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Autore: cheekbones    11/10/2015    9 recensioni
[Mika/Fedez]
Stava bene, era tutto perfetto, la sua vita scorreva così fluida, che senso aveva abbattere la diga?
"Giulia?"
"Mh?"
"Mi sono innamorato"
E la diga crollò.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Beautiful Disaster'
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midez 4


No one, but him.

[seguito di Ship]






Forse era giovane, ma non si poteva dire che Fedez fosse stupido. Si era fatto da solo, sin dall'inizio, e sapeva come arginare i danni quando necessario. Ebbene, non gli era mai capitato di dover riparare alle sue scopate, proprio mai. Ma, in quel caso, si parlava di Mika.
Mika che giocherellava coi microfoni in maniera abbastanza ambigua, Mika che gli toccava la gamba sotto il tavolo dei giudici, Mika che si intrufolava nel suo camerino (e ci lasciava il suo orribile profumo), Mika che lo sbatacchiava in giro, Mika che gli mandava foto su whatsapp decisamente indecenti.
A quel punto, Fedez si era detto che non raccogliere la sfida sarebbe stato da codardi. Così, aveva cominciato a disegnare membri maschili sulle sue note (esatto, come alle medie), a infilarsi nella sua limousine e nelle sue mutande a giorni alterni, gli lasciava succhiotti oltre il colletto della camicia di proposito e gli faceva piedino. Erano ridicoli.
Talmente tanto ridicoli che, commentando la performance di una sua ragazza, Skin aveva commentato: "Tu mancava di... tu non era sexy, you know? Devo mandare te da Fedez e Mika, loro insegnare te how to be sexy"
Gli era andata di traverso la coca-cola e pure la cena della sera prima. Che aveva consumato con Mika. Nel suo appartamento. E non solo quella.
"Skin, ma che dici?" aveva sbottato, tirando un calcio al suo collega, che ridacchiava divertito.
"Ha ragione, I'm hot as hell!"
Elio l'aveva capito subito - ad essere sinceri, li aveva beccati a pomiciare come adolescenti nella Sala Relax, commentando solo con "attenti al divano, è colorato"- e Skin si era semplicemente accorta di una certa mano che finiva in un certo pantalone, durante i Bootcamp.
In un universo parallelo, lui e Mika erano la coppia più bella del pianeta, si dedicavano la canzoni, vivevano insieme in un attico a Londra e facevano tanto, ma tanto sesso sporco. Era bellissimo quando lo trovava nudo, con solo la chitarra a coprirlo, mentre imparava a suonarla: erano quei momenti in cui desiderava averlo sempre per sé, marchiarlo, non lasciare a nessuno quel privilegio.
"Tu non sei pronto, lo so" gli aveva detto, mentre lo baciava. "Ma è ok, godiamocela finché... finché si può"
Quel finché si può aveva scatenato una strana reazione, in Federico. Ci pensava da settimane, ne era ossessionato: c'era modo di sapere quando andava posto un limite temporale, quando poteva essere, perché doveva esserci? Razionalmente, sapeva che era colpa sua - non riusciva a prendere posizione, non sapeva nemmeno se voleva prenderla. Stava bene, era tutto perfetto, la sua vita scorreva così fluida, che senso aveva abbattere la diga?
"Giulia?"
"Mh?"
"Mi sono innamorato"
E la diga crollò.

