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Autore: Niglia    03/11/2015    2 recensioni
[Klaus/Caroline; Caroline!centric]
Spesso, sognava di danzare con lui per tutta la notte.
Scritta per il 'Drabble Weekend Event' indetto dal gruppo FB "We are out for prompt".
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Caroline\Klaus, Klaus
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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 WE ARE OUT FOR PROMPT – 30 OTTOBRE / 01 NOVEMBRE 2015


Titolo: Secret Longing
Fandom: The Vampire Diaries
Personaggi: Caroline!centric, Klaus/Caroline
Prompt ©HollyMaster Efp: Caroline spesso sognava di danzare con lui per tutta la notte.
Generi: Introspettivo, Romantico
Note: Ambientata durante la terza stagione, dopo la 3x14.


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Secret Longing





Caroline non l’avrebbe probabilmente ammesso ad anima viva, ma lo sfarzoso ballo a casa dei Mikaelson le aveva lasciato addosso una strana malinconia, insieme alla sensazione sfrenata di volere di più – come quel retrogusto di ferro che le rimaneva sotto la lingua ogni volta che si nutriva di sangue.
Forse era il suo animo romantico che spingeva per riemergere dai suoi ricordi di bambina; e che l’aveva costretta, nei giorni successivi alla festa, a rivivere in continuazione ogni attimo di quest’ultima, dal momento in cui aveva varcato la soglia del salone dai lucidi pavimenti di marmo e lampadari di cristallo che emettevano una luce soffusa e creavano un’atmosfera d’altri tempi, a quando si era ritrovata tra le braccia della creatura che aveva permesso tutto questo, e che aveva la malaugurata sorte di essere attualmente il loro mortale nemico.
Quella sera, tuttavia, la giovane vampira non aveva visto in lui l’Originale che minacciava di morte la sua migliore amica e uccideva serenamente e senza alcuno scrupolo chiunque fosse tanto idiota da mettergli i bastoni tra le ruote; ma aveva invece trascorso la serata – una delle più eccitanti della sua breve vita, dovette ammettere, sia mortale che sovrannaturale – con Klaus, un carismatico e affascinante vampiro con alle spalle innumerevoli vite vissute, che amava danzare, e dipingere, e sussurrarle peccaminose promesse all’orecchio, degno antieroe di antichi romanzi.
Forse, inconsapevolmente, aveva scelto di indossare i suoi doni – il prezioso bracciale di brillanti che le aveva lasciato per il suo compleanno, e l’elegante abito blu che s’intonava ai suoi occhi – in modo da accettare la sua silenziosa richiesta di corteggiamento; certo era che, a giudicare dall’occhiata indescrivibile che le aveva dedicato non appena Caroline aveva messo piede nella sala da ballo, Klaus aveva apprezzato ciò che aveva visto – o ciò che la sua scelta di abbigliamento rappresentava. Per un lungo istante, mentre i suoi antichi occhi chiari l’osservavano spudoratamente come se avessero desiderato spogliarla lì e ora, Caroline aveva avvertito un delizioso brivido percorrerle la schiena, e solo il suo ferreo orgoglio l’aveva portata a fingere irritazione e impassibilità alla sua attenta ispezione.
Fingere che la vicinanza con il suo corpo e la presenza della sua mano allargata alla base della sua schiena – nel delizioso piccolo avvallamento che segnava la fine della spina dorsale – non le procurasse che un lieve fastidio, era stato terribilmente più difficile di quanto la vampira avesse immaginato. Il suo naso aveva notato ogni minima sfumatura del suo profumo – il profondo retrogusto del suo dopobarba, un leggero accenno di sangue fresco come se si fosse nutrito appena prima della festa, il frizzare dello champagne, e solo infine l’odore accattivante della sua pelle, stuzzicante al punto che Caroline dovette mordersi l’interno della guancia per impedirsi di avvicinare la punta del naso nell’incavo del collo dell’ibrido e inspirare a pieni polmoni il suo invitante profumo.
A giudicare dal sorrisetto compiaciuto che gli aveva adornato il viso per tutta la durata del loro ballo, Klaus aveva dovuto accorgersi dell’effetto che stava avendo su di lei – e Caroline non aveva potuto fare a meno di arrossire.
Persino adesso, al sicuro nella sua camera, sotto le coltri di un letto che aveva rischiato solo poche notti prima di essere quello della sua morte, la vampira non riusciva a impedirsi dal ripercorrere con la mente gli eventi di quella sera. Malgrado ciò che egli era e che si poteva dire di lui, e malgrado lei non lo avrebbe mai confessato, Klaus si era comportato da perfetto gentiluomo; avevano danzato quasi ininterrottamente, provando ogni genere di balli – dalle quadriglie ai cotillon per finire con valzer fin troppo intimi – e, almeno nella privacy della sua mente, Caroline poteva ammettere con un leggero arrossarsi delle guance che non era stata un’esperienza così orribile.
Spesso, sospirò imbarazzata, sognava di danzare con lui per tutta la notte.


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Drabble: 635 parole.
   
 
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