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Autore: Aerius    24/09/2015    2 recensioni
"«Qualcuno..» iniziò a sillabare con la voce amplificata a ruggito, riverberante come la eco di un tamburo «..PAGHERA’ per questo, non mi importa CHI!» la sua sola presenza incenerì gli incauti pezzi di roccia che si avvicinavano alla sua figura, la terra sotto i suoi piedi tremò e si spaccò «Che sia l’infame fiorellino..» affermazione rivolta ovviamente a Qilby, traditore della sua causa «..o il potente Goultard..» in quel momento, lo Iop in questione si rialzò dalle rocce, scrollandosele di dosso ed emettendo uno sputo di lato «..non ha importanza. IO MACELLERO’ E STRITOLERO’ LA SUA ANIMA!»"
[ Ultima piccola One-Shot, dedicata a Rushu, co-villain della seconda serie! SPOILER per chi non ha visto il finale della seconda serie! Buona Lettura! ]
Genere: Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Goultard, Sorpresa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'I Volti della Follia'
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Nel momento in cui Goultard afferra Rushu per lanciarsi con lui nella Dimensione degli Shushu, che accadde?
Come fu lo scontro che li vide uno contro l'altro? Anche perchè, chi ha visto come me la miniserie in tre episode "The Quest for the Six Eliatrope Dofus' sa com'è finito questo scontro...
In questa one-shot cerco di ricostruire gli attimi immediatamente successivi al ritorno di Rushu e Goultard nella dimensione degli Shushu, cos'è accaduto, com'è stato il loro scontro.. il loro VERO scontro, quello fra due divinità, e cerco di riproporlo meglio che posso!
Come sempre, avviso che faccio del mio meglio per rendere i personaggi il più aderenti possibili alla serie, ma è possibile che siano un pò OOC!
SPOILER per chi non ha ancora finito di vedere la Seconda Stagione di Wakfu!

P.S. : dopo quella storia, mi sa che mi fermerò con queste one-shot brevi! Grazie per avermi seguito, di cuore!



 
Rushu
- L’Estasi delle Rovine -
 
 «..nnnnNNNNOOOOOO
 L’urlo di Rushu squarciò l’aria fetida della Dimensione degli Shushu, la Shukrute risuonando in un’eco apparentemente infinita talmente potente che alcuni isolotti sospesi esplosero spontaneamente mentre i frammenti si riversarono sui gangli di roccia ancora integri e nel vuoto sottostante.
 Da un portale emettente lampi bluastri ed azzurrini aperto nella grande Arena del Rushu Rush uscirono, schizzando verso l’alto, due figure avvinghiate: una di esse che teneva avvinta l’altra in un abbraccio che gli bloccava ogni movimento era uno Iop con lunghi capelli arancioni e con indosso unicamente dei pantaloni mentre la pelle del torso sembrava già segnata da numerose ferite superficiali nonostante fosse totalmente pervaso da un alone dorato che lasciava dietro di lui una scia luminosa; l’altra, con gli arti bloccati dall’abbraccio stretto della prima, era una sorta di umanoide composto da un’informe materia nera, con un enorme occhio su quella che probabilmente era sua testa ed una grande bocca distorta di una smorfia di furore ed ira.
 Con un ringhio rabbioso, Rushu si staccò dal suo avversario, liberandosi dalla stretta delle sue braccia e gettando Goultard di lato come una bambola di pezza, mandandolo a schiantarsi contro una delle tante torri dai mille occhi che affioravano dalle isole fluttuanti di quella dimensione.
 La pupilla dell’occhio tremolò d’ira e si riempì di vene rosse mentre osservava il portale bluastro chiudersi sotto di lui. Un ultimo lampo di Wakfu, sottili raggi di energia che si dipanarono dal portale chiuso.. quindi una violenta esplosione che fece crollare su sé stessa l’Arena della Shukrute mentre gli occhi sui muri si voltavano disperati verso di lui in cerca di un aiuto e di una comprensione che non avrebbero mai trovato mentre anch’essi finivano nel vuoto rosso e fiammeggiante sottostante.
 I denti si strinsero, digrignando con rumore terribile. Sembrava che fosse l’intera Shukrute a fare quel rumore, come una sorta di estesa ed infinita eco riverberante.