"Tieni, tesoro" Giulia gli passò la tazzina piena di caffé con un sospiro e si sedette accanto a lui sul divano. "Beh, almeno non mi stai tradendo con una modella più bella di me. Sarebbe stato irrispettoso, forse ti avrei picchiato" lo guardò, prima di scoppiare a ridere, contagiandolo.
"Ti sto lasciando, perché mi fai ridere?" biascicò, tra i singulti.
"Fede, ti ricordi quando abbiamo visto Le Pagine della Nostra Vita e ti sei chiuso in bagno a piangere, pensando che io non ti avessi visto? E ti ricordi quando hai conosciuto Marco Mengoni dietro le quinte di quel maledetto programma e mi hai chiamato solo per dirmi che era troppo figo? E quella volta quando..."
"Ho afferrato il punto, grazie"
"Intendevo dire" ridacchiò, abbracciandolo d'istinto. "Che va bene. Non sono esattamente arrabbiata, solo svuotata. Sei il mio migliore amico, Federico. Non so quando hai iniziato ad esserlo, invece che essere il mio fidanzato, ma è successo. Ora, il fatto che tu mi stia lasciando per un uomo, pure famoso, va benissimo... insomma, avrebbe potuto essere chiunque. E se io avessi incontrato Ryan Gosling, ci saremmo lasciati molto prima"
Si voltò verso di lei e le sorrise. "Grazie"
"Di niente. In realtà, mi sento un po' offesa" gli tirò un pugno sul braccio. "Non mi hai mai detto che ti piacevano anche gli uomini, avremmo potuto fare una cosa a tre, dividerci qualche bel modello che conosco"
"Ew" si coprì il viso con le mani. "No, grazie. Senti, questa cosa che mi piacciono anche gli uomini è nuova. Forse è solo lui"
"Nessuno, ma lui" sospirò Giulia, accarezzandogli un ciuffo di capelli. "E' dannatamente romantico. Sono invidiosa"
"Ehi" deglutì e le prese le mani. "Ti ho amata sul serio"
"Lo so, Fede. Lo so. Ci sono solo amori più grandi"
Era cominciata così la settimana di Federico: con una fidanzata in meno, tante copertine sui giornali di gossip, giornalisti che gli telefonavano per un'opinione, amici ignari che lo invitavano ad uscire e divertirsi per rientrare subito in pista. Ma lui la pista non l'aveva mai lasciata, aveva solo cambiato sala.
Mika aveva saputo di Giulia da un tweet, lui non aveva avuto il coraggio di dirglielo, anche perché non l'aveva visto per giorni. Gli Home Visit erano stati devastanti e non sapeva quanto sarebbe stato opportuno sentire il suo collega per... farsi consolare? Sapere come stava andando? Erano amici (più o meno), ma poteva infastidirlo? Lui sapeva di essersi innamorato, ma Mika? In ogni caso, la fine della sua storia con Giulia aveva occupato tutti i giornali e si era anche dovuto difendere da accuse terribili - lo stava facendo per pubblicità, forse? L'aveva tradita? Aveva scritto in un tweet che, semplicemente, l'amore finisce: nessuno gli aveva dato retta.
Che hai fatto, Fede?
Guardò lo schermo del suo cellulare per qualche minuto, soppesando la domanda. Non riusciva a capire se fosse dispiaciuto o felice che finalmente avesse preso una posizione, così si limitò ad inviare l'emoji della birra.
Federico! Rispondimi, per piascere. Ho letto su Twitter che sei single!
Ho detto a Giulia di noi, l'ha presa decisamente come non ti aspetteresti... ci siamo lasciati. Niente di che.
Stavate insieme da tanto tempo
Appunto. Siamo rimasti amici, è tutto ok. Non facciamone un dramma
Era irritato, sì. Non pensava che l'altro gli avrebbe mandato cento rose rosse per festeggiare ma, quantomeno, si aspettava una sorta di sollievo da parte di entrambi, invece quella decisione stava rendendo tutto dannatamente reale e non sapeva quanto fossero pronti. Avrebbero retto o il mondo li avrebbe schiacciati? Non erano poi così forti - Dio, la loro non era nemmeno una vera storia.
Hai pensato lucidamente?
Certo che l'ho fatto, Mic. Non avrei mai lasciato la mia ragazza per niente
E' terrorizzante tutto questo
Lo so, ma ti prego non facciamone un dramma. Buon rientro in Italia.
Mi manchi.
... Mi manchi anche tu. Ci vediamo la settimana prossima
<3
Oh, si era innamorato come un deficiente.

Elio continuava a guardarlo con la coda dell'occhio, mentre Skin non si preoccupava nemmeno di essere discreta, perché gli ridacchiava giusto in faccia. Fedez sapeva che avrebbe dovuto aspettare in camerino e non in Sala Relax, ma gli autori avevano insistito per un paio di riprese tutti insieme dopo gli Home Visit e così si era unito agli altri due - mancava solo Mika, che aveva avuto un ritardo in aeroporto. Ovviamente, tutti sapevano che se la spassavano assieme e non pensò che vi fosse alcun dubbio sul perché avesse lasciato Giulia. Elio doveva aver approvato la sua decisione, perché gli aveva dato un sacco di pacche sulle spalle. Mika arrivò esattamente quaranta minuti dopo di loro, aprì la porta del salottino di scatto e corse dentro col fiatone.
Fedez pensava che quella storia di sentire angeli e cori e nuvolette rosa fosse una cazzata... e gli venne confermato in quel momento, perché quando lo vide individuò subito la tuta sgualcita post viaggio, le occhiaie e i capelli in disordine. Era un disastro, ma gli sorrise lo stesso, perché era bellissimo e non lo vedeva da troppo tempo.
"Volevo solo salutare, passo subito in sala trucco" baciò tutti sulle guance e, arrivato a lui, gli accarezzò il palmo della mano. Fedez lo interpretò come un Sono ancora con te, dopo sei mio. In realtà ci sperava, perché aveva dato buca alla zio Ax per una sbronza consolatoria.
"Fede?" la sua assistente fece capolino nel salotto, proprio mentre stava per dire qualcosa di innocentemente sconcio a Mika. "Giulia al telefono"
La stanza cadde nel silenzio più assoluto, e il ragazzo alzò un sopracciglio. "Giu? Che è successo?" Mika fece un passo indietro e finse di sistemare il cravattino di Elio.
"Non lo so, ma dice che è urgente"
Afferrò il cellulare al volo. "Ehi"
"Ehi" la sentì col respiro pesante. "Senti, non ti impanicare, ma ho portato Chewie dal veterinario"
"Cosa?" strillò. "Ommioddio, che è successo?"
"Sono tornata a casa per portare via alcune cose e l'ho trovato sul pavimento... steso. L'ho preso e adesso siamo qui... non ci ho capito molto, ma deve avere qualcosa allo stomaco, deve aver mangiato qualche cazzata. Lo operano tra un'oretta"
"Io... corro subito" deglutì. Non il suo cane. Tutto, ma non il suo cane.
"No, ehi, sto qui io per ora. Tu lavora, appena hai fatto vieni qui e te lo riporti a casa, ok? Respira, non è niente di grave"
Poteva anche non essere niente di grave, ma Fedez chiuse la chiamata pallido come un cencio e il labbro tremolante.
"Tutto okay?" domandò lievemente Skin, stringendogli una spalla.
"No... il mio cane sta male" biascicò.
"Chewbecca?" domandò velocemente Mika, saltando su dal divano. "What's up?"
Scosse la testa e restituì il telefono alla sua assistente. "Qualcosa allo stomaco. Lo vado a prendere stasera" Si massaggiò gli occhi e, per la prima volta, lasciò che Mika lo stringesse tra le braccia in presenza di terze persone - nessuno ebbe il coraggio di dire niente.
"Andrà bene" gli baciò una tempia.
"Of course" bisbigliò Skin.
Elio gli passò una birra già aperta. "E' pur sempre il cane di un rapper, può buttarlo giù solo una pallottola, no?"

