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Autore: princess_sweet_94    23/11/2015    1 recensioni
[http://it.wikipedia.org/wiki/Mostri_e_pirati]
[Mostri e Pirati]
Dodici pezzi per una sola mappa, una sola isola per due capitani.
Lo stesso obbiettivo che attende di essere raggiunto, la stessa meta che freme per essere percorsa, il leggendario tesoro che aspetta di essere ritrovato...
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Dal testo:
{"Il Capitano John?" chiese Milo curioso, mai prima di allora aveva sentito quel nome eppure sembrava tutto molto interessante.
"Mi sorprende che non lo conosci, era un pirata famoso" spiegò l'uomo.
"Già, famoso per l'ottima scelta dei suoi sottoposti" commentò ironica Linda, guadagnandosi l'attenzione degli altri.
"Che intendi?" chiese Jips.
"Che John fu ucciso dai suoi stessi uomini" spiegò semplicemente.
"Cosa?!" chiesero tutti all'unisono come se fosse una notizia scioccante.
"Ma... perché?" domandò Milo, che oramai pendeva dalle labbra della ragazza, bramoso di saperne di più.
"Per il tesoro! Si dice che fu semplice avarizia umana ma, molto probabilmente, intorno a quell'oro vige una maledizione..."
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si dice che, in un tempo non lontano, vagava per il mare un temibile pirata: il Capitano John Jack. Egli era assai famoso per la violenza col quale razziava navi e città, prendendo ciò che di più prezioso avevano, per poi nasconderlo in un luogo sicuro di cui nessuno conosceva né il nome né la rotta da prendere per arrivarci.
Tuttavia, non usufruendo mai di queste immense ricchezze, i sottoposti di John cominciarono a stancarsi: loro volevano vivere una vita ricca e agiata invece di continuare a scorrazzare per quei mari che non avevano più nulla da offrire; così, una sera, fecero ubriacare il loro capitano, gli rubarono la mappa e lo uccisero.
Si narra che gli uomini del Capitano, benché arrivati a destinazione, non fecero mai più ritorno.
L'unico sopravvissuto testimoniò il genocidio avvenuto nei pressi di quell'Isola dove tutti i suoi compagni si uccisero a vicenda mentre tantavano di dividersi il tesoro tra loro. Egli, oramai sicuro che il capitano John aveva gettato una maledizione sull'oro e per evitare che la strage si ripetesse, divise la mappa in suo possesso in dodici parti che sparse per il mondo.





Capitolo 1: Sorgeous Island
L'Aurora navigava velocemente sulle limpide acque salate, percorrendo la scia di spuma bianca lasciata dall'Eldorado.
Una nuova caccia al tesoro? Vi chiederete voi. Beh, diciamo che era partita più o meno così la cosa finendo, però, in modo assai più tragico.
"Sei proprio sicura che sia lì?" chiese Milo sporgendosi dalla balaustra per farsi sentire da Linda.
"Si, fidati" rispose lei.
"Non è una questione di fiducia, credimi, ma le condizioni di Marina stanno peggiorando a vista d'occhio" spiegò lui.
"Anche Vin sta sempre più male" lo informò lei "Ma più in fretta di questo non possiamo, viaggiamo già alla velocità di cinque nodi. Se hai un modo per affrettare di più le navi fammelo sapere. Comunque, l'isola oramai è in vista... bisogna solo avere pazienza"
Anche se la pazienza, in quel momento, non era proprio la loro amica fidata.
Per l'ennesima volta i due Capitani avevano messo gli occhi sullo stesso tesoro e, per l'ennesima volta, si erano sfidati per arrivarci... erano anche vicini alla meta se solo Vin e Marina non fossero stati punti da quegli strani pesci che li avevano portati, nel giro di poche ore, a condizioni di salute drastiche.
"Siamo stati fortunati che l'isola fosse vicina altrimenti..." Milo inghiottì e non continuò.
"Già, fortuna" gli fece eco Linda "Ma aspettiamo di arrivare prima di parlare"
"Capitano, il porto vicino!" urlò Jipsy dall'alto della vedetta.
"Fantastico! Prepariamoci ad attraccare!" ordinò lui correndo al timone.
In pochi minuti entrambe le navi gettarono l'ancora al porto e i due capitani saltarono a terra, a dargli il benvenuto solo un cartello che recava scritto il nome dell'Isola: Sorgoeous Island.
"Svelti, portateli giù, non abbiamo tempo da perdere" ordinò Linda. Skorzius e Crosti portarono Vin giù tenendolo per braccie e gambe, mentre Pablo teneva Marina in spalla.
"Allora, dov'è?" domandò Milo.
"Da questa parte, venite. Ricordo la strada perfettamente!" rispose lei incamminandosi velocemente per le strade della città, seguita da entrambi gli equipaggi. Le vie della cittadina erano molto affollate ed era complicato camminarvi, oltretutto li squadravano tutti in modo strano.
