Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Sassa 999    08/12/2015    2 recensioni
Ecco una piccola storia dove spiego come Elsa sia nata con i poteri di Ghiaccio, quindi parlerà di sua madre mentre è in cinta.
AVVERTENZE: come ho già detto tante volte, io NON so scrivere XD! quindi non vi aspettate chissà cosa. Detto questo spero che gli diate un'occhiata.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Regina
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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Un giorno la carrozza dove viaggiava la Regina Edith si ruppe e gli toccò scendere ed aspettare che il cocchiere finisse di ripararla. Era autunno ma c'era già la neve, lei stava tornando ad Arendelle dopo un lungo viaggio fuori città, sarebbe stato l'ultimo visto che era in cinta da quasi 4 mesi, infatti suo marito il Re Federik non era convinto a lasciarla andare ma lei era una donna che non riusciva a stare ferma quindi era partita lo stesso. Visto che il cocchiere ci stava mettendo fin troppo a riparare la carrozza decise di camminare un po' per quella foresta bianca. Lei non era proprio un amante dell'inverno, preferiva l'estate o la primavera, eppure era affascinata dalla neve. Dopo un po' che stava camminando si accorse che si era persa, provò a seguire le orme che aveva lasciato nella neve ma cominciò a nevicare e la pista scomparve. L'agitazione cominciò a farsi sentire, non sapeva dove andare e cominciò a chiamare aiuto purtroppo sembrava che fosse tutto inutile, invece dopo un po' di minuti la neve si fermò, non nel senso che smise di nevicare ma semplicemente i fiocchi si bloccarono nell'aria. La Regina rimase a bocca aperta << Com'è possibile tutto ciò? >> si diceva, ma da lontano scorse una figura che si avvicinava e stranamente non aveva paura. Si ritrovò davanti una donna, aveva un mantello di pelliccia bianca con un vestito celeste, un colbacco anche esso bianco, un bastone azzurro, i capelli lunghi e biondi con degli occhi che parevano cristalli, insomma la donna più bella che avesse mai visto. Quella bellezza misteriosa la scrutava da capo a piedi e si fermò un attimo ad osservare la pancia della Regina. << Le serve aiuto? >> disse poi quella donna, aveva una voce calma, profonda, seria e...gelida, << Ecco..si, purtroppo mi sono persa in questa foresta e devo tornare ad Arendelle il più presto possibile >>. La donna si guardò in giro << Purtroppo è tardi, la notte calerà presto e non è una buona idea girare di notte in questa foresta piena di lupi >> << Allora non potrebbe aiutarmi a ritornare alla carrozza? Forse il cocchiere è riuscito a ripararla... >> la donna annuì, cominciò ad incamminarsi e la Regina la seguì. Mentre camminavano la Regina Edith era troppo curiosa e voleva sapere chi era quella donna così misteriosa << Senta posso sapere il suo nome? >> ci fu qualche minuto di silenzio ma poi << Elsa, il mio nome è Elsa >>. La regina rimase incantata da quel nome, non l'aveva mai sentito ed era molto bello come la donna che lo portava, << E' un bel nome, io sono la Regina Edith di Arendelle.. >> si aspettava che Elsa mostrasse una faccia sorpresa invece rimase con la sua solita espressione calma, ma la Regina non se la prese era contenta che il suo “ruolo” non gli desse noia. Finalmente ritornarono alla strada, il cocchiere corse incontro alla Regina << Oh sua maestà, l'ho chiamata tanto avevo paura che si fosse persa, sono riuscito a riparare la carrozza possiamo ripartire per Arendelle e dovremo ritornare prima del buio. >> << Molto bene e....un momento, cosa c'è sulla ruota? >> tutti andarono a controllare e sulla ruota si era formato del ghiaccio molto compatto che neanche il cocchiere riuscì a romperlo << E ora come