bianca e nella
vostra mente u.u So che vi
aspettavate anche rivelassi l’identità di Miss
Dior ma ancora una volta preferisco che ognuno si crei la
versione che più
preferisce. Se proprio volete sapere nella mia testa chi è,
lo scriverò qui sotto
in bianco. [selezionate così potete leggere]
La storia è nata come una
missione del Tardis (la
donna luminosa) nel far capire a Rose e Ten che “E’ meglio
aver amato e perso
che non aver amato affatto”. So che Bad Wolf ha
gli occhi blu e non dorati, ma
la donna luminosa non
è Bad Wolf ma una personificazione del Tardis.
In sintesi
non possiede nessuno, si è semplicemente solidificata. E
beh, mi piacevano gli
occhi blu.
Spero di non avervi deluso!
Beh,
che dire, siamo giunti alla
fine e mi mancherete tutti tutti tutti
:c Ringrazio di cuore tutti quelli che hanno perso tempo a leggere
anche solo
un capitolo di questa storia, chi mi ha seguito, preferito, ricordato,
e
soprattutto quelle sante che mi
hanno
recensito! Siete ancora in tempo per farmi sapere il vostro parere, se
vi ha
deluso il finale, se lo avete apprezzato almeno un minimo…
Aspetto con ansia i
vostri commenti!
Come
ho già scritto a qualcuno
(credo) ci saranno quasi sicuramente altre one shot su questa
serie, quindi forse non è una fine definitiva :) In ogni
caso scriverò ancora
altro, in altri fandom, di altre ship, quindi seguitemi!
Baci,
L.