Dal testo
"Il sole entrava dalla finestra nonostante le tende chiuse , anche il gli schiamazzi delle oche di Haymitch , quelle odiose , facevano un baccano infernale."
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haymitch Abernathy
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Il sole entrava dalla finestra nonostante le tende chiuse , anche gli schiamazzi delle oche di Haymitch , quelle odiose , facevano un baccano infernale. La sera prima avevamo fatto l’amore , adesso mi sentivo languida e non avevo proprio voglia di alzarmi , si stava così bene sotto le coperte . Eppure era giunto il momento di alzarsi ,Peeta era già di sotto , preparava sempre lui la colazione e anche oggi la cucina profumava di biscotti e di focaccine . Sapevo già da un po’ che la situazione stava per cambiare , solo che non ne avevo ancora parlato con lui, se solo lo avessi detto , pronunciato a voce alta sarebbe diventato tutto vero, e non mi sentivo pronta . Peeta era pronto da tempo, lo sapevo , non perché mi avesse detto del suo desiderio di avere un figlio , ma dal modo in cui guardava i genitori che portavano in giro i bambini durante i pomeriggi dopo il lavoro . Qualche anno prima avevo avuto il sospetto di aspettare un bambino ed ero uscita fuori di testa , era tutto un falso allarme naturalmente , lui si era mostrato più forte di me nonostante il suo desiderio , mi aveva tranquillizzato dicendomi che nessuno dei due era pronto a diventare genitore , che condivideva le mie paure . La situazione dello stato di Panem era stabile , e ormai lo era da anni , forse con lui al mio fianco questa volta ci sarei riuscita . Dovevo ora solo prendere il coraggio di dare voce a questa certezza. Era li , padrone della cucina… La normalità , se sempre era questo il suo nome , ci stava facendo tornare delle persone normali , comuni , sentivamo ancora il peso delle nostre perdite , nonostante gli anni che erano passati erano ancora li, non penso che sarebbe mai andati via , i momenti più difficili , senza ombra di dubbio erano gli attacchi di Peeta , non più frequenti come un tempo ma sempre in agguato . - Buon giorno ! – dissi entrando piano nella stanza calda che profumava di cannella . Mi guardò con una tale tenerezza da sciogliermi , non capitava mai che mi sentissi così , ma avevo timore di poterlo perdere così cercavo di godermi quella tenerezza. - Buon giorno a te , piccola ! Cannella , mi piacevano i biscotti , ma l’odore che vi era nella stanza mi diede un capogiro e un tremendo senso di nausea ,tanto che dovetti uscire il più in fretta possibile . Uscì fuori nel cortile l’aria fredda mi colpì dritto in faccia , Peeta mi aveva seguita naturalmente . - Katniss che succede ? – - Ho una nausea tremenda…la cannella mi infastidisce … - Katniss dovresti farti vedere da un medico , ha un po’ che ti senti debole , non stai andando neanche a caccia , sono preoccupato … Era giunto il momento di dire tutto… - Entriamo dentro Peeta , mi sono congelata … - lo presi per mano e rientrammo in casa al caldo , non entrai in cucina però , non volevo scappare via di nuovo. Mi guardava sospettoso mentre mi sistemavo sul divano. - Vuoi fare colazione lì sul divano ? – mi chiese sempre con lo stesso sguardo . - Decisamente! Scomparve nella stanza accanto , dovevo trovare il coraggio , era preoccupato per la mia salute , lo aveva appena detto e sapevo che se non gli avessi detto la verità mi avrebbe preso di peso e portato lui dal medico. Medico che mi aveva visto la settimana prima e mi aveva confermato i miei sospetti . Non volevo che fosse lui a dirglielo perché ero stata troppo codarda da dirlo io . Tornò dalla cucina con un vassoio pieno di leccornie , cioccolato ,biscotti , focaccine , tè. Mi offrì una tazza piena di cioccolata calda ,mi nascosi dietro la tazza e provai ad incominciare . - Peeta devo dirti una cosa … Mi guardava , cercava di capire cosa stavo nascondendo che mi faceva sentire così agitata. - Ti ascolto ,dopo che lo dirai ti sentirai meglio … - Non lo so veramente … - volevo scappare . - Katniss cosa c’è che non va? - Sono già stata dal medico … so cosa non va … Aspettava che continuassi, eppure mi sentivo bloccata , la gola secca e i suoi occhi puntati addosso . Presi un bel respiro profondo e ad occhi chiusi dissi : - Aspetto un bambino ! Non so che reazione mi