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Autore: guy    08/12/2015    0 recensioni
la Vedova Nera e Occhio di Falco possono salvare il mondo, ma per addobbare un albero non sanno da che parte cominciare...
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Natasha Romanoff/Vedova Nera
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~La Vedova Nera si sgranchì le gambe “Fury si è sprecato, poteva affittarci un appartamento più grande” “non essere pignola, signora Evans” Natasha strinse le labbra, non le piaceva quella copertura, non le piaceva fingersi una sposina e soprattutto non le piaceva farlo con Clint, sbuffò “smettila di fare l’idiota e leggi le direttive”, lui rise osservando di sottecchi la giovane, aprì la busta e lesse imitando la voce grossa di Fury “Agente Romanoff, Agente Burton, la vostra missione è tenere sotto controllo l’obiettivo precedentemente identificato, la vostra copertura è quella di una coppia di sposini, per non destare sospetti vi consiglio di preparare un albero di Natale e consiglio all’agente Romanoff di comportarsi in modo più naturale davanti all’argomento figli” Natasha sbuffò, figli…non ci poteva fare nulla se si sentiva a disagio…in fondo lei non poteva averne...Clint le picchiettò il dito sulla spalla “andiamo, Nat?”. Guardarono gli alberi messi in fila ordinatamente “quale prendiamo?” Natasha affondò il viso nel collo del suo cappotto in cerca di un po’ di calore, fissando gli alberi confusa “non lo so” Clint sorrise tristemente “non addobbo un albero per Natale sin da quando mia madre è morta…” “io sono russa, noi non festeggiamo il Natale decorando abeti o che so io”, alla fine ne scelsero uno leggermente più alto di Clint, la Vedova Nera si schiarì la voce assumendo il controllo di quella missione “allora Clint, dividiamoci, io comprerò le decorazioni, tu le luci” prese una banconota “ecco venti dollari, mi aspetto un resto di sedici dollari e quindici centesimi, ci vediamo a casa alle sei meno un quarto” gli volse le spalle e si allontanò, Clint nel frattempo era scattato sull’attenti “sissignore! Agli ordini signore!” e un sorriso gli increspò le labbra. Era la Vigilia di Natale e Occhio di falco faticò non poco a trovare un negozio di addobbi aperto, la cassiera, una signora gentile gli consigliò un cavo pieno di luci multicolori, stava per pagare quando una cesta colma di palline multicolori attirò la sua attenzione “quanto sono?” “oh, beh, sono rimaste dagli anni passati per cui per dieci dollari te le do tutte”, un sorriso da orecchio a orecchio si allargò sul volto del giovane mentre un pensiero attraversava la sua mente “Natasha mi ammazzerà”. Natasha comodamente sdraiata sul divano aspettava che Clint rientrasse, aveva comprato delle palline in vetro molto sobrie ed eleganti, di un grigio argento e completamente prive di ogni traccia di quegli strass così volgari, leggeva attentamente Rukovodstvo po novogodnikh yelok guida agli alberi di Natale, lei era una spia professionista, voleva sempre essere sicura di far le cose al meglio, quando il rumore dei passi di Clint la attirò, per poco il libro non le sfuggì dalle mani e una rabbia gelida la invase, quella scimmia ammaestrata era tornata carica di volgari palline paillettate multicolori “cosa sono quelle? Clint…” il suo tono si fece tagliente “sai che non lavori più al circo?”. Clint non poteva credere ai suoi occhi, non solo Nat aveva comprato delle noiosissime palline grigie, ma stava addirittura leggendo un manuale per addobbare l’abete! Non poteva credere che facesse sul serio! I loro occhi si incontrarono e lui lesse nelle profondità di quello sguardo azzurro la confusione “Clint, sai che non lavori più al circo?” ahahahah, spiritosa, davvero molto spiritosa “ho solo comprato qualcosa di carino!” “non sono carine! Sono pacchiane!” confuso guardò il suo cesto di palline, cosa c’era che non andava? Erano belle, colorate, piene di brillantini e allegre, poi spostò lo sguardo su quelle comprate da Nat, grigie, smorte, opache e sogghignò “Tasha” sapeva che odiava essere chiamata così “non pensavo che mi amassi così tanto da voler addobbare l’albero con il colore dei miei occhi” la Vedova Nera si sentì avvampare e sbottò “idi k chertu!” va all’Inferno! Cercò di darsi un contegno, non era da lei lasciarsi provocare così, “comunque non ho intenzione di usare quegli orrori!” e prese due palline fucsia le gettò senza ripensamenti fuori dalla finestra “no! Ma che fai?” “non è evidente, Clint caro?” il tono volutamente acido “ti impedisco di rovinare quest’abete!”. Erano ormai cinque minuti che si fissavano in una silenziosa guerra di sguardi “GRIGIE” scandì Natasha “COLORATE” rispose a tono a Clint, Occhio di Falco alzò le mani in segno di resa “va bene…va bene…almeno…fammi mettere quelle con le facce dei presidenti!” “cosa?!” sibilò una russissima e furente Vedova Nera “io sono Natasha Alivovna Romanova e mi rifiuto di appendere sull’abete i volti dei Presidenti Americani!” lui rise e si preparò a metterla nel sacco, s’imbronciò “almeno usiamo quelle blu allora!” lei aprì la bocca per protestare ma la richiuse senza aver trovato nulla da ridire “va bene, ma solo quelle blu”. Natasha si alzò sulle punte cercando di raggiungere la cima dell’abete, piegato a fissare le luci Clint la osservò, con un paio di jeans e un maglioncino che le copriva le mani gli sembrava bella da togliere il fiato, sorrise e con un sospiro appese la pallina che riflesse i loro visi “grazie Clint” “il miracolo del Natale…la Vedova Nera che dice grazie”, lei gli rifilò una gomitata, ma non c’era rabbia nei suoi occhi “Nat…devo dirti una cosa…le luci sono multicolori” anticipò la sequela di improperi con un sorriso “se continuiamo a litigare non crederanno mai che siamo due sposini” “vid idiot” brontolò “però…” scrollò le spalle “Occhio di Falco, sarai bravo con arco e frecce ma quanto a abbinamenti sei proprio pessimo”. Si lasciarono cadere sul divano ammirando l’albero finalmente finito “che lavoraccio” Clint si stiracchiò “Nat?” “si?” “Buon Natale” “Buon Natale”.
   
 
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