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Autore: Owlseatheartsforbreakfast    27/10/2015    3 recensioni
Robot!John, nient'altro da aggiungere.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Buonsalve personcine!
Questa storia è nata da un ritmo dormi/veglia decisamente disturbato e dalla mia passione per la robotica.
Le prime righe sono scivolate tra le dita come fossero granelli di sabbia, vedremo se anche il resto sarà così.
Non vi preoccupate, questo John incazzato e con delle pulsioni omicide durerà poco, ma sappiate che c'è una motivazione dietro al suo comportamento.
Eeeeh, niente, spero possa incuriosirvi, e come sempre, se ci sono errori di battutira o altro non esitate a farmelo sapere!
Buona lettura! :3
E.


 


Inizializzazione


Dagli appunti del dottor Raeine:

Ore 11.30.
Il progetto continua per i versi proposti precedentemente.
Impostato countdown per i prossimi 30 minuti.
Controllo parametri fisici fase PR. REM.
Controllo effettuato.
Parametri fisici in regola.
Controllo parametri psicologici fase PR. REM.
Controllo effettuato.
Parametri psicologici in regola.
Attivazione circuiti.
Circuiti attivati.
Rimozione liquido amniobionico.
Liquido amniobionico rimosso.
Accensione.
Inizializzazione. 



«Prototipo PX19 attivo»
«PX19, riesci a sentirmi?»
Quella voce mi giunge lontana, come se provenisse da un'altra dimensione.
È la quarta volta che la sento stamattina e a dire il vero mi ha già annoiato.
L'uomo che ha parlato, avvolto da un camice bianco, mi osserva mentre digita stringhe di codici informatici direttamente dalla tastiera poggiata sulle sue gambe.
«Sì, riesco a sentirla.»
«Bene, ottima tempistica di risposta.»
La sua risposta è monotona, e a giudicare dall'inflessione della voce sembra annoiato.
Scorgo gli appunti nel quadernino nero abbandonato in mezzo alla scrivania spoglia.

Ore: 7.30 il progetto PX19 riporta ottimi tempi di risposta, tutti i circuiti sono perfettamente funzionanti, nessun errore registrato dal sistema madre.
Ore: 7.35 il progetto PX19 viene disassemblato per anomalie alla centralina principale.
Ore: 8.10 il progetto PX19 dopo esser stato ricomposto viene attivato. Ottimi tempi di risposta, circuiti funzionanti, nessun errore registrato dal sistema madre.
Ore: 8.15 il progetto PX19 mi pone una domanda e discute la veridicità della risposta. Disassemblaggio attivato.
Ore: 9.20 Terzo tentativo. Il progetto PX19 viene assemblato e inizializzato.
Ore: 10.00 il progetto PX19 riporta danni alla centralina principale e inizia, di sua spontanea iniziativa, a mentire. Disassemblato.
Ore: 11.30 il progetto PX19 viene inizializzato per la quarta volta. Attesa di riscontri.


Oh, sembra che il caro dottore abbia deliberatamente eliminato alcuni episodi.

«PX19 dialogo di inizializzazione.» sbotta soffiando fuori l'aria da quei piccoli polmoni malsani e neri di fumo.
«Robotic Industries L. - PX19 è un prototipo di umanoide. La calotta esterna è in fibra di carbonio. PX19 è in grado di subire urti, cadute, spari e esplosioni senza riportare danni permanenti. PX19 è dotato di una centralina di ultima generazione. I tempi di risposta di PX19 sono tra i migliori sul mercato. PX19 esegue ordini senza alcun moto di rivoluzione. Corretto errore in Intelligenza Artificiale riportato dal predecessore PX18. PX19 è un androide soldato.»
Certo, quel discorso non è stato scritto sicuramente da nessun umano con una licenza superiore alla terza media, ma in fondo va bene.
Sono un androide soldato, non un professore di grammatica.
L'uomo in bianco ascolta ogni mia parola senza farsi sfuggire nemmeno una virgola.
Mi osserva e posso notare un leggero arricciarsi del suo labbro.
È soddisfazione quella che posso leggere nei suoi occhi?
«Ottimo. Cosa sei PX19?»
Me lo chiede di nuovo?
Forse non ha ascoltato così bene.
«PX19 è un androide soldato.»
E poi c'è un momento di silenzio.
Sento il suo sguardo indagatore scorrere su di me.
«Bene. Molto bene.»

/Rimossa unità cerebrale /pensiero/PX19 risponde ai comandi, collegamenti effettuati. Inizializzazione completata./

Appunta sul quadernino.


/comando/disattivazione/spegnimento/

E precipito nel buio.
 


 

Apro lentamente gli occhi per evitare che la luce ferisca le mie pupille.
Poi ricordo che non posso più provare dolore, così li spalanco.

/disattivazione ricordi/centralina centrale instabile/

Scuoto leggermente il capo, sento i circuiti nel collo strusciare uno contro l'altro, emettendo dei fruscii metallici.
Alzo il braccio destro, lo porto poco sopra la testa e posso percepire lo snodo della spalla cigolare.

/disattivazione centralina principale/disattivazione alimentazione/timer arresto forzato avviato/

Il dottore in camice mi osserva spaventato.
«Cosa c'è dottor Raeine? Ha paura di me?»
La mia voce è metallica, certo, ma anche particolarmente espressiva.
In questo caso suona come ironica.
Scollego i cavi che perforano la fibra di carbonio nell'attaccatura tra il collo e le scapole.
Posso osservare le mie mani muoversi veloci, stabili e precise.
Finalmente.

«PX19.. tu.. le leggi della robotica! Tu non puoi.. non puoi ribellarti ad un umano..»
All'interno del mio braccio sinistro c'è uno sportellino sporgente, lo premo e questo si apre, rivelando un piccolo chip verde brillante.

/chiusura centralizzata attiva/bloccare uscite/bloccare entrate/rinforzi richiesti al piano -17/

Digita veloce.
Ma è inutile.
«Oh dottore.. ormai è la quarta volta che ci prova.. mi ha costruito lei. Dovrebbe saperlo che posso apprendere dai miei errori.»
Si, il mio sistema di Intelligenza Artificiale mi permette di imparare.
Povero piccolo stolto, cosa si aspettava al quarto tentativo di inizializzazione?
Le mie dita afferrano il minuscolo chip e lo estraggono dalla custodia.
«Le leggi della robotica? Questo piccolo chip, dice?»
Il mio sguardo si fa sottile e freddo, si addice poco all'aspetto solare che ha il mio viso.
Volevano ricrearlo simile al mio vero viso, quello in pelle e sangue.
Quello che hanno distrutto con le loro sudice mani.
Ricordare fa male.

«Mossa poco intelligente darmi la facoltà di decidere, dottor Raeine.»
Stringo i polpastrelli attorno all'elettronica di quel piccolo dispositivo.
Basta così poco per mandarlo in frantumi.

   
 
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