Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: heliodor    22/12/2015    1 recensioni
Jack Frost arriva ad Arendelle per indagare su di una misteriosa nevicata. Qui incontra Elsa e i suoi amici, con i quali vivrà un incredibile avventura per salvare il mondo e il Natale...
Finalmente la mia prima Jelsa!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elsa, Kristoff, Olaf, Sven
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Un raggio di sole scivola lungo il pozzo e si ferma sul viso di Jack. Il ragazzo apre gli occhi e si guarda attorno. ― Scusa se mi sono addormentato ― dice stiracchiandosi. Si volta di scatto. ― Elsa?
Nella valle c'è solo lui.
Jack balza in piedi. ― Elsa? Dove sei finita? ― Mentre si solleva in aria il pozzo si rimpicciolisce e la valle sembra meno ampia di prima.
Jack segue il fiume ghiacciato fino all'imbocco di una gola. ― Elsa? ― Solo l'eco risponde alla sua domanda. ― Che guaio.
Jack vola in direzione delle montagne.
***
― Elsa. ― La voce di Anna riverbera sulle pareti di roccia tornando indietro distorta.
Seduto al suo fianco, Kristoff le fa un cenno con la mano. ― Così scatenerai una valanga.
― Elsa ― grida Anna ignorandolo.
― Ti ho appena detto che...
― È lì ― esclama Anna puntando il braccio davanti a loro.
Lungo il sentiero, un centinaio di passi più avanti, una figura femminile si muove ai lati della carreggiata.
Kristoff tira le redini arrestando la corsa di Sven. ― È proprio lei?
Anna salta giù e corre verso la figura.
― Anna ― le grida dietro Kristoff cercando di afferrarla.
Olaf trotterella dietro la ragazza.
Kristoff scende dalla slitta. ― Tu resta qui ― dice a Sven prima di correre dietro ad Anna.
Elsa si volta a guardare la sorella. ― Anna ― esclama.
Anna la raggiunge e le salta al collo, sbilanciandola. Le due ragazze cadono nella neve. ― Che ti è saltato in mente?
Elsa arrossisce. ― Ma che cosa ci fate qui?
― Cosa ci fai tu ― risponde Anna con tono di rimprovero. ― Ci hai fatto morire dallo spavento.
― Ti ho lasciato una lettera.
― Io non ho trovato niente.
Kristoff e Olaf osservano la scena a qualche passo di distanza.
Elsa si rialza e aiuta Anna a rimettersi in piedi.
― Si può sapere cosa ci fai qui? ― domanda Anna.
― Ero venuta con una persona, ma mi sono persa.
― Il tuo amico immaginario? ― domanda Olaf.
― Non è immaginario ― risponde Elsa.
― D'accordo, d'accordo ― dice Anna. ― E ora dov'è finito?
Elsa fa spallucce. ― Non lo so. Ci siamo persi di vista. Ora che ci penso, deve essere in pensiero per me.
― Anche io sono stata in pensiero ― esclama Anna toccandosi il petto.
― E io ― le fa eco Kristoff.
― Scusate ― dice Elsa rossa in viso. ― Non era mia intenzione. ― Si piega sulle ginocchia.
Anna l'afferra prima che possa crollare a terra. Kristoff l'aiuta a tenerla in piedi. ― Elsa. Stai male?
― Io ― dice Elsa con tono sofferente. ― Mi sento molto stanca. Devo aver camminato per troppo tempo.
Kristoff la porta alla slitta e l'aiuta a salire dietro, sistemandola su un mucchio di pelli. ― Qui starai comoda e al caldo.
― Non temo il freddo ― dice Elsa. Il suo corpo è scosso da un brivido.
Anna a guarda preoccupata. ― Sta male? Non l'ho mai vista così abbattuta.
Kristoff si stringe nelle spalle. ― Sei sua sorella. La conosci meglio di chiunque altro.
― Io non la conosco affatto ― dice Anna affranta.
Olaf si accoccola al fianco di Elsa.