Linda non se ne curava e sgusciava tra la folla come se niente fosse, ignorando i passanti che gli lanciavano sguardi di sottecchi; Milo, però, cominciò a sospettare che la ragazza volesse giocargli qualche tiro mancino ma cacciò quell'idea subito dopo averla formulata: Linda non lo avrebbe mai fatto, non in quella situazione, non con Marina e Vin in quelle condizioni.
L'idea che Vin stesse fingendo non la sfiorò nemmeno e poi perché doveva per forza pensare che lei lo stesse prendendo in giro? Anche se era successo qualche volta, in passato, ciò non significava certo che doveva sempre essere così.
Linda si fermò di colpo e Milo gli andò a sbattere contro, immerso nei suoi pensieri; lei gli gettò un occhiataccia ricevendo un sorriso colpevole come richiesta di perdono.
"Siamo arrivati" sentenziò infine lei.
La stradina nella quale si trovavano era completamente deserta, con vicoli e baracche sparse ovunque.
"Sarebbe questo?" domandò Jips scettica osservando la baracca a due piani di fronte alla quale erano fermi "Sembra così... scadente"
Linda si voltò verso di loro con occhi di fuoco: "Potete anche andare da un altra parte se siete così schizzinosi!" ringhiò.
In quel momento Marina si agitò nel sonno, gemendo di dolore.
"No, affatto" si affrettò a rispondere Milo, incrociando lo sguardo della ragazza che gli voltò subito le spalle e salì i pochi gradini che la separavano dalla porta; esitò un secondo, poi bussò tre volte e attese.
La porta venne aperta lentamente, scricchiolando, e un viso pallido apparve oltre la porta: un paio di occhi grandi e marroni li scrutarono attentamente uno ad uno fino a soffermarsi su Linda.
"Mio Dio..." sussurrò la donna spalancando gli occhi.
"Ho bisogno di aiuto" si affrettò a dire la ragazza avvicinandosi di più alla donna "Adesso" aggiunse. Lei gettò nuovamente un occhio sul gruppo prima di aprire completamente la porta.
"Entrate" invitò spostandosi. Linda non se lo fece ripetere e fu la prima a varcare la soglia, seguita dagli altri.
"Cosa è successo?" domandò lei facendoli accomodare nella stanza, era piuttosto spoglia: con un tavolo accerchiato da quattro sedie, un paio di sgabelli e un camino nel quale ardeva un fuoco scoppiettante.
"Deadly Needle" fu tutto ciò che Linda disse e questo bastò alla donna.
"Portateli di sopra, lui arriverà presto" disse scortando Pablo, Crosti e Skorzius che tenevano ancora i due malati in spalla, su per una scala fino ai piani superiori.
"Lui?" domandò Milo.
"Il Medico" tagliò corto Linda, appoggiandosi al muro con le braccia conserte.
Nessuno proferì parola finché i quattro non tornarono giù.
"Marina e Vin?" chiese Giambo.
"Li abbiamo messi a letto" rispose Pablo.
"Non possiamo fare altro finché non arriverà mio marito" spiegò lei mettendo la teiera sul fuoco "Sarà qui a momenti, non preoccupatevi" aggiunse con un sorriso.
Scese nuovamente il silenzio, rotto poco dopo dall'apertura della porta: due figure si stagliarono sulla soglia prima di richiuderla: un uomo con dei folti e disordinati capelli neri, gli occhi grigi e due profonde occhiaie, e un ragazzo molto simile all'uomo ma con gli occhi castani.
I due si fermarono nella stanza notando tutto quell'affollamento; l'uomo guardò accigliato la donna che si affrettò a dare spiegazioni.
"Deadly Needle" ripeté ciò che gli aveva detto Linda poco prima "Ci sono due ragazzi di sopra"
L'uomo fece scorrere lo sguardo su Linda, che teneva il capo basso, poi annuì e salì di sopra.
"Lawrence, tesoro, perché non vai ad aiutare tuo padre?" domandò candidamente la donna. Il ragazzo, che non aveva staccato gli occhi da Linda per un istante scrutandola attentamente, si mosse lentamente verso le scale e le salì fino a sparire. La donna sorrise e tolse la teiera dal fuoco, iniziando a preparare il té.
Milo incrociò lo sguardo di Linda e provò a chiedere spiegazioni sullo strano comportamento di quelle persone nei suoi riguardi ma la ragazza lo zittì scuotendo lentamente la testa. Passarono un quarto d'ora così, in silenzio a sorseggiare il té mentre attendevano notizie dei loro compagni.
"Cos'è il Deadly Needle?" chiese d'improvviso Jips, come se avesse deciso di porgere quella domanda solo dopo averci rimuginato molto sopra ma senza ottenere alcuna risposta.
