Dying Dark Sun
A radiant Sun
Forged by the feeble hands
Of a child not fit for his throne
Fissa lontano nel cielo il sole che illumina la città di Anor Londo, così bello e radioso da sembrare quasi vero.
Si perde nel ricordare quando ancora la vita permeava in quel luogo. Con divinità, oh Velka pensa, e guerrieri pronti a combattere per il loro Lord.
Ora guarda vacuo quel sole illusorio, frutto della sua magia, che non può riscaldare quella terra né la sua pelle. Passa le giornate chiuso nel palazzo, illudendosi che quei cavalieri siano veri, ma il silenzio è opprimente, i suoi passi riecheggiano nello spazio e ciò che percepisce è soltanto solitudine.
L'illusione di Gwynevere è lì, pronta ad accogliere i vari Prescelti, e a ricordargli quanto la sua deformità possa spaventare qualunque persona.
La sua ora arriva quando il Prescelto varca la soglia del suo corridoio e Gwyndolin perisce sotto ai suoi colpi.
Sente il respiro farsi più corto e si affretta a parlare «Oh eretico, avvolto nell'Oscurità...» un leggero respiro e finisce la sua sentenza «...ti attente una maledizione eterna»
Prova quasi sollievo nel lasciarsi andare al suo destino, smetterla di vegliare sulla tomba di suo padre e vivere in quell'illusione insostenibile.
L'ultima divinità di Anor Londo cade.