aspettavo da parte sua , era li che mi guardava interdetto con gli occhi sgranati dallo stupore . - Dici sul serio ? – disse dopo un po’ tornando a respirare. - Si … - E tu sei d’accordo ? - Ma che domanda è ? – dissi alzandomi tornando finalmente in me, mi sentivo come se mi fossi tolta un immenso penso dallo stomaco e adesso morivo di fame . - Sono , non so neanche io come mi sento Katniss … - era perplesso si capiva benissimo , solo non sapevo se sentirmi infelice e arrabbiata per questo , pensavo sarebbe stato felice della novità come io ero spaventata a morte. - Non capisco davvero … non volevi dei bambini … cosa ti ha fatto cambiare idea ? - Non sono neanche sicura adesso di volerli Peeta , ho paura , di tutto quello che potrebbe succedere, oggi siamo in pace non sappiamo cosa ci riserva il futuro … - ripresi un attimo fiato , lo guardavo e avevo una voglia tremenda di piangere . - Non possiamo fare più niente , lui è qui , pronti o no ,nascerà e cambierà la nostra vita , non importa quando possa farmi paura , non posso tornare indietro … Ormai piangevo a dirotto e non riuscivo a fermarmi , non capivo neanche bene il perché. Non mi resi conto che Peeta mi era vicino finché non mi prese tra le braccia , non parlava , mi stringeva forte , cercava di non farmi andare in pezzi , questo stava facendo. - Fa una paura tremenda Katniss , lo so … - mi alzò il viso affinché lo guardassi negli occhi , con una tenerezza sconcertante mi guardò dritto negli occhi :- Affronteremo tutto insieme , come abbiamo fatto ogni volta, se ti farà troppa paura io sarò qui vicino a te a incoraggiarti , a ricordarti che i tuoi incubi si dissolvono quando apri gli occhi , a ricordarti che insieme siamo più forti … è un dono questo bambino , è la cosa più bella che ci potesse capitare … Senza ombra di dubbio era sempre stato lui a darmi speranza . Cercavo le parole più adatte per rispondergli in maniera adeguata , quando all’improvviso Haymitch decise di fare irruzione in casa nostra . - Buon giorno Piccioncini ! Peeta sembrava alquanto infastidito da quella interruzione , mi lasciò andare a malincuore , gli e lo si leggeva in faccia . - Haymitch hai rovinato il nostro momento perfetto , che vuoi ? – gli disse mentre tornava in cucina senza aspettare la sua risposta sapendola già . - Non eri ancora venuto a portarmi la colazione e ovviamente mi sono preoccupato.- rispose lui seguendolo , era inutile rimanere in salotto così andai con loro in cucina , sperando che non mi procurasse di nuovo la nausea . Mi sentivo davvero stanca , volevo tornare a letto , eppure ero in piedi da poco più di un ora. Haymitch guardò entrambi si sedette al tavolo sistemandosi in un piatto in manicaretti preparati da Peeta. - Che avete tutti e due?- ci chiese , iniziando a mangiare. - Le tue oche mi svegliano la mattina presto Haymitch. – dissi , volevo custodire la notizia ancora un po’ per me . - Eppure è la prima volta che ti lamenti , non è la verità , nascondete qualcosa tutti e due … Peeta stava sistemano un piattino con del latte per Ranuncolo , così non ci stava guardando , però lo sentivo ridere piano e in silenzio. Non era della mia stessa idea di tenere la cosa per noi due per un po’ almeno. - Haymitch , aspettiamo un bambino ! Mi guardò sgranando gli occhi e il biscotto che stava mangiando gli andò di traverso. *** Ero andata a letto prima di Peeta, la gravidanza mi faceva sentire incredibilmente stanca . Non lo sentì mettersi a letto ma lo percepì quando mi abbracciò teneramente come faceva ogni sera. Sussultai improvvisamente sentendo qualcosa che si muoveva languido nel caldo delle coperte. Lo svegliai sicuramente , accese la luce e io lo guardai spaventata. - Che succede Katniss ? Hai avuto un incubo? – aveva la voce impastata di sonno . - C’era qualcosa che si muoveva accanto a me , sotto le coperte … Eppure adesso c’ era la luce accesa e controllando non vi era niente nel letto . Ecco di nuovo… - Peeta! - Katniss che succede ? Non capisco… - Peeta è il bambino … - ero scioccata, era la prima volta che lo sentivo. Peeta mi toccò il ventre e il bambino si mosse di nuovo. Era una sensazione nuova e sinceramente inaspettata , anche se dovevo aspettarmi che prima o poi sarebbe successo. Era una vita che non sentivo Peeta ridere così ed io ero felice , terribilmente spaventata, ma felice.