La regina reclina la testa di lato e chiude gli occhi, il respiro che si fa più calmo.
― Si è addormentata ― dice Anna.
― Torniamo indietro ― annuncia Kristoff dopo aver afferrato le redini.
― E l'amico di Elsa? ― domanda Olaf.
― Andiamo, non esiste nessun amico di Elsa ― dice Kristoff. Guarda Anna.
La ragazza fissa Elsa per qualche istante, poi si rivolge a Kristoff. ― In ogni caso, diamo un'occhiata in giro.
― Ma sei tu che hai detto che...
― Lo so quello che ho detto, ma Elsa sembrava così convinta. Cosa ci costa fare un giro più largo?
Kristoff annuisce. ― D'accordo. ― Guarda il cielo che si sta ingrigendo. ― Sembra che stia diventando brutto. Spero che il maltempo non arrivi mentre siamo così lontani da casa.
***
Jack atterra al centro del lago ghiacciato. ― Elsa? Ma dove sei finita? ― grida.
Una folata di vento improvvisa gli scompiglia i capelli. Jack indietreggia spinto dalla forza del vento, perde l'equilibrio e ruzzola all'indietro. Con un balzo salta verso l'alto e fluttua verso il cielo plumbeo.
Nuvole grigie l'avvolgono, stringendolo in un gelido abbraccio. Il vento ulula come un anomale ferito.
― Ma che succede?
Una risata scroscia dal centro di una nuvola e grossi pezzi di ghiaccio volano in direzione di Jack. Lui ne evita due ma il terzo lo colpisce all'addome e lo fa precipitare.
Jack atterra nella neve alta. Grossi pezzi di ghiaccio precipitano attorno a lui formando un cerchio regolare.
Jack balza fuori dalla trappola e rotola sulla schiena, il bastone ricurvo stretto in entrambe le mani l'espressione concentrata.
― Jack ― sussurra il vento.
Jack si volta di scatto. I suoi occhi incontrano il vuoto.
― Jack ― sussurra la voce, seguita da una risata.
Jack esegue una rotazione su se stesso. ― Chi sei? Che cosa sei?
― Non mi riconosci? ― sussurra la voce con una nota divertita nel tono.
― Fatti vedere.
― Avanti, Jack, sforzati.
Vento mischiato a neve si alza investendo Jack in pieno. Lui solleva il bastone e da questo parte un'onda di energia che spazza via la neve e calma il vento.
― Mi dici chi sei una buona volta?
Silenzio.
Jack solleva il bastone. ― Ne vuoi ancora?
Davanti a Jack si forma un mulinello di aria e neve e al suo interno prende forma una figura umana. Una testa, spalle sottili, le gambe e lunghi capelli raccolti in una treccia.
Jack spalanca gli occhi davanti a una versione eterea di Elsa fatta di neve e vento. ― Elsa? Sei reale?
― Sono vera quanto te ― risponde lei.
― Come hai fatto a fare questo?
― Lo sono diventata grazie a te.
― A me?
― Quando mi hai detto di separarmi dalla mia parte negativa. Ecco il risultato.
― L'uomo della luna ti ha parlato?
― In un certo senso. Non è fantastico? ― Elsa allarga le braccia e ride mentre esegue una piroetta su se stessa. Vento e neve si mescolano e per un attimo lei perde consistenza diventando una cosa sola con gli elementi, quindi riappare alle spalle di Jack.
Lui si volta di scatto. ― Quindi tu sei la parte negativa di Elsa?
― Una parte? Io sono Elsa ― risponde lei.
Jack scuote la testa. ― No, un momento, questo non può essere. Elsa è una persona reale, mentre tu sei solo... questo.
― Solo questo? ― ringhia Elsa alzando la voce. ― Solo questo, dici?
Jack mette avanti le mani. ― Scusa, non volevo offenderti.
― Jack Frost ― esclama Elsa dissolvendosi in una nuvola di neve e vento. ― Tu non sai con chi hai a che fare.
Un turbine di ghiaccio e vento afferra Jack e lo scaraventa verso l'alto.