 Strali di energia rossastra e fumi neri si addensarono attorno al corpo di Rushu «Qualcuno..» iniziò a sillabare con la voce amplificata a ruggito, riverberante come la eco di un tamburo «..PAGHERA’ per questo, non mi importa CHI!» la sua sola presenza incenerì gli incauti pezzi di roccia che si avvicinavano alla sua figura, la terra sotto i suoi piedi tremò e si spaccò «Che sia l’infame fiorellino..» affermazione rivolta ovviamente a Qilby, traditore della sua causa «..o il potente Goultard..» in quel momento, lo Iop in questione si rialzò dalle rocce, scrollandosele di dosso ed emettendo uno sputo di lato «..non ha importanza. IO MACELLERO’ E STRITOLERO’ LA SUA ANIMA
 Rapida, un’energia dorata tornò a coprire il corpo di Goultard, scorrendo in lui con eguale potenza a quella mostrata dal Re degli Shushu. Il corpo era ormai provato dallo scontro precedente, il petto nudo mostrava diverse ferite e la stanchezza era percepibile sotto la scorza di energia divina.
 Ma non perse minimamente la sua flemma «Andiamo, vecchio mio.. la stai facendo più grave di quello che è!»
 Goultard riuscì a stento a finire la frase che Rushu gli fu addosso, ruggente e circonfuso di energie sfrigolanti che bruciavano l’aria e il terreno sotto di lui, lasciando una scia nerastra e ardente dietro di lui. Lo scontro fra i due generò un’onda sismica che smosse la terra sotto di loro come acqua, che si propagò ad onde concentriche attraverso la Shukrute e lampi di energie che andarono a colpire casualmente alcune isole fluttuanti attorno a loro, distruggendole e facendo precipitare i loro frammenti, insieme agli incauti Shushu che ancora le abitavano.
 Si udirono alcuni urli disperati mentre il vento fiammeggiante di quella dimensione se li portò via, bruciandoli nelle stesse fiamme da cui probabilmente nacquero.
 «Il mio premio mi è stato tolto!» ruggì Rushu, con entrambi gli occhi, il proprio e quello sul petto, vibranti di rabbia, furore ed ira «PER LA SECONDA VOLTA!» dalle mani vennero generati infiniti filamenti neri e carnosi su cui si aprirono occhi guizzanti e bocche sbavanti che sibilarono verso Goultard che fece mulinare dal braccio destro una catena con un moncherino di spadone appeso ad essa, facendolo quindi roteare e tagliandoli via tutti in un colpo solo.
 Pezzi e tranci di carne Shushu caddero a terra, occhi, bocche e tentacoli contorti e che ancora si contorcevano una volta tranciati. Sotto di essi, la terra esplose, tagliata di netto e mostrando così la voragine di fiamme rosse sotto di essa.
 «Nessuno ti ha tolto nulla!» rispose Goultard, ritirando a sé la catena e la spada con la lama spezzata che brillò per un istante di quello stesso bagliore dorato divino che animava lo Iop «Semplicemente lo hai perso! Tutto va guadagnato, cosa credi, mh?»
 Rushu afferrò con una mano un’enorme roccia e dopo averla sollevata sopra di sé la gettò con tutta la forza possibile addosso allo Iop, che piegò le ginocchia e scattò in avanti trapassando di netto la roccia e sbriciolandola. Di nuovo, i due si scontrarono mentre lampi di potere del loro scontro animavano la Dimensione degli Shushu che si rintanavano il più lontano possibile, sperando di salvarsi e fuggire all’ira del loro signore. Un vortice di potere si formò attorno ai due, rotante e visibile ad occhio nudo, formato da pietre, rocce, energia rossa e dorata in pari misura, insieme a fumi neri che, una volta in alto, formarono nubi sanguigne che iniziarono ad emettere lampi rossastri.
 «Credi forse che non lo sappia, Goultard?!» ruggì il Re degli Shushu, tirando un pugno sulla guancia dell’avversario, con un rumore di ossa rotte ed un lampo di potere «E’ una cosa che imparato ancora prima che venissi al mondo dal grembo mortale di tua madre! Io avevo il Mondo dei Dodici, prima che arrivassi.. TU!»
