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Autore: Neko    28/02/2009    3 recensioni
“Tuo figlio è vivo! La tua compagna ha dato alla luce il bimbo ancor prima di rimanere vittima della tragedia accaduta 12 anni fa!” --Naruto's father rivista e corretta--
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
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Corretta

 

Capitolo 7: Due anni più tardi.

 

Passarono due anni da quel giorno e ormai la mia vita anche se in parte, era cambiata. Ma in meglio. Naruto la maggior parte delle volte mi faceva disperare e spesso era davvero insopportabile, ma gli volevo bene.

Essere suo padre però non mi impedì di essere per lui un buon maestro e la maggior parte delle volte anche severo. Anzi con lui ero più cattivo che con Sakura dato che doveva fare i conti con me anche a casa quando disubbidiva ai miei ordini o si lamentava di qualche cosa. Questo lo terrorizzava.

Un giorno ci stavamo sottoponendo a un duro allenamento. Cosa diventata ormai di routin. Mio figlio aveva due obbiettivi da portare a termine. Il primo diventare Hokage e il secondo, riportare a Konoha Sasuke. L’odio che quest’ultimo provava verso suo fratello, lo aveva portato a compiere la pazzia di seguire Orochimaru e a Naruto non era mai andata giù questa sua decisione. Era ormai la sua ossessione. Voleva allenarsi per diventare più forte in modo tale da costringerlo a tornare, nel caso si fosse rifiutato di tornare al villaggio con le proprie gambe.

Naruto era determinato, ma qualche volta la pigrizia si faceva sentire.

Anf, anf! Papà siamo tornati ieri da una missione, anche gli schiavi hanno un po’ di tempo per riposarsi” disse passandosi una mano sul viso per asciugare il sudore. Lo stavo facendo lavorare parecchio.

“Ogni momento è buono per migliorare le proprie capacità, hai dimenticato  il tuo obbiettivo?” gli dissi fissandolo

Scosse la testa

“Ti devo ricordare cosa è successo durante l’ultima missione e cosa mi hai chiesto?”

“No, me lo ricordo benissimo!” disse guardandomi storto.

Nell’ultima missione si era nuovamente affidato al potere della volpe a nove code per uscire fuori dai guai, nonostante tutta la spiegazione che gli avevo fornito sull’indebolimento del sigillo e cosa comportava l’applicazione di un secondo. Sarebbe successo se avrebbe continuato su quella strada, ma la cosa che mi irritava maggiormente e che non faceva affidamento sulle sue sole forze. Un grave errore dato che era capace di cose incredibili. Mancava poco e mi avrebbe addirittura superato.

Durante la missione cademmo in una trappola nemica. Eravamo circondati. Numerosi ninja, tutti con un aria tremendamente forte ci avevano accerchiati. Senza pensarci un attimo, Naruto chiamò a se il chakra di Kyuubi, divenendo così una forza mostruosa che rase al suolo tutto ciò che si trovava nel raggio di 500 metri. 

Come sempre al suo risvegli non ricordava niente.

Sakura subito si precipitò a vedere le sue condizioni.

Ormai non risentiva così tanto dell’utilizzo di quel chakra, dato che lo usava praticamente sempre. Naruto chiese alla ragazza spiegazioni su quanto era successo. Sakura cercò di essere il più delicato possibile, ma io gli sputai in faccia la verità. Lo accusai di aver compiuto quel macello. Non sapevo come farglielo capire. Dovetti rispiegargli per l’ennesima volta le conseguenze delle sue azioni. Poteva anche arrivare a distruggere le cose a cui teneva maggiormente.

Naruto mi disse che era già a conoscenza di quelle cose, ma a me sembrava esattamente il contrario. Gli chiesi di darmi una spiegazione valida per aver sempre fatto ricorso a  quel potere così pericoloso e subdolo.

Mi rispose semplicemente che quando perdeva il controllo sulle sue emozioni, era difficile tenere a bada lo spirito della volpe a nove code, nonostante cercasse di controllarsi.