*** Ero estate ed io ero grossa come una mongolfiera , non riuscivo a muovermi normalmente , mi venivano scomode anche le cose più basilari, e quella peste si muoveva tutto il tempo scalciando impedendomi anche di dormire . - Lo so , lo so che hai poco spazio , ma se continui a scalciare come un pazzo credimi la situazione non cambia …- parlavo spesso con il bambino , il medico mi aveva detto che sentiva tutto suoni e rumori . Peeta sperava che ci fosse stata mia madre a seguire il parto , gli e lo aveva pure chiesto in una lettera ma io sapevo bene la risposta , non sarebbe venuta era troppo doloroso per lei tornare nel dodici. - Non pensavo che ti avrei visto un giorno così incinta ! – mi disse Haymitch - Pensa che non avrei mai pensato che avrei avuto un bambino e guardami – indicai quel coso enorme che era la mia pancia. - Sei bellissima ! – mi disse Peeta dandomi un bacio in fronte. Solo lui poteva trovarmi bellissima in quello stato . Con fatica mi alzai per andare in bagno , più la gravidanza procedeva , più la mia relazione con il bagno diventava profonda . Qualcosa non andava , eppure non riuscivo a capire cosa fosse. - Oggi sei proprio irrequieto piccolo … - scalciava ad un ritmo serrato , e sempre con più frequenza. Arrivata senza fiato in bagno , la sensazione che qualcosa non andava era sempre più forte, sentivo dolore e all’improvviso qualcosa di caldo e umido mi scivolava lungo la coscia, un brivido mi percorse , forse era giunto il momento … - Peetaaa …- chiamai forte , cercavo di tenere sotto controllo il panico che stava assalendomi pian piano . Arrivò in un attimo :- Che succede ? Tutto okay ? - Credo che stia per arrivare il bambino … - un’altra scossa mi percosse tutto il corpo . Lui era impallidito di colpo a quelle parole , io soffrivo stavo per far venire al mondo un bambino ed era lui a diventare pallido come un morto ? - Peeta … - lo scrollai leggermente . - Cosa dobbiamo fare ? – mi chiese . Cosa mi aveva spiegato il medico proprio qualche giorno prima ? Dal momento in cui si rompevano le acque potevano passare ore dal parto , solo che le contrazioni erano frequenti , forse non avevamo ore . Un’altra contrazione ,non avevo mai provato niente di simile , mai … - Accompagnami in camera da letto e manda Haymitch a chiamare il medico. Si riscosse un poco , adesso che gli avevo dato qualcosa da fare , avevo paura che potesse venirgli una crisi, ne aveva avuta una qualche sera prima , e ora questa ansia sicuramente non gli avrebbe fatto bene. - Andrà tutto bene stai tranquilla , rimango con te ! – Eccolo lì che cercava di darmi forza , sapevo che non mi avrebbe lasciato non adesso per lo meno . - Ho paura … - sussurrai. - Anche io , ma finché stiamo insieme è tutto apposto … - mi prese per mano e iniziò ad aiutarmi ad andare in camera da letto . Oddio dovevo salire tutte quelle scale , un'altra fitta , trattenni il fiato finché non passò . - Haymititch! – chiamò Peeta mentre iniziavamo quella lunghissima salita. Arrivò preoccupato, forse aveva intuito cosa stava per accadere . - Che succede ragazzi ?