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Autore: Aule    01/12/2015    1 recensioni
Il Dottore non dorme, ma nei momenti di riposo a metà che si concede la sua mente gli ripropone comunque delle specie di sogni. Dal testo:"più scientificamente si potrebbero definire come elaborazioni metaforiche delle esperienze passate tramite semplificazioni, iperboli e operazioni per assurdo -ma dar loro una definizione completa significherebbe ammettere che siano fenomeni di una certa importanza, lo spingerebbe ad addentrarsi nel suo subconscio, una cosa che che non può assolutamente permettersi di fare se vuole mantenere la sua precaria sanità mentale". [...] "In quegli ultimi giorni, per esempio, la sua adorabile corteccia frontale è alle prese con una rivisitazione del mago di Oz."
[Spoiler per Face the Raven e accennatissimi per Heaven Sent]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 1, Doctor - 12
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Parabole












Il Dottore non dorme mai.

Non ne ha bisogno per vivere e non è un lusso che può permettersi, con la vita in costante pericolo che ha scelto di vivere e la visione dell'eterno bruciare di Gallifrey ogni volta che chiude le palpebre, ciononostante deve riposare come ogni essere vivente -non è un dio, anche se c'è sempre qualche sciocco che lo scambia per tale.

Non dorme, ma cade in una specie di trance, di sonno a metà, come quello dei cavalli o dei delfini - o dei katheidi, dei calamari giganti di Alfa Centauri, dei serpentiari del pianeta Tlot: per una volta la sua non è una pratica particolare, ma praticata da centinaia di altre specie- e in questa stasi il suo cervello sopraffino si lascia un po' andare, sguscia fuori dalle briglie della logica ed elabora parabole.

O almeno questo è il modo in cui lui le chiama tra se e se borbottando, prima di gettarsi in una nuova avventura: più scientificamente si potrebbero definire come elaborazioni metaforiche delle esperienze passate tramite semplificazioni, iperboli e operazioni per assurdo -ma dar loro una definizione completa significherebbe ammettere che siano fenomeni di una certa importanza, lo spingerebbe ad addentrarsi nel suo subconscio, una cosa che che non può assolutamente permettersi di fare se vuole mantenere la sua precaria sanità mentale, anche se... quando certe visioni si fanno ripetitive e pressanti non può fare a meno di rifletterci distrattamente - come un innocuo pensiero di superficie che non intacca il cuore delle sue convinzioni ed è presto dimenticato.

In quegli ultimi giorni, per esempio, la sua adorabile corteccia frontale è alle prese con una rivisitazione del mago di Oz.

La prima sera da un gran polverone è apparso un comunissimo cottage inglese, da dove è uscita una bambina che somiglia in modo impressionante a Amy e si è guardata intorno sgomenta, spalancando i grandi occhi nocciola, per poi rendersi conto con orrore di aver schiacciato accidentalmente qualcuno - e se le scarpe che spuntano da sotto la casa non sono quelle di Missy allora lui ha la pelle verde e non ha bisogno di aiuto per comportarsi decentemente con gli altri -, il giorno dopo invece la strega del Nord ha dato il benvenuto alla bambina e la paura lo ha fatto svegliare di scatto, perché la buona vecchietta ha il suo volto. Durante gli “episodi” successivi è costretto ad abituarsi alle stranezze, altrimenti non riuscirebbe più a riposare, visto che tutti tranne la bambina hanno il suo viso: lo Spaventapasseri, il Boscaiolo di Latta, il Leone Codardo, il Mago di Oz, persino la Malvagia Strega dell'Ovest.

È tutto così terribile, così meravigliosamente esplicativo, che solo lui avrebbe potuto idearlo: lui si sente incompleto, lui teme di essere sciocco, di essere insensibile, di essere codardo, lui si inganna come il migliore degli impostori, lui si nasconde allo sguardo degli altri così bene da non riuscire più ad uscire dalla prigione che si è costruito, lui non riesce ad accettare che gli altri se ne vadano dal suo mondo, lui rifugge in ogni modo la solitudine a cui è destinato.
Il viso di Dorothy invece cambia ogni volta: a volte è Rose e ride della sua risata dolce, altre è River che si allea con la Strega dell'Ovest, invece che ucciderla, altre ancora è Donna e scuote per il bavero della camicia il Potente Oz prima di piangere la sua disgrazia; più spesso di tutte però è Clara che è nostalgica come la piccola Dorothy e sogna una casa dove riposare, Clara che si sfalda a poco a poco perché non ha più un luogo a cui tornare...

Quando viene il momento per lei di affrontare il corvo il Dottore trema e non chiude occhio per mesi, all'interno del suo personale inferno, perché l'incubo che sta vivendo è già abbastanza per non voler rischiare di vedere una parabola peggiore, ma alla fine la stanchezza lo sconfigge e giace mezzo tramortito sulla poltrona della sua cella.
Una luce tenera avvolge la scena in cui è catapultato: una donna bellissima, vestita di rosso, consola un bambino che piange e gli bisbiglia un segreto all'orecchio. In un repentino cambio di inquadratura, come solo i sogni possono averne, vede che il bambino è lui, quando si rifugiava nel granaio dopo aver avuto un incubo, e la donna - la Buona Strega del Sud – è un continuo susseguirsi di volti amati, fino a che non si stabilizza nell'ultimo visto, nel più recente dolore.

La sua compagna bisbiglia qualcosa che non riesce a comprendere, si indica il cuore, sorride per l'ultima volta - non un sorriso ironico o forzato, uno di quelli sinceri.
Il bambino batte i tacchi polverosi e sembra venirgli in contro e per un attimo tutto è bello, è luce, è gioia. Si sente in pace.

Se potesse scegliere non vorrebbe svegliarsi più.







Angolo Autrice



Tutto questo non ha senso. Ecco penso che commento sia sufficiente XD.
Aggiungiamo anche che ho appena finito di leggere The Wizard of Oz e domenica ho visto Heven Sent, so sono in pieno denial rispetto a quello che succederà sabato e avevo bisogno di scrivere qualcosa per rilassarmi (mega lol, come se fosse possibile!), e che per di più(ovviamente!) non ho mai scritto su dw in vita mia e il titolo è veramente tremendo, brutto che più brutto non si può... una catastrofe di proporzioni inimmaginabili, insomma! 

Fatemi sapere cosa ne pensate e mi renderete una persona felice :)



Aule

  
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