Chewbecca era un piccolo stronzo viziato, anche sedato e col collare medico per i punti che aveva sul pancino. Fedez non l'aveva mollato per cinque minuti, se lo teneva su un braccio cercando di non pesare sui punti e lo riempiva di bacetti sul muso, beccandosi anche un paio di morsi.
"Dovresti lasciarlo respirare" suggerì Mika, aprendo le finestre del suo appartamento. Erano quasi le undici e Giulia gli aveva passato il testimone con un abbraccio sia a lui, sia al suo accompagnatore terribilmente imbarazzato (aveva già portato via tutte le sue cose da casa, a quanto pare).
"E' stato appena operato" borbottò, cullandolo in giro per il salotto "Chewie, bastardo" gli fece due smorfie. 
"Lo vizi. Mettilo per terra e riempi la ciotola. Io faccio spaghetti, sì?" Mika buttò uno sguardo alla cucina sotto sopra. "Se riesco a trovare qualcosa"
"Simpatico, Michael. Vieni, Chewie, non ascoltarlo" lo lasciò andare lentamente e corse a prendere i suoi croccantini preferiti. Trovò Mika affaccendato in mille padelle, mentre tagliuzzava del pomodoro fresco.
"Ci stai bene nella mia cucina" sorrise e poggiò il mento sulla sua spalla. "Probabilmente sei la cosa più bella mai entrata in questo appartamento, dopo Ax vestito da donna per il mio compleanno. Ok, quello non è stato bello, ma divertente"
Mika ridacchiò e si voltò per baciarlo velocemente. "I guess - ehi, parliamo?"
"Uhm, è necessario?" gettò uno sguardo veloce a Chewie, impegnato ad ingozzarsi.
"Tu e Giulia vi siete lasciati" gli passò un pomodorino, che Fedez afferrò al volo, sfiorando di proposito le sue dita. "E lei non mi ha guardato male, prima, lei tranquilla. E ora sono qui. E' tutto molto weirdo, no? A te sta bene?"
"A me sta bene averti in giro, quindi sì. E grazie per essere rimasto" si voltò per mettere sul fuoco dell'acqua, stava morendo di fame.
"Fede, no offesa, ma sei una madre ansiosa. Quel povero cagnolino mi ha pregato con gli occhi di tenerti lontano da lui" scoppiò a ridere.
"Sono preoccupato e basta, okay? Chewie non si è mai ammalato" replicò.
"Sono sicuro che odi essere chiamato Chewie"
"L'ho battezzato io, deve farselo piacere"
Mika lasciò perdere il pomodoro e lo fece voltare lentamente verso di lui. "Take it easy, Federico. Chewbecca sta bene, noi siamo qui insieme e stiamo per mangiare spaghetti buonissimi, non è successo niente" sorrise apertamente. "E stasera ci guardiamo la puntata dei bootcamp dove scegli tu!" lo baciò più volte sulle labbra, finché il ragazzo non lo strinse di più a sé per approfondire il contatto.
"E adesso che facciamo?"
"Non lo so, però non mi piace averti lontano. Ti prego, non tornare a casa. Sta qui stanotte"
"Uhm, non ho il pigiama"
"Nessuno ha detto che avremmo dormito"
"Spocaccione"






































Note:

Prima di tutto, volevo ringraziare Zury perché praticamente il secondo pezzo l'ha costruito lei - la sottoscritta era in preda alla crisi di pagina bianca ORRIBILE - ho deciso di pubblicare oggi perché su Cielo ci sono i bootcamp parte 2 e... i Midez si sono dati parecchio da fare su Twitter, no? ahhahaah

p.s.: Chewbecca (il cagnolino di Fedez) è stato davvero operato, ma non so a cosa (trovate la foto cucciola su Instagram <3)

Siete meravigliose tutte quante, davvero, grazie!

A


  
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