facciamo? Mio marito sarà già in pensiero... >> ma Elsa si avvicinò alla Regina << Sua maestà, ci penso io, lei salga sulla carrozza e non si preoccupi >> Edith rimase un po' interdetta ma poi decise di fidarsi e sia lei che il cocchiere salirono ma la Regina era curiosa e di nascosto si affacciò fuori per vedere cosa stava facendo Elsa e quello che vide la scioccò. La bionda appoggiò il bastone ad un albero, cominciò a muovere le mani e il ghiaccio della ruota cominciò a girare fra le sue dita fino a trasformarsi in un fiocco di neve e esplodere in una piccola nevicata. Un silenzio profondo, nessun rumore, Elsa si voltò appena un po' e i suoi occhi di ghiaccio incontrarono quelli della Regina che era rimasta sbalordita e affascinata, stranamente la donna di ghiaccio fece una espressione triste ma proprio in quel momento la carrozza partì, Edith non staccò gli occhi da Elsa finchè non ricominciò a nevicare. Fortunatamente riuscì a tornare ad Arendelle non molto tardi e il Re Federik tirò un sospiro di sollievo. Durante la cena la Regina era molto tesa e pensierosa, ovviamente il Re se ne accorse e provò a chiedergli cosa non andava ma Edith continuava a rispondere in modo vago, purtroppo Federik era uno che si preoccupava facilmente e visto che conosceva molto bene sua moglie gli chiese se poteva rimanere ad Arendelle fino al parto senza andare da qualche parte, la Regina rimase pietrificata perchè lei stava già pensando di riuscire da Arendelle e di ritrovare quella donna misteriosa ma comprendeva la richiesta del marito quindi lo assecondò. Però quella notte Edith non riuscì a dormire quindi al mattino presto, quando il sole non era ancora sorto, chiamò il cocchiere e gli ordinò di riportarla nel punto in cui si era rotta la ruota. Quando arrivò scese davanti a quella fitta foresta bianca << Molto bene, ritorna qui fra qualche ora >> << Ma ne è davvero sicura sua Maestà? Non vorrei che il Re Federik si arrabbiasse. >> << Non ti preoccupare per lui, tu vai. >> detto questo si rinfilò nella foresta. Dopo un po' che camminava cominciò a gridare il nome di Elsa a squarciagola ma urlava così forte che ad un certo punto della neve degli alberi gli stava per cadere addosso, la Regina se ne accorse e si mise le mani sul capo aspettando la mini valanga che però non arrivò mai, infatti tutta la neve rimase a mezz'aria. Edith rimase a bocca aperta e quando si girò rivide quegli occhi di ghiaccio. Elsa aveva una faccia sorpresa << Che cosa ci fa qui? >> << E-Ecco ero venuta a ringraziarla per avermi aiutata con la carrozza >> << Ma quindi non mi hai visto quella volta? >> << Veramente...si...ti ho vista. >> in quel momento il viso di Elsa si incupì << Ah quindi siete qui per portarmi al rogo? Per essere accusata come Strega? >> << Come?! No non lo farei mai! Chi credi chi io sia?! >> << La Regina.. >>, forse Edith stava cominciando a capire di cosa aveva paura Elsa e dopo una svariata di minuti di silenzio la Regina decise di fare il primo passo << Senti, io non potrei mai fare qualcosa che ti possa fare del male perchè, che tu sia una strega o no, mi hai affascinata, il tuo potere è meraviglioso. >> il volto di Elsa si illuminò accennando un sorriso << Vuole venire a prendere un tè da me? >>, Edith sentendo quelle parole si entusiasmò e annuì. Dopo un po' arrivarono davanti a una minuscola collinetta dove c'era incastrata una porta, tutta coperta di neve; dentro era molto rustica, su dei piccoli scaffali c’erano molte piccole statuette di ghiaccio e un lampadario elegantissimo, anche esso di ghiaccio, splendeva sopra ad un tavolo lungo di legno di quercia. Ormai Edith non si stupiva più di niente, rimaneva solo affascinata; Elsa prese una piccola teiera molto rustica e la mise