 Un calcio al fianco fece barcollare Rushu, il terreno sotto di lui si crepò nel tentativo di non cadere a terra mentre l’energia sfrigolava, sul punto di incendiare l’aria «Io? Mi stai dando un po’ troppa importanza!»
 «Insulso vanaglorioso mortale dal sangue insipido! Non parlo di te, ovviamente..» un’onda di energia sanguigna e fiammeggiante venne emessa dal palmo della mano di Rushu che carbonizzò il terreno di fronte a lui e fece arretrare Goultard, bruciandogli le sopracciglia «..ma del Dio Iop di cui hai l’immeritato potere! Se non fosse per lui, avrei ridotto da millenni il tuo mondo ad un cumulo di MACERIE
 «Sciocchezze! Sei dove ti meriti di essere!» immediatamente Goultard ripassò all’attacco, i suoi colpi risuonavano come magli di un fabbro sull’incudine mentre colpiva Rushu, che arretrava sotto quella nuova offensiva «Non meriti niente di più di un inferno perenne di fiamme e rovine!»
 L’ultimo colpo crepò il terreno sotto Rushu, l’intero frammento di roccia sopra cui stavano combattendo venne percorso da tremori e sussulti, per poi essere distrutto dall’onda sismica generata dai colpi dello Iop che separò i frammenti che andarono a schiantarsi contro le isole fluttuanti vicine. Alcune di esse, a loro volta vennero distrutte dai frammenti più grandi. Alcune scie di carboni ardenti testimoniavano la presenza di qualche Shushu su di esse che cercavano ancora di salvarsi la pelle.
 Caddero inesorabilmente nel vuoto rosso sotto il debole terreno roccioso della Shukrute insieme allo stesso Rushu a cui bastò un semplice sforzo di volontà per fermarsi a mezz’aria, quindi utilizzare quelli stessi frammenti in caduta per darsi la spinta per tornare verso l’alto e risalire verso Goultard che nuovamente aveva iniziato a roteare la catena con la spada spezzata.
 «Fiamme e rovine, Goultard?» replicò il Re degli Shushu con insana lucidità visibile nel singolo occhio ed un ampio sorriso coi denti aguzzi ed affilati «Questo per me non è un inferno.. ma un PARADISO
 La spada dello Iop venne bloccata dal manico di un enorme maglio di metallo con incisioni brucianti su di esso. L’urto generò scintille e scariche di energia che si persero nel vuoto, disintegrando quei pochi frammenti di roccia sopravvissuti.
 «Ma ora, dopo millenni..» Rushu alzò il maglio e lo calò con invincibile potenza su Goultard che all’ultimo frappose la sua arma fra sé e quel colpo terribile «..anche il Paradiso ANNOIA TERRIBILMENTE!» il maglio si schiantò con potenza tale da generare un’onda d’urto che riverberò per l’intera Shukrute, scuotendo isolotti fluttuanti, spazzando via frammenti di rocce e creando un’invisibile onda di forza che piegò il tessuto della dimensione stessa.
 Goultard represse un grugnito di dolore quando il rinculo di quell’urto terribile lo scagliò all’indietro, mandandolo a schiantarsi contro tre isole fluttuanti di fila, trapassandole di netto e facendole crollare su loro stesse e lui con esse.
 Lo Iop si rialzò, ansante. Alzò la mano, per pulirsi la bocca dalla polvere e quando la guardò.. vide un filo di sangue sulle dita. Rushu gli aveva spaccato il labbro con quell’ultimo colpo. Era probabilmente il primo vero danno che prendeva dall’inizio dello scontro e il suo avversario non sembrava nemmeno un decimo provato quanto lui.
 «Devi trovarti un hobby, vecchio mio!» rispose Goultard, stringendo i pugni, facendo tornare l’energia dorata a ricoprirlo e a scorrere sul suo corpo avvolgendolo come un manto. Lo Iop scattò, lasciandosi dietro un cratere che si aprì nel terreno.
 Il nuovo urto fra le due entità aprì una breccia entro cui iniziarono ad eruttare raggi di energia rossastra e nera che si alzavano verso il cielo, bruciando ed annerendo entrambi. Il singolo occhio di Rushu era fisso in quelli dell’avversario che ancora mostrava un ironico sorriso.
