Essere tristi è sbagliato?

Perchè appena una persona si sente triste e giù di morale tutti devono subito preoccuparsi e fare in modo che sia felice ancora.
Io non lo trovo del tutto giusto.

In questi giorni non sono in forma smagliante e con tutti i problemi sul mio cammino di crescita personale che cerco di superare mi sento sempre di più stanca e infelice.
Dato il precedente anno tutti subito si sono preoccupati, e ciò mi ha fatto piacere perchè vuol dire che mi vogliono bene, ma da un lato mi ha dato fastidio perchè mi sono quasi sentita come un cucciolo smarrito al quale va sempre ricordata la retta via.
Io mi ricordo perfettamente ciò che mi sono imposta, ovvero di non fare gli stessi errori dell'anno scorso e non ho bisogno di nessuno che me lo ricordi.
Sono solo un po' triste, ma ciò non significa che sto ricadendo dentro al vortice di ansia e depressione.
Penso che a tutti sia concesso ogni tanto non essere felici, ma essere tristi o arrabbiati o delusi eccetera...
Penso che sia giusto ogni tanto sentire qualcosa di diverso dalla felicità, perchè la vita non è solo felicità, o solo tristezza, o solo rabbia eccetera ma tante sfumature diverse di sentimenti.

Mi concedo di essere triste per sentirmi viva.

Lo so che può sembrare strano, ma è così.

Lo faccio per sapere che provo tante sensazioni diverse e non solo una, come la vita, che ripeto, non è caratterizzata da una singola sensazione.
L'anno scorso dentro di me sentivo solo tristezza e allora, sbagliando, feci qualcosa che mi portò a provare qualcos'altro che non fosse solamente tristezza.
Sarà sbagliato? Forse, o forse no. Qualcuno comprenderà, qualcuno no. Ma chi siamo noi per giudicare cosa è giusto o sbagliato negli altri?