Controllarsi? Secondo me non ci provava nemmeno. si faceva dominare e basta.

Gli dissi che se voleva veramente diventare il più grande hokage che il villaggio ebbe mai visto, continuando di quel passo, non avrebbe esaudito il suo sogno.

Ci rimase male a quelle parole.

Continuai dicendogli alcune qualità che gli hokage dovevano avere:  abilità nel combattimento ,volontà di voler proteggere Konoha e una forte fiducia in loro stessi. Sapevo bene che  avrebbe messo a repentaglio la sua vita per proteggere il villaggio, ma era la fiducia in se stesso a mancargli. Era l’unica spiegazione per cui ricorreva a quel chakra. Aveva paura di non farcela e allora chiedeva maggiore potere. Su questo aspetto non era molto diverso da Sasuke. Lo dovetti incoraggiare e fargli capire che non aveva bisogno di Kyuubi, che se solo avesse voluto sarebbe potuto diventare anche più forte di quel demone.

Anche Sakura intervenne dandomi supporto. Visto che non dava retta a me, chissà se avrebbe dato retta alla suia ragazza. Loro lo nascondevano, ma io avevo capito che c’era del tenero fra i due.

Fu da quel momento che Naruto  mi chiese di aiutarlo a diventare più forte, sottoponendolo a qualsiasi tipo di allenamento.

Quando mi chiese quello, fece di me un padre orgoglioso.

Riuscii a convincerlo tirarsi su e continuare il nostro allenamento. Terminammo solo quando su Konoha calò la sera.

“Che cosa? vuoi continuare anche domani? Ma domani è…!” non  terminò la frase a causa dell’occhiataccia che gli lanciai e con il broncio se ne andò.

La sera si era svolta con tutta calma e dopo aver cenato, mio figlio si buttò sul divano stravolto. Ma la mia intenzione non era quella di farlo riposare. Non avevo nessuna voglia di mettermi a fare le faccende domestiche, quindi gli dissi che si sarebbe potuto riposare solo dopo aver sparecchiato.

Mi andò male. Appena ebbe posato la testa sul cuscino, si addormentò.

Oltre a dover sparecchiare e …lavare i piatti, dovetti pure portare il bambino nel suo lettino. Un bambino che era tutto tranne che leggero.

La mattina seguente andai a svegliarlo con tutta la delicatezza che potevo.

“forza alzati! Ho una commissione da farti svolgere!” gli dissi

Lo sentii confabulare qualcosa sul tipico risveglio che gli sarebbe piaciuto ricevere “Buongiorno Naruto, buongiorno papà, vuoi una tazza di caffè che te la preparo?, oh no grazie preferisco il thè, d’accordo cinque minuti e sarà pronto …ah ti ho anche lasciato l’ultima brioche, oh ma non dovevi, l’ho fatto con piacere per il mio adorato figliolo! …questi sono i risvegli che mi piacerebbe avere!”disse

Ovviamente non gli diedi questa soddisfazione “si, si va bene, continua a sognare! Se vuoi il thè, te lo prepari da solo…anzì no perché ho finito l’ultima bustina, però brioche …no ho finito anche quelle!” gli dissi, mi divertivo un mondo a prenderlo in giro…anche se in quel caso era vero che non gli avevo lasciato niente. Bhe si anche le altre volte che lo lasciavo a stomaco vuoto.

Naruto mi guardò storto “Mi hai lasciato qualcosa da mangiare almeno?”

“Gli avanzi di ieri! Ci sono ancora un po’ di peperoni se non sbaglio, ma secondo me sono un po’ pesantucci di mattino presto!”

“Ma no, tu dici?” disse ironicamente.” possibile che sia tutte le mattine così?  Ma non dici sempre che mi vuoi bene?  è così che me lo dimostri?”

“guarda che io lo faccio solo per te! Troppa caffeina rende nervosi e quelle brioche deliziose piene di burro, non fanno mica bene alla salute! Mi sacrifico per te cosa credi?” gli dissi scherzando.”Mi ringrazierai quando il tuo colesterolo sarà nella norma!” gli dissi continuando a infierire.