 «Con chi credi di avere a che fare, Goultard?!» ruggì Rushu, mentre dal suo corpo nascevano infiniti filamenti nerastri che divennero sempre più grossi ed iniziarono ad avventarsi su Goultard che si staccò dallo scontro diretto per arretrare iniziando a schivarli uno dopo l’altro con agilità mentre i colpi che lo mancavano si abbattevano sul terreno lasciando solchi enormi, come letti di fiumi che si riempirono di fiamme e Shushu minori in fuga «Io sono un DIO
 «Tch, non sai fare altro che distruggere!» rispose lo Iop, arretrando.
 «ESATTO!» tuonò il Re della Shukrute, ora con un sorriso insano alzando le braccia verso l’alto. L’intera Dimensione degli Shushu salutò quel gesto con un fulmine nero che si abbatté a poca distanza. I filamenti neri con cui continuava ad attaccare lo Iop si moltiplicarono, iniziando a mostrare ora occhi, bocche, ed altri filamenti ancora che si separavano da essi iniziando a masticare e stritolare tutto ciò con cui entravano in contatto.
 «Cosa credi di essere TU, Goultard?!» un gesto della mano di Rushu e il terreno eruttò fiamme rossastre insieme a energia nera, come lo stesso vuoto rosso della Dimensione si piegasse al suo comando «Non sei NULLA! Solo un misero, insulso, piccolo patetico Iop che ha avuto la fortuna di ereditare un potere NON SUO
 Con una mossa disperata, Goultard salto indietro, usando i residui di roccia per proteggersi, lasciandosi trasportare dalle onde d’urto. Sentì improvvisamente la roccia alle sue spalle, quando la sua schiena ci impattò violentemente contro.
 «Io sono RUSHU, SIGNORE DELLA SHUKRUTE, RE DEI DEMONI SHUSHU!» l’intera Dimensione vibrò e fu come un’enorme ovazione a quelle parole mentre dal vuoto rosso venivano emessi fulmini neri e fiamme che disintegravano ogni cosa, rocce, edifici i cui occhi roteavano folli di paura, incauti Shushu troppo vicini «Sono Tenebra e Rancore e Odio e Ira!» Goultard fece appena in tempo a spostarsi quando un’intera isola fluttuante cadde su di lui, ma non abbastanza da evitare un terrificante colpo da una serie di filamenti neri intrecciati fra di loro che, muniti di bocche, gli lacerarono un fianco «Sono EMPIO FURORE!» piccoli crateri, simili a vulcani, eruppero su ogni superficie visibile, sul terreno, fra le rocce, alcuni nelle isole, iniziando ad eruttare vapori neri e fiamme rosse.
 Rapidissimi, altri tentacoli neri afferrarono lo Iop mandandolo a schiantarsi a terra e premendo su di lui, intrappolandolo come una complessa ragnatela. Goultard urlò quando sentì delle bocche con denti aguzzi morderlo ai polsi e alle caviglie perforando l’energia dorata che lo ricopriva e annerendo la sua pelle, come se i loro denti bruciassero.
 «Guardami!» tuonò Rushu, apparendo di fronte a lui in un lampo di energia nera mentre l’intera Dimensione degli Shushu si stringeva attorno a Goultard «Guardami e Dispera, Dio Iop! Sono L’ANIMA OSCURA DEL KROSMOZ!»
 L’intera Shukrute, al richiamo del suo padrone, si stava rivoltando contro l’esistenza stessa del Dio Iop, lì dentro, unica entità che non vi apparteneva, l’elemento di disturbo, l’unica scintilla di dorata virtù in un mondo di puro impulso negativo.
 «E allora, Rushu..» esalò Goultard, sorridendo e rialzandosi faticosamente «..guardami e gioisci!»
 Il Re degli Shushu si fermò un istante, sorpreso da quelle parole.
 «Perché io sarò sempre qui ad oppormi a te, a fermarti, a frenarti, a distoglierti dal tuo obiettivo! Vuoi qualcosa da distruggere, Signore della Shukrute? DISTRUGGI ME!» un ampio, ironico e supponente sorriso increspò il viso di Goultard mentre nuovamente impugnò la spada spezzata e gli occhi a loro volta si velavano di sfumature dorate «O almeno.. provaci, stupida sacca di lardo nero.»
 Ed anche Rushu sorrise, di pura estasi e felicità «Esattamente ciò che volevo
  
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