Videogiochi > Kingdom Hearts
Ricorda la storia  |       
Autore: PsYkO_Me    25/10/2015    2 recensioni
-Speciale Halloween!-
Questa è la storia di Sora, un ragazzino che ha sempre vissuto nella semplicità della vita di un villaggio.
Una notte però, degli occhi gialli verranno a cercarlo e da allora la vita del giovane diverrà un incubo.
(Nota: i capitoli saranno brevi).
Genere: Dark, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Sora, Vanitas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Braccato.


Nel pieno di quella notte d'inverno, un ragazzo stava correndo disperatamente verso la foresta. I suoi piedi affondavano nella neve e il suo respiro era pieno di angoscia ma continuò a correre nonostante lo sforzo. Il cuore gli martellava nel petto dalla paura e gli occhi blu non riuscivano a chiudersi. Le pupille continuavano a scattare, cercando la figura dal quale stava scappando. Le luci del villaggio si fecero presto lontani punti luminosi catturati dall'oscurità. I capelli del ragazzo fluttuavano nel vento della corsa riempendosi di fiocchi di neve. Ormai nemmeno lui riusciva a comprendere dove fosse finito, gli alberi lo avevano inghiottito nel loro abbraccio, ma continuò a superarli e a scavalcare cespugli. Ad un tratto uno strattone lo fece ribaltare sulla morbida ma fredda distesa bianca. Con il panico ancora nel petto, guizzò con lo sguardo attorno a sé. Era solo eppure sentiva chiaramente che oltre quelle figure nere degli alberi vi fosse anche lui. Controllò immediatamente la causa di quella caduta, doveva sbrigarsi. Notò così che il suo mantello si era impigliato in alcuni rami spinosi. Il ragazzo piantò bene i piedi a terra e tirò con forza il mantello, strappandolo inevitabilmente. Ma non aveva importanza, doveva riprendere la corsa. Si fece forza sulle gambe e… fece un unico passo. Tutta la grinta morì in quell'istante. Dinnanzi a lui, due occhi ambrati galleggiavano nel buio. Provò a scappare ma il corpo non rispondeva più ai suoi comandi. I muscoli si erano irrigiditi, tremando con impeto. Dalle labbra, un respiro inquieto abbandonava costantemente nuvole di vapore. Tentò di aggredirlo con le parole ma nemmeno quelle gli uscirono, la paura si era impadronito di lui. I suoi occhi grandi erano così limpidi che quelli ambrati si appoggiarono in essi donandogli nuovo colore.
La figura rise maligna. «Ti avevo avvisato, Sora...»
Sora lo fissò immobilizzato mentre dall'oscurità, il corpo dell'altro prendeva forma.
«Non puoi sfuggirmi.»
I suoi denti erano bianchi come la neve e il suo sorriso rendeva i suoi occhi ancor più sinistri. Il viso era circondato da capelli neri come la notte e il corpo era avvolto da vesti estremamente eleganti e scure. Seguivano le sue forme con leggerezza e risaltavano la sua eterea bellezza. Il ragazzo non aveva mai conosciuto un altro uomo altrettanto affascinante.
«Demone!» Ebbe finalmente la forza di dire. «Non mi avrai mai! Vattene!»
Con fare saccente e divertito allo stesso tempo, l'altro rispose: «L'avevi detto anche poco fa o sbaglio?»
Il ragazzo non aveva smesso di tremare. Aveva già immaginato le innumerevoli morti che quell'essere poteva riservargli e nessuna di queste era misericordiosa. Non era armato, non aveva nulla per difendersi, lentamente la speranza della salvezza lo stava abbandonando. Strinse, lungo i fianchi, le mani a pugno e serrò i denti. Ignaro delle intenzioni dell'altro, accumulò il coraggio che gli era rimasto e si preparò a non essere una facile preda.
Il demone inclinò la testa con deliziata curiosità. «Oh? Non ti vuoi proprio arrendere.»
Fu in quel momento che Sora capì con chi avesse in realtà a che fare. L'aria attorno a lui diventò ancor più fredda, mentre il demone si disperse in un attimo in una nube di oscurità. Il coraggio scivolò via dalle sue mani mentre il terrore ricominciò a prendere il sopravvento. Girò su se stesso ma non riusciva a vederlo. Eppure era lì, lo sentiva. Si appoggiò contro al tronco di un albero, continuando a controllare qualsiasi punto della foresta. Dita sconosciute si infilarono sotto al suo mantello, mentre un calore umido avvolse il suo lobo. Il cuore del castano balzò contro il petto. Riaffiorando alla luce dei suoi occhi, Sora capì di essersi appoggiato contro egli… No, era stato il demone a intromettersi in quello spazio. Avvampò a quel tocco ma non poteva permetterglielo. Si dimenò finché non riuscì a fuggire alla sua presa. Riprendendo la corsa, riuscì solo a pensare alla sicurezza di casa sua.
Il demone rimase ad osservarlo finché non sparì oltre la sua vista. Si accarezzò le labbra con un dito e sorrise. La prossima volta gli avrebbe rubato qualcos'altro.


_____
Note dell'Autrice.
Ho paura. Non ho mai scritto/pubblicato nulla del genere e ho paura che non possa piacervi. L'idea mi sembrava carina ma ora è tutta da vedere e da scoprire! Che dire, incrocio le dita.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: PsYkO_Me