“Ah basta, non voglio nemmeno sentirti, vado a fare la doccia!”

Già sogghignavo sotto la maschera. Gli aspettava una bella sorpresa.

AAAAAAAAAAAAAAAAAh FREEEEEDOOOOO!”

Mi affacciai alla porta del bagno e dissi “ dimenticavo di dirti che l’acqua calda è finita!”

Forse avevo esagerato quella mattina. Naruto cominciò a rincorrermi per tutta la casa, ma per fortuna ero ancora un palmo sopra di lui e presto si stanco di darmi la caccia.

“Tu! Stai cercando di farmi impazzire o sei solo ansioso di morire?” mi chiese

Dopo aver fatto calmare Naruto, gli consegnai un fogliettino con sopra scritta la lista della spesa. Solitamente ci alternavamo, una settimana ci andavo io e una mio figlio. Quella volta sarebbe toccato a me, ma con una piccola e innocente bugia, riuscì a fargli compiere il mio dovere.

“Si, certo! Questa volta sei stato convocato da Tsunade, quale sarà la prossima scusa?” mi chiese imbronciato.

“non so, ci devo ancora pensare!” dissi sorridendo.

Alla fine Naruto rassegnato fece quello che gli chiesi. Appena uscito mi misi subito al lavoro, prendendomi quasi un infarto quando vidi il ragazzo rientrare per prendere il copri fronte. Ci mancò poco che scoprisse cosa avevo in mente.

Assicuratomi che non c’erano più pericoli in vista, continuai a preparare la mia piccola sorpresa per Naruto. Era il 10 ottobre e quest’anno avevo deciso di fargli un piccolo regalo. Anche perché dovevo farmi perdonare del fatto che l’anno prima me n’ero completamente scordato.

Naruto non chiedeva regali o roba del genere. Voleva solo vedere se me lo ricordavo. Infatti mi tenne il broncio per un mese. Il periodo più tranquillo negli ultimi due anni. Non mi rivolse minimamente la parola.

Solo quando stavo quasi per rimetterci la pelle a causa di una missione andata storta, ricominciò a parlare con il sottoscritto. Non voleva che me ne andassi pensando che mi odiasse.

Mentre ero distratto da questi pensieri, rividi Naruto rientrare. Era già trascorsa un intera ora, senza che nemmeno me ne accorgessi.

Stava per entrare in cucina, ma glielo impedii dicendo che mi sarei occupato io stesso di mettere la spesa al suo posto.

Ovviamente questo lo insospettii, ma la cosa strana e che non cerco di smascherarmi come era solito fare. Questo insospettì me, ma  neanche io controllai cosa stesse architettando. Lo avrei scoperto poco dopo.

Chiamai il ragazzo verso mezzogiorno… il pranzo era pronto. Non ero un buon cuoco, ma quel giorno cercai di dare il meglio di me stesso, preparando delle omelette da leccarsi i baffi…bhe più o meno.

Naruto bevve quintali di litri d’acqua per mandare giù quello che avevo preparato.

“Di la verità, volevi avvelenarmi oggi?”

Va bhe, non ero riuscito nel mio intento, ma cercai di rimediare con il dolce.

Gli portai una torta di medie dimensioni e gliela misi davanti. Mancavano le candeline, ma le consideravo un optional.

Naruto rimase sorpreso inizialmente  poi lentamente cominciò ad emozionarsi. “te ne sei ricordato!” mi disse felice. “Grazie…spero almeno che questa torta al cioccolato sia commestibile!”

Cioccolato? Tanta fatica per preparare una torta alla crema e lui la scambia per una al cioccolato.

“Alla crema? Stai scherzando vero?” mi chiese storcendo ilnaso

“è solamente un po’ bruciacchiata, cosa sarà mai?!” dissi sconsolato.

“Un po’ bruciacchiata dici? Oh suonano alla porta, vado io!” disse.

