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Autore: TheIronMaiden    17/09/2015    1 recensioni
[Heaven’s Door Yaoi GDR]
[Heaven's Door Yaoi]
"Sai che le farfalle, prima di diventare tali, sono solamente dei semplici bruchi? Un po' tozzi e goffi, direi. Poi, a un certo punto, il bruco decide di avvolgersi in un involucro di seta, un bozzolo, e si trasforma in farfalla. Da creatura bruttina e debole riesce a svilupparsi in un emblema di libertà. Non è bellissimo, Erich?"
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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BUTTERFLIES

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There is nothing in a caterpillar that tells you it's going to be a butterfly.


...


E' una giornata calda, di quelle che caratterizzano l'estate nel pieno della sua bellezza, e una brezza piacevole soffia nella veranda in legno bianco su cui Erich è seduto, spingendosi avanti e indietro sul dondolo, tra i cuscini troppo grossi rivestiti di seta con una bella fantasia di girasoli a contrastare con il bianco del tessuto. Le sue gambe sono pallide e troppo lunghe per un bambino di soli cinque anni; mamma dice sempre che diventerà il più alto della classe, non appena inizierà la scuola elementare. Dice anche che farà poca fatica rispetto ai suoi compagni, perché sa già leggere e scrivere e il primo anno sarà più che altro un ripasso.

Non sono cose, tuttavia, a cui riesce a interessarsi, perché l'idea di cambiare casa gli provoca un piccolo dolore al petto che, anche nel piccolo della sua innocenza di bambino, sa che lo tormenterà per tanti anni. Quella casa gli piace; una spaziosa villetta alle porte di Berlino, vicino alla città, ma abbastanza lontana da permettergli di leggere senza le distrazioni offerte dal traffico e dal caos tipici delle grandi città. Trasferirsi vorrà dire abbandonare la vista sul piccolo campo di papaveri di cui può godere ora, seduto su quel dondolo ad ascoltare il cinguettare dei passeri. Vorrà dire non vedere più Annette, la bambina con le trecce ramate che all'asilo si siede sempre vicino a lui, guardandolo ammirata mentre disegna farfalle blu. Sono piccolezze, ma l'America è un posto grande e lontano, come un mostro pronto a inghiottirlo.

Una farfalla si va a posare sulla ringhiera in legno della veranda, a una manciata di metri da lui, muovendo appena le sue ali bianche e gialle, ampie e bellissime.
"Erich, mi stai ascoltando?"
I due grandi occhi azzurri si alzano, incontrando quelli identici, anche se più maturi a causa delle leggere rughe che iniziano a segnarne gli angoli esterni, di suo padre.
"Scusa, papà. Stavo guardando quella farfalla."
Erich parla incredibilmente bene per essere solamente un bambino di cinque anni, e il merito più grande va dato proprio all'uomo seduto al suo fianco. Alto, con capelli biondi tagliati corti, in modo ordinato, con un paio di occhiali dalla montatura tonda perennemente poggiati sulla punta del naso leggermente aquilino ma perfettamente equilibrato col resto del suo viso, con i suoi lineamenti forti, severi ma morbidi al tempo stesso. Sanno di casa, di una sicurezza che la mamma non riesce a trasmettere al suo bambino.
"Ti piacciono proprio tanto le farfalle, eh?"
Lui annuisce, sorridendo a labbra chiuse con quella sua aria pacata, abbassando lo sguardo sulle proprie gambe. Si è vestito da solo stamattina, infilandosi un paio di morbidi calzini di cotone bianco che gli avvolgono le caviglie e si tuffano nelle sue scarpe preferite, blu, stringate, la copia più infantile di quelle che indossa sempre il papà.
"Sì. Sono leggere e bellissime, e possono volare. Sono libere."
Una mano grande e forte gli accarezza i capelli biondissimi, pettinandogli quella semi frangetta laterale che gli dona un'aria più adulta.
"Sai che le farfalle, prima di diventare tali, sono solamente dei semplici bruchi? Un po' tozzi e goffi, direi. Poi, a un certo punto, il bruco decide di avvolgersi in un involucro di seta, un bozzolo, e si trasforma in farfalla. Da creatura bruttina e debole riesce a svilupparsi in un emblema di libertà. Non è bellissimo, Erich?"