sopra al fuoco del focolare poi si mise a sedere e la Regina fece lo stesso. Le due si trovarono subito in sintonia e cominciarono a farsi domande a vicenda per conoscere le vite di entrambe, soprattutto era Edith a fare più domande perché era molto curiosa, scoprì molte cose interessanti sul conto di Elsa. Lei non era nata con quei poteri, fu tutta colpa del padre che per errore fece infuriare una strega che maledisse l’intera famiglia e a lei gli vennero donati i poteri di ghiaccio, qualunque cosa toccasse si congelava e qualunque emozione provasse le esprimeva involontariamente con i poteri e la sua famiglia fu costretta a cacciarla. Lei se ne andò e cominciò a viaggiare da nomade, come la neve. Purtroppo quando trovava un posto confortevole non poteva mai rimanerci allungo perché alla fine veniva sempre scoperta e condannata al rogo come strega quindi doveva sempre fuggire. Quando sentì la sua storia Edith si commosse, Elsa se ne accorse rimanendo stupita e si avvicinò a lei mettendogli una mano sulla spalla per confortarla, ma poi guardò fuori dalla finestra e si accorse che c’era un gruppo di lupi famelici che cercavano di mangiare un coniglio bianco che saltava di qua e di là per non farsi prendere. Elsa si alzò di scatto e uscì fuori di corsa e Edith la seguì, la bionda fece uscire un getto di ghiaccio dalle mani scaraventando via un lupo gli altri rimasero impietriti dando la possibilità al coniglio di fuggire e quando i lupi se ne accorsero si avventarono su Elsa che cercava di proteggersi con i sui poteri, intanto la Regina era rimasta impaurita davanti alla porta a guardare lo spettacolo ma non si rese conto che un lupo si stava avvicinando a lei. Ad un certo punto Elsa cadde a terra e vide subito il lupo che si stava avvicinando a Edith, la bionda gridò << NO! >> e lanciò un getto di ghiaccio che purtroppo prese in pieno la Regina scaraventando via sia lei che il lupo. Appena si rese conto di quello che aveva fatto Elsa si alzò in piedi di scatto, si creò intorno a se una bufera così forte da far allontanare i lupi e poi corse dalla Regina che era svenuta sulla neve. Elsa tirò un sospiro di sollievo vendendola respirare ma era anche vero che tutto quello che era successo era per colpa sua, alla fine forse era meglio che se ne fosse andata subito; prese una piccola slitta e ci adagiò sopra la Regina coprendola con una coperta. Ritornò alla strada e per fortuna c’era già la carrozza, il cocchiere appena vide la Regina Edith in quello stato si allarmò subito ma la bionda lo tranquillizzò, così riuscirono a distendere nella carrozza la donna e partì mentre Elsa guardava quella carrozza diventare sempre più piccina e che non avrebbe mai più rivisto. Quando tornarono ad Arendelle il Re non si arrabbiò da quanto era preoccupato ma per fortuna la Regina si svegliò e decise di raccontare tutto a suo marito, il Re Federik ascoltò attentamente e decise di non condannare quella donna perchè in fondo aveva salvato sua moglie. Quando la Regina Edith riprese le forze sia lei che il marito tornarono alla casa di Elsa per ringraziarla, ma era vuota, non c'era più niente solo una rosa di ghiaccio sul lungo tavolo. Dopo qualche mese la Regina dette alla luce una bambina, ma aveva qualcosa di strano, aveva i capelli biondi platino e gli occhi azzurro cielo…no anzi di ghiaccio, << Allora? Come vogliamo chiamarla? >> domandò il Re alla sua amata, intanto una domestica prese la bambina e la mise in una culla coprendola con una coperta ma appena la bambina la toccò si coprì di un velo di brina, tutti rimasero a bocca aperta, scioccati, tranne la Regina che sorrise e disse << Elsa, il suo nome è Elsa, la Regina Elsa >>.
   
 
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