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Autore: Ghost Writer TNCS    05/12/2015    1 recensioni
L’Aurora Stellare ha perso i contatti con la Solaria, una delle sue sfarzose astronavi da crociera, e, temendo un attacco di pirati, ha richiesto un intervento militare alla FANTOM. La squadra selezionata è quella di Eslife Hellmatyar, un gruppo di giovani soldati chiamati alla loro prima missione autonoma.
Ma la Solaria non è stata vittima di un assalto pirata. Una cellula terroristica ha liberato delle spore sulla nave e il manipolo di uomini si ritroverà isolato e costretto a confrontarsi con un esercito di migliaia di meta-zombie.
Riuscirà la Squadra di Cristallo a far fronte alla situazione, o sarà trasformata in polvere luccicante?
Domande? Dai un'occhiata a http://tncs.altervista.org/faq/
Genere: Azione, Guerra, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo

«Alla nostra.» propose Larah sollevando la bottiglia di reeb[19]. Il clima tiepido suggeriva un abbigliamento leggero, così la han’you aveva deciso di indossare dei pantaloncini di jeans e una canotta bianca e azzurra. I capelli biondo platino erano raccolti in una morbida treccia e degli orecchini impreziosivano le sue orecchie canine.

«Alla nostra!» risposero in coro gli altri soldati.

«E alla nostra magnifica sergente!» aggiunse Queen. Per tenere fede alla propria fama, aveva deciso di indossare degli short particolarmente attillati e una fascia sul seno che non lasciava quasi nulla all’immaginazione; nonostante la ferita infertale dal meta-zombie, sul suo addome perfetto non c’era nemmeno un segno. Con un movimento sinuoso si allungò verso Eslife e le stampò un bacio sulla guancia, al che la mezzademone si ritrasse, memore delle abilità dell’ibrida nel raggiungere in un attimo punti ben più audaci.

«Mesut, secondo te come siamo andati?» chiese Katha. Come al solito non indossava abiti – un pupazzo di neve vestito sarebbe sembrato ridicolo – ma in testa aveva un berretto nero con la scritta “burn”.

Alla fine il rapporto della missione aveva portato alla luce un bilancio di quasi cinquecento morti e una manciata di feriti non particolarmente gravi, a cui si aggiungeva la distruzione di otto delle nove unità di supporto. Dal punto di vista militare, il fatto di aver riportato a casa sani e salvi il novanta percento dei passeggeri della Solaria era qualcosa che faceva gonfiare il petto ai membri della squadra, tuttavia, in quanto persone, tutti quanti loro avevano sentito una stretta allo stomaco davanti a quei numeri.

Il tartariano, che aveva già vissuto diverse volte esperienze simili, ci pensò su sorseggiando la sua reeb. La maglia grigio carbonio che indossava era un prodotto ufficiale delle Brawl Machines – una famosissima squadra di ironball[20] – e intorno al collo aveva l’immancabile foulard nero con le fauci. «Mmh, direi che ve la siete cavata bene» sentenziò prima di fare un tiro della sua sigaretta elettronica «per essere dei novellini…»

Subito la fatina protestò animatamente per la sua ultima osservazione. Indossava una gonna e una maglietta a spalle scoperte, e anche lei si era unita al brindisi utilizzando un tappo come bicchiere.

«Nessie, lo sai che non reggi l’alcol.» le rammentò Kenvster. La sua camicia a maniche corte metteva in risalto le braccia possenti – muscolose ma con un leggero strato di grasso – e lasciava intravedere la catenella che aveva al collo, il cui pendente era però nascosto dal tessuto scozzese. «Non esagerare.»

La diretta interessata non mancò di ribattere, quindi si scolò l’ultimo sorso di reeb.

«Ecco, appunto…»

Una leggera suoneria interruppe il loro momento di relax.

«Scusate, vedo di fare in fretta.» promise Eslife alzandosi. Al contrario di quello dei suoi compagni, il suo abbigliamento era abbastanza elegante, con una camicia chiara che si abbinava alla gonna, l’azzurro delle piume e degli occhi invece era ripreso dalla cravatta e dalle rifiniture dei sandali.

Si allontanò di qualche passo dal tavolo a cui erano seduti e controllò la notifica.

«Hanno ultimato le analisi sui passeggeri; in tutti i casi le spore sono completamente sparite.» le spiegò Excalibur. Pur non essendo in missione, non era strano che un membro della FANTOM come lei mantenesse la propria IA, e questo per permettere all’Intelligenza Artificiale di adattarsi ancora meglio al proprio possessore. «Secondo gli esperti, la “bomba” ha inviato un segnale di autodistruzione alle spore e poi è esplosa per impedirci di ottenere informazioni.»

«D’accordo, lo riferisco agli altri.»

Tornò al tavolo, ma subito si accorse che mancava qualcuno. «Dov’è Queen?»

