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Autore: Just a Shapeshifter    27/11/2015    2 recensioni
Una ventata gelida e mi stringo nel giubbotto, mettendomi meglio al riparo tra i vicoli protetti delle varie vie, il sole sta tramontando ed è dalla sera prima che non metto niente sotto i denti, anche i bidoni della spazzatura scarseggiano in avanzi, ultimamente.
Toronto sta divenendo man mano sempre più fredda...
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Duncan
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale
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“Una piccola mancia?” Solo sguardi schifati.
“E andiamo signora mica la stupro, chiedo solo un attimo di solidarietà verso un povero sfigato.” Camminate che accelerano e sguardi che fanno il possibile per non incrociare i tuoi occhi acquamarina. C'è chi guarda una vetrina, chi fa finta di osservare entusiasta lo smartphone, chi ancora s'inventa una conversazione con conoscenti o sconosciuti, pur di non fermarsi davanti alle tue richieste.

Toronto sta divenendo man mano sempre più fredda...

“Mamma, ma quel signore non è quello che era in tv?”
“Non lo so, ma non avvicinarti Billy da bravo, dammi la mano che andiamo a comprare il regalo per papà e diamo la lettera a Babbo Natale.”
Oh, com'è facile corrompere la mente di un fanciullo; basta promettergli qualcosa di inesistente e si entusiasma, fregandosene di quel briciolo di umanità che ancora tenta di renderlo una persona migliore...
Una ventata gelida e mi stringo nel giubbotto, mettendomi meglio al riparo tra i vicoli protetti delle varie vie, il sole sta tramontando ed è dalla sera prima che non metto niente sotto i denti, anche i bidoni della spazzatura scarseggiano in avanzi, ultimamente.
Lo stomaco brontola ed una bestemmia parte in automatico, mentre tento di distrarmi giocherellando con un coltellino oramai arrugginito, incidendo piccoli graffiti sopra la plastica dei nauseanti bidoni.
“Dalle stelle alle stalle, vecchio mio. Da stallone a sorcio,” sospiro a metà tra l'ironico e lo sconfitto, “bella merda.” Chi l'avrebbe mai detto? Uno dei personaggi più discussi, odiati o amati con schiere di fan alle calcagna pronte a farsi fottere come cagne, comportamento che di certo non passa inosservato, pizzetto perfetto e capelli sempre sgargianti ridotto ad un ammasso di vestiti, stracci ed occhiaie: nemmeno mi ricordo l'ultima volta in cui mi sono potuto lavare da capo a piedi senza dover entrare in un fiume.
Forse quando ero in carcere, almeno li avevi due pasti garantiti al giorno, una scomoda ma pur sempre brandina tutta tua e docce quando servivano.
Già, non era così male, il carcere.
Una volta uscito mi sono trovato solo porte sbattute in faccia, letteralmente; famiglia, amici, ex, amanti... nessuno pareva volermi nuovamente tra i piedi.
Al momento ho riso in faccia a tutti, ad ogni singolo individuo, dito medio alzato e sguardo beffardo in viso, “So cavarmela in strada, e che sarà mai. Tsk, vedremo.”
Ho resistito due settimane da spaccone, faceva ancora caldo, un paio di furti per garantirsi lo stomaco pieno e mi addormentavo ovunque, le stelle come compagne.
Ma, ogni cosa è destinata a finire; giornate più corte, il freddo arriva, i vestiti leggeri nel borsone non servono più e i pochi spiccioli rimasti non garantiscono sicurezza alcuna.
La fame bussa alla porta come un'affamata predatrice, stringi la cinghia, perdi tono muscolare, ti levi piercing che ti fanno solo gelare e provi a ricavare qualcosa da quel poco di prezioso che hai indosso, inutilmente.
Ho sentito dire che settimana prossima ci sarà la prima neve, ancora non so come affrontare la situazione.
Capelli oramai senza tracce di colore che non sia pece e un accentuato accenno di barba lungo mascella e guance, ho trovato in un parco un giubbotto abbastanza caldo, mi sta grande ma me lo tengo stretto, meglio di una felpa, senza dubbio.
“Vi prego.” Sussurro, lo stomaco che brontola sempre di più ed il freddo fin dentro le ossa ma nessuno che ascolta, il sole che scompare e la luna a fare compagnia.
“Ci rivediamo, bastarda.” Mormoro tenendo lo sguardo alto nonostante la punta del naso ed il collo si stiano man mano congelando.
“Bello starsene lassù e non patire freddo e fame? Tsk, e pensare che in passato pensavo solo al fatto se anche l'amante del momento ti stesse guardando, parole e pensieri infantili.” Mi siedo meglio tra cassonetto e nulla, appoggiandomi con spalle e schiena alla parete.
“Nel caso non dovessi tirare fino a primavera pensaci tu a mandare qualche altro disgraziato a prendersi la mia roba, intesi?”
Dio, sto delirando.
Un rombo di motore, sirene ed un paio di passi, sbuffo e mi tiro su il cappuccio, mani in tasca e testa bassa. Basterà ignorarli, basterà ignorare ognuno di loro e non rispondere, prima o poi se ne andranno.
Poi, un pensiero mi scuote la mente e, se li uccidessi? Ergastolo, una casa dove poter stare per la vita e cibo assicurato...
Il coltellino scatta aprendosi ed un ghigno spunta con altrettanta rapidità sulle labbra; ci si vede, luna.


M's little nook:

Buonasera o buonanotte(?)
Ebbene si, l'ispirazione per le long cala e scappa ma, per piccole oneshot tristi e in parte inconcluse, Vick è sempre pronto a sfogarsi...
Ci ritroviamo davanti ad un Duncan rimasto senza nulla il quale arriva a meditare ed iniziare un omicidio, o almeno l'intenzione è quella.
Perché ho deciso di lasciarla "incompiuta"? Semplice, perché così ognuno di voi può immaginarsi il finale che vuole, bello o brutto che sia.

Un ultimo pensiero vorrei poi rivolgere a chi è veramente un senzatetto; mi è capitato di stare un'ora su un marciapiede ad aspettare quest'oggi.
Una sola ora con vestiti pesanti e avevo le ossa gelate, letteralmente.
Pensiamo a chi è più sfortunato di noi, a chi non passa un'ora ma intere settimane, mesi o anni se Dio vuole su panchine ghiacciate o pavimenti al limite della sopportabilità.
Un gesto di solidarietà a volte cambia la vita di una persona, che siano due euro o un pasto caldo...

Detto questo torno a fare il mio piccolo ed evaporo sul mio provvisorio abete, appena posso nel weekend scrivo o almeno tento ed aggiorno Cigarette e I'm confused.

Au revoir, *sparisce tra le fronde*

~M

  
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