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Autore: Strega_Mogana    10/11/2015    0 recensioni
Un primo appuntamento tinto dei colori dell'autunno.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Severus Piton | Coppie: Hermione/Severus
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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- Questa storia fa parte della serie 'Le quattro stagioni '
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1.

Era ansioso e si sentiva uno stupido.
E più si sentiva uno stupido, più era ansioso.
Un circolo vizioso che non sapeva come fermare.
Il mago sospirò, sistemandosi per l'ennesima volta i polsini della tunica nera. I bottoncini neri della manica si intravedevano appena sul tessuto.
Vestirsi completamente di nero per un appuntamento, forse, non era una buona idea, ma non era un esperto di appuntamenti galanti. E, comunque, lui voleva essere se stesso.
Non poteva fingere, non più: era stato un attore per la maggior parte della sua vita.
Ora voleva essere solo Severus.
E il suo vero io comprendeva i vestiti neri, l'espressione dura e le cicatrici del corpo e nell'anima.
Forse non era poi così diverso da com'era prima.
Se c'era qualcosa che la lunga guerra gli aveva insegnato, e non solo quella contro Voldemort, ma anche quella con la sua anima, era che essere se stessi è sempre la soluzione migliore.
Ma non era facile essere Severus Piton.
Spia doppiogiochista, braccio destro di Silente e assassino di Silente, i giornali l'avevano anche nominato angelo custode del Prescelto.
Gli venivano ancora di brividi se ci ripensava, nonostante gli anni passati.
Il Preside abbandonò quegli inutili pensieri e guardò l'ora sistemandosi, senza neppure rendersene veramente conto, i polsini della giacca.
Era quasi l'ora.
Con un sospiro che non si sarebbe mai lasciato sfuggire di fronte agli altri docenti uscì dalla sua stanza, sigillò con un gesto automatico la porta e si incamminò per i corridoi.
Gli studenti erano in gita ad Hogsmeade e non sarebbero tornati prima di alcune ore.
Mentre saliva le scale che portavano al quarto piano lanciò un'occhiata fuori dalla finestra. Le temperature non erano ancora troppo fredde per una passeggiata eppure gli alberi, in pochi giorni, si erano tinti dei caldi colori autunnali.
Solitamente preferiva l'inverno, freddo e grigio, decisamente più affine alla sua personalità, ma da quando si era reso conto che lei era molto più che una semplice collega e amica, aveva iniziato ad apprezzare altre cose.
Come i colori dell'autunno.
Se qualche anno prima qualcuno gli avesse detto quello che stava per fare l'avrebbe affatturato all'istante, senza farsi nessun problema.
Invece stava per succedere.
Severus Piton aveva un appuntamento.
Aveva preparato tutto nei minimi dettagli, era una settimana che si preparava per quella giornata.
Una settimana per sentirsi uno stupido idiota e per cedere alla tentazione di mandare tutto al diavolo.
Forse il vecchio Severus l'avrebbe fatto, troppo schiacciato dal passato e dalle colpe per poter anche solo pensare di trovare un briciolo di felicità. Ma il nuovo Severus, quello più cosciente di se stesso, quello che voleva vivere, non la pensava più così.
Certo aveva un passato, aveva delle colpe, e gli incubi non se n'erano andati. C'erano ancora notti insonni e fantasmi che dal passato tonavano a fargli visita, ma aveva deciso che non si sarebbe mai fatto più schiacciare da essi.
Arrivato davanti alla quarta porta del corridoio, restò quasi un minuto a fissare il legno scuro, ritrovandosi quasi a pregare che tutto andasse bene.
Che quel suo sentirsi stupido non influenzasse quella giornata che aspettava con trepidante attesa.
Bussò con un tocco delicato e l'uscio fu aperto quasi all'istante.
La strega lo accolse con un sorriso caldo e luminoso, quasi quanto i colori che tingevano il parco in quei giorni.
Non si dissero nulla, si fissarono solo negli occhi prima di chiudersi la porta alle spalle e iniziare quella giornata.
Usciti dal castello, li accolse un rassicurante tepore e i profumi della natura matura, quasi pronta per il lungo sonno invernale.
Senza dirsi una sola parola, la strega lo prese a braccetto e si lasciò guidare per la lunga scalinata che portava al Lago Nero, vicino alla rimessa delle barche.
Lo guardò incuriosita mentre incantava una delle piccole barche, la fissava oscillare sull'acqua e non sapeva cosa aspettarsi.
- Dove mi stai portando, Severus? - gli domandò mentre lui l'aiutava a salire. - Non preoccuparti. - rispose sedendosi di fronte a lei e prendendo i remi. - Ma... sai usare i remi?
- Non ti fidi di me?
- Certo che mi fido, ma...
- Hai accettato di uscire con me, giusto?
- Sì, ma...
- Hai detto che lasciavi tutto a me, giusto?
- Sì...
- Allora zitta e goditi la passeggiata. - le disse e, nonostante le parole, sembrava che stesse sorridendo, non con le labbra ma con gli occhi e, sicuramente, con il cuore - Hogwarts é bellissima in autunno.

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