Katha le fece segno col dito, lei si voltò e vide l’ibrida intenta a baciarsi con grande trasporto insieme ad un’altra donna, un’elfa probabilmente.

«Sono stata via neanche trenta secondi…»

«Mi sembra di aver capito che c’è stata a letto qualche giorno fa.» chiarì il pupazzo di neve.

«Dovevi dirci qualcosa?» chiese invece Mesut.

«Ah, sì. Si tratta dei meta-zombie: le spore sono sparite completamente, a quanto pare la “bomba” le ha eliminate senza lasciare alcuna traccia.»

«Beh, se non altro sono guariti.» disse Larah tirando un sospiro di sollievo.

Anche gli altri sembravano felici della notizia, anche se il pensiero che qualcuno potesse liberare quelle spore in una città, restava a preoccuparli. Le alte sfere avevano deciso di mantenere segreta la notizia e il gruppo di fanatici religiosi che aveva rivendicato l’attentato non vi aveva accennato.

«È inutile stare a scervellarci, noi abbiamo fatto il nostro dovere.» affermò Eslife.

«Giusto, quindi direi che ci meritiamo un po’ di svago.» assentì Queen, adesso a braccetto con un insettoide alto e prestante.

L’ibrida salutò i suoi compagni e si allontanò col suo nuovo amico, lasciando gli altri senza parole.

«Prima non era con un’elfa?» riuscì a dire Kenvster.

«Ma come fa…?» esalò Larah, le orecchie basse, «Voglio dire, non sarò un’esperta, però ci vuole del tempo per rimorchiare… o no?»

«Ma hai visto com’è svestita?» ribatté Mesut.

«E questo è niente per Queen.» assicurò loro Katha.

Eslife sollevò un braccio per chiamare un cameriere. «Dai, non fate quelle facce. Vi offro un altro giro.»

***

La figura bassa e pelosa armeggiò ancora un attimo con l’antenna miniaturizzata e poi finalmente l’accese. Era un procyonide – lo si capiva dalla pelliccia bruna, corta ma folta, e in particolare dalla parte quasi nera sugli occhi simile ad una mascherina – indossava degli abiti eleganti ma informali e aveva un orecchino all’orecchio destro.

Non dovette attendere a lungo e ben presto vide comparire l’ologramma di un uomo dal viso in ombra con un gatto in grembo. L’animale aveva un manto bianco e tre occhi verdi ora socchiusi per assaporare le carezze del proprio padrone.

«Salve signor Vul’gus, com’è andato l’esperimento?»

«Molto bene, signor Coordinatore,» rispose il procyonide «le spore hanno funzionato alla perfezione e gli ospiti rispondevano agli ordini, tuttavia le loro capacità intellettive erano ancora limitate, ad esempio non usavano le armi e non riuscivano a parlare in maniera autonoma. Ho anche verificato lo stadio critico, e il campo ha confermato i dati delle simulazioni: la loro forza ha avuto picchi che sfioravano il settecento percento, tuttavia il loro tempo utile è appena più lungo di quello previsto.»

«Che mi dice dei soldati?»

«Purtroppo non sono riusciti ad ucciderne neanche uno, nemmeno passando allo stadio critico, però quasi tutte le unità di supporto sono state eliminate. Alla fine ho dovuto abbandonare il campo prima che mi scoprissero, in ogni caso ho provveduto ad avviare la procedura di smaltimento prima di lasciare la Solaria.»

«Bene, molto bene; farò richiesta al team di sviluppo affinché venga aumentata l’efficacia in combattimento. Per il momento è tutto, signor Vul’gus, il saldo verrà trasferito non appena ci saranno pervenuti i dati. La ricontatterò quando ci sarà nuovamente bisogno di lei. Arrivederci.»

«Grazie signore, comincio subito l’invio dei dati. Arrivederci.»

L’ologramma si dissolse e nella stanza calò il silenzio.

L’esperimento sulla Solaria aveva permesso di raccogliere tutte le informazioni preventivate, ma le buone notizie non finivano qui, infatti era stato possibile scaricare la colpa e una parte dei costi di ricerca sul gruppo di fanatici religiosi che aveva comprato la bombola di spore.

Ora finalmente era giunto il momento di passare alla fase successiva: il progetto Infection poteva continuare…


Note dell’autore

Claire compare in DS - 1 - Senza memoria.

Kenvster e Nessie sono presenti in DS - 2 - L’isola bianca.

Lilith Zimheart, la sorella minore di Larah, compare in Armi contro il passato.

Altri due ibridi della serie von Death compaiono in Protezione e Giustizia e nella saga La via degli assassini.

 

Siamo arrivati alla conclusione di questo racconto, grazie infinite per avermi seguito fino a qui!

Ovviamente TNCS non si ferma, quindi mercoledì prossimo non perdetevi la nuova ministoria della raccolta Bandiera Nera!

A presto! :D


[19] La reeb è una bevanda alcolica di bassa gradazione estremamente diffusa.

[20] Sport simile al football americano.

   
 
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