Storie originali > Comico
Ricorda la storia  |      
Autore: NiteOwl    30/09/2015    3 recensioni
Dimostrazione ironico-scientifica (molto ironica e poco scientifica) sul ritardo mentale che contraddistingue il Principe Azzurro e le sue azioni eroiche.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Tutte le donne sognano di trovare il principe azzurro. Potrebbe essere un desiderio logico e sensato se fossero in età pre-matrimonio o pre-figli, ma spesso questa frase perdura anche dopo anni di matrimonio e a famiglia già completata. Anche in questo caso potrebbe essere sensato, perché si tende sempre a guardare al di fuori del proprio nucleo famigliare. Come si dice, l’erba del vicino è sempre più verde. Comprensibile, visto che la maggior parte degli uomini quando rientra in casa dopo una giornata di lavoro compie almeno una delle seguenti due azioni 1) va in bagno 2) si siede/stende/corica sul divano senza più rialzarsi. Non credo che per una donna sia piacevole vedere il proprio marito che gira in mutande per casa grattandosi ed emettendo rumori molesti dal culo, quindi è comprensibile che tenda a pensare che ci sia qualcosa di meglio là fuori.

Secondo me la ricerca del Principe Azzurro è un po’ come la mitica ricerca del Sacro Graal, una missione mistica e continua che tutte le donne hanno scritto nel proprio codice genetico, sia che si tratti di donne giovani per le quali si suppone che il principe Azzurro debba ancora arrivare, sia che si parli di donne in età avanzata single o con famiglia.
La prima cosa da dire è che tutti i maschi hanno il costume da principe Azzurro nell’armadio. Lo indossano sempre nei primi giorni di una relazione sentimentale, giorni o mesi a seconda della persona, qualcuno riesce a portarlo anche degli anni. Ma tutti i vestiti vanno cambiati prima o poi, e una volta tolti finiscono per non essere più indossati.
Agli occhi di una donna sono tutti principi Azzurri nelle prime fasi del corteggiamento. Quelle accompagnate o sposate hanno già conosciuto il principe Azzurro, altrimenti non sarebbero né accompagnate e meno che mai sposate. Non credo che una donna scelga di stare di proposito con una persona che non consideri il “Suo Principe Azzurro”.

Però c’è un problema. Seppure le donne abbiano una memoria fotografica eccezionale e siano capaci di riportare alla luce ricordi e frasi dette anni prima…

«Ricordo chiaramente che quindici anni fa avevi detto che la nostra vicina stava bene con quel vestito!»

Si dimenticano sempre che il principe Azzurro l’hanno già conosciuto nelle loro prime fasi di innamoramento, ed è esattamente quello che sta girando in casa in mutande e passa dal divano al water.

Analizziamo meglio la figura di questo principe Azzurro e il funzionamento del colpo di fulmine causato dal presentarsi in quanto tale. Come nelle più classiche favole fantasy o medievali, il cavaliere/eroe compiva una o più imprese del tutto inutili per far colpo sulla damigella che si sarebbe poi innamorata di lui. Esempio classico: il cavaliere uccide il Drago e la principessa si eccita. Nell’Orlando furioso Angelica si concederà in sposa a chi si dimostrerà più valoroso in battaglia tra Orlando e Rinaldo. Quindi questi partono per una serie di mirabolanti avventure per conquistare il cuore della donna amata. La domanda scientifica è:

«Angelica si sarebbe innamorata anche del primo che avesse acceso un mutuo trentennale e le avesse intestato un appartamen-to?»

Probabilmente sì, ma la narrazione della trattativa con il direttore della banca è meno interessante e sicuramente meno coinvolgente della guerra di Troia (sempre messa in piedi per una donna).
Quante richieste di matrimonio sono state eseguite in ginocchio, segno di prostrazione, in modo molto umiliante o addirittura rischiando la propria vita, ad esempio gettandosi da un aereo con una rosa in bocca cercando di atterrare sul tetto dell’azienda dove lavora la fidanzata per fare la richiesta di matrimonio. Insomma, nell’arco della storia dell’Homo Sapiens, il maschio si è umiliato in tutti i modi possibili per attirare l’attenzione della femmina.
Tutto ciò mi appare normale perché rientra nel principio dell’Handicap (teorema proposto dal biologo A. Zahavi nel 1975), teoria che spiega perché le femmine siano stranamente attratte da un maschio con una menomazione; nel caso del Principe Azzurro, questa è di carattere mentale.
Mi rivolgo subito ai maschi: non vi è mai capitato di subire un infortunio ed essere costretti, per esempio, a deambulare in stampelle? Quante donne avete conosciuto grazie al vostro handicap temporaneo? Quante donne si sono avvicinate mostrandosi interessate alla vostra persona grazie alla gamba ingessata? Non avete notato una certa disponibilità da parte delle donne che normalmente non vi degnavano di uno sguardo?

Accade anche negli animali: spesso la femmina sceglie il proprio maschio in base ad una menomazione fisica. Come accade per il pavone maschio, che mostra il suo piumaggio sicuramente meraviglioso, ma è allo stesso tempo pericoloso perché potrebbe attirare i predatori. Lo stesso vale per l’alce maschio dalle corna imponenti e pesantissime che lo possono aiutare negli scontri fisici, ma sono sicuramente d’intralcio per i movimenti.

È come se una donna dovesse scegliere il proprio maschio in base ad una prestazione fisica ed eroica al contempo: i soggetti A e B si sfidano a una corsa di 100 metri piani, ma il soggetto B corre con due sacchi di cemento sulla schiena. Sono sicuro che A vincerà la corsa, ma la femmina andrà in soccorso di B perché notevolmente affaticato dalla gara, e ci credo, solo un coglione corre con due sacchi di cemento sulla schiena! Ma lei si prenderà cura di B perché ha compiuto un’azione eroica. Chi mai prima di lui ha corso i 100 metri con una zavorra sulla schiena? Ovviamente nessuno sano di mente.

Quindi questo comportamento da menomato mentale è da paragonare all’uccisione del Drago da parte del Principe Azzurro. Da questo deduco che un comportamento da Principe Azzurro tenuto per troppo tempo potrebbe essere causato da un disturbo cerebrale. Alla famosa frase, che ogni maschio adulto si è sentito dire almeno una volta nella vita:

«Non sei più quello di una volta»

La risposta giusta è:

«E meno male … adesso sono guarito».
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Comico / Vai alla pagina dell'autore: NiteOwl