Perché avevo l’impressione che stesse evitando il mio dolce? Non mi sembrava così male. Come non detto, stetti male per tre giorni dopo essermela mangiata.

Sakura-chan!”

La ragazza entrò in casa e subito mi chiese come me l’ero cavata con la preparazione della torta Haruno tipica del suo clan. Avevo chiesto consigli a lei e gentilmente mi aveva prestato una ricetta di famiglia.

“Giudica tu! È sul tavolo!” disse Naruto.

“Oh non pensavo che avessi fatto delle modifiche! Hai usato il cacao!”

Naruto subito la smentii dicendole la verità. Sakura storse il naso.

“per fortuna prevedendo un suo fallimento sensei, ho preparato io la torta. Non per vantarmi, ma credo di aver superato me stessa! Forza assaggiate!”

Qualcuno ce lo impedì. Tsunade, Arrivando in quel momento ci sgridò per non  averla aspettata. Finalmente eravamo tutti la pronti per mangiare la torta. Tutti tranne io.

“Dov’è finito Kakashi?” chiese Tsunade.

Mi ero rannicchiato in un angolino, con una nuvola nera sulla testa e con un dito tracciavo dei piccoli cerchi per terra. Mi ero dato tanto da fare e tutto era andato storto. Ero depresso.

Naruto mi si avvicinò con una fetta del dolce di Sakura e cercò di rassicurarmi. Nonostante il mio fallimento, aveva apprezzato il gesto. Non chiedeva di meglio. come si dice in questi casi, non è il regalo che conta, ma il pensiero.

“dai papà, non te la prendere! Almeno quest’anno te ne sei ricordato e per me basta questo. E se mal non ricordo, anche io ho fatto un disastro per il tuo compleanno no?”

Bhe se la vogliamo mettere su quel piano, io sono stato grande a confronto. C’è mancato poco che mandasse a fuoco la cucina.

“Allora Naruto, ti è piaciuto il regalo di tuo padre?” chiese Tsunade.

Re-regalo?” chiese dubbioso.

Mi ero scordato quel particolare. Era tipicamente mio scordarmi sempre un pezzo. Mi alzai dal mio angolino e andai nella mia stanza a prenderlo. Senza sapere il perché sentii Naruto gridarmi di non entrare. Non gli diedi retta ed eccomi che mi ritrovai sepolto da una valanga di robe che mi caddero addosso appena aperta la porta.

Naruto sbiancò quando vide la mia faccia. Cercò di giustificarsi del dispetto, dicendomi che me la voleva far pagare per avergli mentito sulla convocazione di godaime e su tutti i dispetti che mi divertivo a fargli. Non se la cavò così facilmente.

Naruto io…ti ammazzooooo!” gli dissi cominciando a rincorrerlo.

Riuscì a uscire di casa e a correre fra i tetti del villaggio, ma nonostante tutti i suoi tentativi di seminarmi e le trappole che aveva sparso dietro di se, riuscì a prenderlo in castagna.

aaaaah, ti prego scusami, prometto che non lo farò più!” disse cercando di indietreggiare . feci apparire un kage bushin con il quale bloccai Naruto alle spalle.

Feci per colpirlo con un pugno. La mia intenzione non era quella di colpirlo, ma quella di fargli chiudere gli occhi. Infatti il colpo che si aspettava, non arrivo.

Quando riaprì gli occhi si accorse di cosa aveva di diverso. In quel momento di distrazione, gli avevo sostituito il suo vecchio copri fronte, ormai tutto rigato e rovinato, con uno nuovo. A Naruto gli si illuminarono gli occhi.  Era la reazione che mi aspettavo, anche se non avevo calcolato il fatto che mi avrebbe abbracciato. Quelle effusioni mi mettevano sempre in un certo imbarazzo.

“Grazie, sei grande!” mi disse.

Gli sorrisi e scompigliandogli i capelli gli dissi “Buon compleanno Naruto

 

FINE

 

 

 

 

spero che l'ultimo capitolo vi sia piaciuto. fatemelo sapere! ciao a prestoooooo!!!
  
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