"Significa 'Ago Mortale' o anche 'Puntura Letale', viene chiamato così il veleno contenuto nel Doku, il pesce che ha punto Marina e Vin" spiegò Linda pacatamente "La potenza del veleno e la sua efficacia si basano sull'età del Doku stesso: gli adulti sono letali, capaci di ucciderti nell'arco di un ora, il tempo che il veleno circoli nel sangue, mentre i cuccioli sono quasi innocui ma hanno lo stesso il loro effetto. Quei due sono stati fortunati, se sono ancora vivi benché siano passate tre ore vuol dire che era poco più di un cucciolo. Avranno la febbre per qualche giorno ma si riprenderanno" concluse.
"Tu come le sai tutte queste cose?" domandò Milo, rimasto con la tazza a mezz'aria.
"Beh, perché..."
"...Linda ha una particolare inclinazione per la medicina" terminò una voce sopra di loro: l'uomo era tornato e ora li scrutava attentamente poggiato alla balaustra "Ci avrei scommesso che eri tu, non sei cambiata poi tanto negli ultimi anni" aggiunse con un sorriso. La ragazza si limitò a girare la faccia, quasi come se incontrare lo sguardo di quell'uomo fosse una cosa pericolosa "Sei solo diventata più carina" commentò scendendo le scale. Linda arrossì lievemente ma cercò di nasconderlo con un verso di disprezzo.
"Voi... vi conoscete?" chiese Jips stupita.
"Si" borbottò Linda.
"Linda è stata una delle mie allieve più brillanti. Prima che decidesse di intraprendere la carriera del pirata aveva l'ambizione di diventare Dottoressa" spiegò l'uomo quasi divertito.
"E' storia vecchia" tagliò corto lei, infastidita "Dobbiamo per forza parlarne?"
L'uomo alzò le mani prima di sedersi a tavola.
"Immagino che voi siate i suoi compagni" disse rivolto agli altri.
"Mmh... una cosa del genere" rispose Milo sul vago, ancora intento ad elaborare le informazioni appena ricevute.
"Io sono Edward, il medico del paese" si presentò lui "Lei è mia moglie Carla e lui mio figlio Lawrence"
"Chiamatemi pure Law" li invitò lui, ai piedi delle scale.
"Io sono Milo. E loro Pablo, Jips, Giambo, Crosti e Skorzius" rispose il ragazzo "Riguardo Marina e Vin..."
"Loro stanno bene" lo anticipò Edward "Il veleno ha avuto un effetto superfluo, avranno la febbre per un paio di giorni ma si riprenderanno alla grande" li assicurò.
"Ma ciò significa che dovremmo restare qui finché non si riprendono?" domandò Giambo.
"Si, non è un problema per voi giusto?" chiese Carla.
"No, non abbiamo alcuna fretta di fare alcunché" rispose Milo mentre Linda storceva il naso senza tuttavia protestare apertamente "Il porto non è poi così lontano, potremo tranquillamente usare le navi come alloggio" spiegò mentre gettava solo un occhio alla Piratessa, che sembrava volere tutto tranne che restare lì dentro un minuto di più "Adesso però credo che dovremmo andare, non vogliamo abusare troppo della vostra ospitalità e poi... dovremmo organizzarci per questi giorni" aggiunse alzandosi "Grazie ancora per tutto"
"Oh, quando volete ragazzi" sorrise Carla. Dopo aver salutato, il gruppo uscì dalla baracca respirando a pieni polmoni l'aria fresca della sera.
"Senti un po' Linda, come mai la gente di questo Villaggio ci guardava in modo strano?" domandò Jips, stiracchiandosi. La ragazza scrollò le spalle.
"Non ne ho idea" rispose semplicemente con lo sguardo rivolto al cielo "Però è tardi, sarà meglio tornare alle navi" aggiunse incamminandosi verso il porto.


Angolo Autrice:
una fic su Mostri e Pirati? Una long su un cartone della Kinder e Ferrero?
Si. E' esattamente così ma, vedete, il problema è che da quando ho letto 'Ti odio' (prima fic riguardante Mostri e Pirati scritta in sezione [molto bella, vi consiglio di leggerla]) spinta dalla curiosità sono andata a riguardarmi gli episodi del cartone e... beh, mi sono innamorata della LindaxMilo. Ora ho voglia di shipparli fino alla nausea!
Ed ecco che nasce questa long... anche se sono stata un po' influenzata dalla mia innata passione per One Piece (manga ideato e disegnato da Eiichiro Oda) e, infatti, il Capitano John Jack prende spunto dal Pirata John, un personaggio di questo manga (solo con qualche modifica alla storia).
Se vi interessa saperne di più su di lui vi lascio il link della pagina Wiki dedicata a lui: http://it.onepiece.wikia.com/wiki/John
Per quanto riguarda la storia: spero vi piaccia, è la prima volta che mi cimento in qualcosa di così arduo e complesso, un parere fa sempre piacere ^^
Abbracci,
princess_sweet_94
  
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