Il bambino lo guarda con occhi grandi e carichi di stupore, annuendo appena, desiderando di poter essere come le farfalle, un giorno.
Non sa cosa sia un emblema, ma il dizionario sì, lui sa sempre tutto. Ma non ha importanza ora. Ora l'unica cosa che gli riempie la testa è l'immagine di una bella farfalla blu, con le ali grandi come quelle che immagina uscire dalla schiena del suo papà quando lo guarda con occhi pieni di amore.


...



Il cuore gli batte all'impazzata, direttamente in gola, quando apre gli occhi e si ritrova a fissare il soffito del suo appartamento newyorkese.
Sente un peso terribile opprimergli il petto, ed è quasi istintivo portare una mano a posarsi all'altezza del proprio cuore, sulla pelle nuda lasciata scoperta dalle lenzuola, arrotolate all'altezza delle sue caviglie.
Un sogno. L'ennesimo.

Piega il capo di lato, lanciando un'occhiata all'orologio sul comodino, che con la sua luce bluastra lampeggia le quattro e mezza del mattino.
La mano libera va a posarsi sulla fronte, massaggiandola leggermente e lasciando scivolare poi le dita tra i capelli, mentre un sospiro gli muore sulle labbra.
Ormai sono passati cinque anni dalla morte di Thomas Sharpe, eppure nella sua testa e nel suo cuore sembrano essere trascorse solo poche ore, e il senso di vuoto che prova è ancora opprimente come lo è stato nel primo periodo, quello che tutti dicevano sarebbe stato il peggiore.
Con gli anni, Erich ha imparato che il tempo non guarisce le ferite, aiuta solamente ad abituarsi al dolore.

Si gira su un lato, certo che non riuscirà a riprendere sonno. Ormai conosce a memoria il procedimento; si sveglia di soprassalto, impiega diversi minuti a regolarizzare il proprio respiro, poi le immagini e i ricordi iniziano a riempirgli la testa ed è costretto ad alzarsi, andare in cucina, farsi un caffé e iniziare a prepararsi, per ritrovarsi in ufficio alle sette precise, più mattiniero ancora delle donne delle pulizie.
Il suo capo si complimenta sempre con lui per la sua dedizione al lavoro, ma Erich sa benissimo che se sta riuscendo a fare carriera così in fretta non è solamente grazie al fatto che entri cosí presto a lavoro.
La sua intelligenza è la sua arma più affilata, e da quando ha deciso di mettere da parte una grande fetta dei piaceri della sua vita, concentrandosi sul lavoro, ha imparato a ferire più profondamente di quanto farebbe un uomo armato dalla testa ai piedi.
Sa che non è quello che vorrebbe suo padre, ma al tempo stesso sa che è il meglio che può fare per rincorrere un sogno, per realizzarsi, sostenere quel che rimane della famiglia alla quale era così attaccato da bambino.

A volte, quando guarda i numeri analogici modificarsi e segnare il passare dei minuti, si chiede se anche il bruco sia stato costretto a passare attraverso questa fase, se anche lui si sia ritrovato a ferire per evitare di rimanere ferito, a colpire prima che potesse farlo qualcun altro, a guardare avanti, sognando le proprie ali di farfalla, pronto a strappare quelle degli altri per accaparrarsi le proprie.

No, non è quello che papà avrebbe voluto, ma è tutto quello che ha.
In fondo, non era stato proprio lui a dirgli che non c'è nulla nell'aspetto e nell'essenza misera di un bruco a suggerire che un giorno diventerà una creatura così bella e pura?

Spesso, quando scalcia via le lenzuola e fa scivolare i piedi sul parquet del pavimento, si chiede se riuscirà mai a trasformarsi in farfalla, o se sarà costretto a tenersi addosso delle finte ali per tutta la vita.


_____________________


Note: Questo è solo l'inizio di quelli che credo saranno una marea di flashback, ricordi più o meno recenti di Erich Sharpe, il mio personaggio sul gdr Heaven's Door Yaoi. Sono così affezionata a lui, al suo carattere, alla sua storia (che per ora è tutta nella mia testa) che non ho potuto resistere all'idea di accodarmi a chi altri ha iniziato a scrivere qualcosa sulla vita dei propri personaggi, in modo da rendere tutto quanto più reale ancora.
Sperando impariate ad apprezzarlo quanto me, vi ringrazio per aver letto almeno l'inizio!

 n/a: i personaggi all’interno di questa storia appartengono ai rispettivi autori. Non vengono utilizzati con alcun scopo di lucro.
© Heaven's Door Yaoi GDR.
  
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