We'll fly home*
[Headfirst
for halos, My chemical romance]
La
morte si mise alle sue spalle e disse:
“Seguimi, è arrivato il momento di
andarsene
da questo mondo”
[cit.
Grimm – I messaggeri della morte ]
Viveva
di solo
caffè Maria, perché il cibo la disgustava.
Passava
giornate
intere senza mangiare, per il solo piacere di sentire quel dolore tanto
forte da
impedirle di muoversi.
Divorata
dai
suoi demoni,
pensò che il cervello le sarebbe esploso,
sfracellandosi
contro il soffitto.
Una
bottiglia di
vodka in una mano, nell’altra una pistola.
Pensò
distrattamente che qualcuno avrebbe dovuto
pulire quella massa informe di neuroni.
Aveva
sempre
pensato a come sarebbe morta, Maria.
Quel
pensiero
aveva accompagnato tutta la sua esistenza.
Sempre,
costantemente.
Era
arrivato il
momento di prendere in mano le redini della sua vita.
Voleremo a casa
OharaNakamura
Note
dell'autore:
Questa storia era gia stata pubblicata, sempre da me ovviamente, (con
il titolo "i can't drown my demons they know how to swim") ma ho deciso
di cancellarla e ripubblicarla a causa di alcune modifiche che ho
apportato.
*Il
titolo è un verso della canzone che mi ha ispirata: Headfirst for halos dei My chemical
romance.