- - Va a chiamare il medico , sta per arrivare il bambino …- A quanto potevo capire , Peeta era forse più agitato di me , se non addirittura più spaventato . Haymitich se ne andò senza dire niente , forse era stato colpito pure lui dal panico di cui l’aria era carica . Arrivai nel mio letto dopo quella che mi sembrò un ‘ eternità, le contrazioni diventavano sempre più forti e frequenti e il medico ancora non era arrivato. - Tuo figlio ha fretta di venire al mondo … - Dissi a Peeta che mi portò un po’ di acqua . - Vuole venire a conoscerci , non vedo l’ora di vederlo! – mi sorrise . Mi venne voglia di urlare . - Vorrei vederti in questo momento soffrire questi dolori , e vedere se te la rideresti… - dissi mentre un’altra fitta mi percuoteva il corpo. Mi si sdraiò accanto , mi prese una mano tra le sue stranamente fredde ,mi guardò dritto negli occhi e disse : - Scusami non volevo essere insensibile so che stai male in questo momento, ma quando lui o lei , nascerà passerà tutto … - Fa male Peeta , ho paura … - piagniuccolai , mi sentivo inerme e con tutte l’emozioni fuori controllo. - Sono qui , ti aiuto io stai tranquilla.- mi consolò , non vedevo come potesse aiutarmi , visto che il sangue disturbava entrambi e per quanto ne sapevo il parto era una faccenda alquanto sporca e piena di sangue. - Peeta , penso che non dovresti assistere alla nascita… - dissi impaurita dalla possibilità che tutto questo lo avrebbe fatto stare male . - Non ti lascerò sola puoi starne certa ! – mi rispose con decisione . - Ragazzi , ragazzi … - Haymitch era tornato , speravo che fosse con dottore , magari mi avrebbe dato un po’ di morfamina . Peeta gli andò incontro lasciandomi per un attimo sola e tremante .Chiusi gli occhi cercando di pensare ad altro , qualunque altra cosa che non fosse il bambino , ma a quanto pareva non riuscivo a pensare ad altro. Il dottore entrò seguito da Peeta , mi guardò sorridendo rassicurante , mentre Peeta non era così tranquillo , tremava visibilmente. - Allora Katniss – mi disse il dottore sorridendo rassicurante :- I dolori sono frequenti ? Sentendosi nominare ecco un’altra dose di dolori :- Si … - gemetti Mi visitò con cura , sorridendo sempre nel suo modo rassicurante. - Ci siamo quasi , manca poco alla nascita del piccolo , mi serve dell’acqua calda e delle tovaglie pulite … - disse guardando Peeta . Non parlava e non mi guardava , avevo paura che potesse stare male . Tornò velocemente portando le cose che gli aveva chiesto il medico, mi si mise di nuovo vicino come poco prima prendendomi per mano . - Peeta non sei costretto a restare sul serio – gli dissi sussurrando tra i denti mentre i dolori si facevano più forti . - Non voglio lasciarti , voglio restare … - - Ci siamo Katniss , quando ti dico io spingi okay ? – mi disse il dottore che ormai era pronto a far nascere il nostro bambino .
*** Ero stanca , sudata e tutta dolorante , non c’era un muscolo che non mi facesse male. Sentivo il bambino piangere e Peeta che mi era ancora accanto che piangeva silenzioso . Il dottore si avvicinò piano posandomi addosso quel minuscolo fagotto tutto rosa . - Congratulazioni , avete una bellissima bambina ! – Nove mesi di paure e di incertezze ,non sapevo di poter essere in grado di affrontare tutto questo , ma quegli occhietti piccoli e decisi mi guardavano con suggestione come li guardavo io . - Ciao piccolina … - sussurrai con commozione . - E’ stupenda … - sussurrò Peeta tra le lacrime . Mi stringeva forte , ora era tutto apposto , niente avrebbe potuto rovinare questo momento così perfetto. Haymitich bussò piano alla porta , lo guardavo commossa e una lacrima gli rigò il volto . - Sono così orgoglioso di voi … - sussurrò piano avvicinandosi guardando la mia piccola con deferenza . Eravamo un famiglia lo eravamo sempre stati , dall’inizio di tutta quella brutta storia che era stata la nostra vita ma questa nascita , questa gioia ci dava solo speranza .