24/10/2015
2 recensioniDisclaimer: i personaggi citati in questa storia sono proprietà degli aventi diritto. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro.
Remus era entrato titubante nella palestra, la bottiglietta d'acqua ancora in mano. Le sue compagne di corso lo avevano circondato immediatamente, correndo a salutarlo e contendendosi la sua attenzione. Non che gli dispiacesse, in fondo all'inizio aveva avuto paura che l'avrebbero isolato, ma d'altra parte quello era l'unico corso di fit boxe che poteva offrire la palestra vicino a casa sua.
Si era lanciato un'occhiata nervosa alle spalle. Sirius era dietro di lui ed osservava la scena piuttosto stizzito, ma per fortuna non aveva detto nulla. Si era seduto in disparte ed aveva atteso che la lezione cominciasse.
Remus si sentiva sempre più a disagio. Sentiva lo sguardo di Sirius fisso su di lui ed aveva paura del suo giudizio. Temeva che lo considerasse più effeminato di quello che poteva effettivamente essere, ed aveva paura che facesse qualcosa di stupido durante la lezione.
Sirius, dal canto suo, si sentiva dannatamente eccitato - come Remus, scherzosamente, gli diceva che fosse durante la maggior parte del tempo - e temeva di palesare la sua situazione oltremodo imbarazzante in meno di un minuto netto.
Per fortuna, la lezione era finita proprio quando Sirius temeva di non farcela più. Le ragazze erano sciamate fuori dalla sala, non tralasciando di salutare di nuovo Remus con un bacio sulla guancia. Quando erano rimasti soli, Remus, ancora leggermente rintronato dall'allenamento appena terminato, aveva rivolto un sorriso imbarazzato a Sirius ed era sparito nello spogliatoio maschile.
Non era passato nemmeno un minuto, che Remus aveva sentito un corpo nudo contro il suo sotto la doccia, e girandosi si era trovato la faccia sorridente di Sirius ad un centimetro dalla sua bocca. Sirius aveva azzerato la distanza in meno di un secondo, e l'aveva avvolto in un abbraccio possessivo.
Erano riusciti a sgattaiolare fuori dalla palestra solo mezzora dopo, e si erano addormentati fianco a fianco nel letto a casa di Remus.
Remus aveva varcato il cancello della palestra, si era diretto allo spogliatoio, si era cambiato e si era fermato stupefatto sulla porta. La figura alta e snella di Sirius con indosso un paio di pantaloni scuri ed una maglia larga e i lunghi capelli neri raccolti in una coda si era palesata di fronte a lui e Remus non aveva potuto fare a meno di pensare che il suo ragazzo fosse davvero bellissimo anche in tuta.
Gli aveva sorriso, ed erano entrati insieme nella sala. Le loro compagne si erano voltate e Remus era sicuro di aver sentito qualche sospiro trasognato alla vista di Sirius.
Sirius, allora, lo aveva abbracciato e aveva catturato le sue labbra in un bacio dolcissimo. L'insegnante aveva cacciato un urlo semi-scandalizzato, e Sirius, ridendo, aveva trascinato un imbarazzatissimo Remus fuori dalla palestra.
-Lo sai, vero, che non riuscirò mai più a guardare in faccia una di loro, e che abitano tutte nel mio stesso quartiere?- aveva chiesto Remus, stizzito.
-L'importante è che smettano di guardarti con quegli occhi da predatrici. Non mi è piaciuto affatto!- aveva risposto Sirius, tentando di mostrarsi serio e piccato, ma finendo per tramutare la strana smorfia in cui aveva contratto il suo viso nel tentativo in un sorriso timido.
-Allora sei geloso!- aveva scherzato Remus, avvampando. -Probabile...- aveva sussurrato Sirius, prima di incamminarsi fischiettando per la discesa che portava a casa di Remus.
Remus gli era corso dietro ridendo, mentre Sirius iniziava a scappare girandosi di tanto in tanto ad ammirare il suo ragazzo, incredibilmente tenero con i capelli castani scompigliati, le gote rosse e il più bel sorriso che Sirius gli avesse mai visto.