Trascinato fino alle nuvole, Jack lotta contro il vento. ― Aspetta.
Elsa appare come un fantasma di neve che fluttua a pochi metri da Jack. ― Che te ne pare, Jack? I miei poteri crescono di minuto in minuto. Non mi sono mai sentita così viva.
― Elsa ― dice Jack scuotendo la testa. ― Tu non sei così.
― È vero ― risponde lei dissolvendosi e riapparendo in una versione gigantesca che sovrasta Jack e lo fa apparire minuscolo. ― Sono molto, molto di più. Senza la mia parte positiva ora posso esprimere tutta me stessa senza stare troppo a preoccuparmi delle conseguenze. Non è meraviglioso?
― Che cosa vuoi fare?
Elsa indica l'orizzonte. ― Tutto. Sento che non c'è limite al mio potere.
― E il tuo regno?
― II mio regno? ― Elsa ride. ― Costruirò un mondo a mia immagine e somiglianza. Lo costruirò sul freddo e sul ghiaccio. Tutti mi adoreranno come una regina, anzi no, come una dea. E chi non si sottometterà al mio volere...
Jack deglutisce a fatica. ― Elsa, quello che vuoi fare è folle.
Elsa ride. Il vento si alza e inizia a soffiare impetuoso.
― Addio Jack Frost ― risuona nell'aria mentre un turbine lo trascina via.
***
Jack tira fuori la testa da un cumulo di neve. Il resto del corpo è sepolto. Con un gesto agile si tira fuori dalla trappola e si scrolla di dosso la neve.
Nuvole grigie si addensano all'orizzonte. La neve cade copiosa e un vento gelido spazza la vallata.
Jack sospira. ― Ma che ti è preso?
In lontananza, una slitta trainata da una renna corre lungo una pista tracciata nella neve alta. Jack si libra nell'aria per guardare meglio.
Sistemata sul retro della slitta c'è Elsa.
― Non posso crederci ― dice Jack volando verso la slitta.
***
― Lo dicevo io che il tempo sarebbe peggiorato ― dice Kristoff imbronciato.
Anna si guarda attorno. ― Fino a poco fa non era così brutto.
― Guarda. ― Kristoff indica un punto col braccio teso.
Davanti a loro un cumulo di neve ha ostruito il sentiero.
Sven si ferma a un centinaio di passi di distanza.
― E ora che si fa? ― chiede Anna.
― Dobbiamo tornare indietro e prendere un'altra strada ― dice Kristoff.
***
Jack fluttua sopra la slitta e si cala su di essa atterrando accanto a Elsa. La ragazza, avvolta nelle pelli, ha gli occhi chiusi e il respiro regolare.
Jack le si avvicina. ― Elsa ― sussurra. ― Svegliati.
― Devi parlare più forte ― dice Olaf. ― Non ti sente.
― Che? ― Jack lo guarda sorpreso. ― Giusto. ― Si ferma, lo sguardo fisso su Elsa, poi si volta verso Olaf che lo guarda con un ampio sorriso dipinto sul volto ovale. ― Tu puoi vedermi?
Olaf annuisce.
― E sentirmi?
Olaf annuisce.
― Ma come è possibile?
Anna si volta all'improvviso. ― Olaf, con chi stai parlando? ― Quando i suoi occhi incontrano quelli di Jack sobbalza e lancia un grido.
Kristoff si volta a sua volta e stupisce. ― E tu chi sei? Come hai fatto a salire?
Jack balza all'indietro. ― Voi mi vedete?
― Certo che ti vediamo ― dice Anna. ― Non siamo ciechi.
― Voglio dire ― dice Jack incredulo. ― Voi mi vedete sul serio?
― Deve aver battuto la testa ― sussurra Olaf rivolto ad Anna.
Elsa spalanca gli occhi. ― Jack ― esclama. ― Come hai fatto a trovarmi?
Jack si avvicina alla ragazza. ― Elsa.
Anna balza tra lui e la sorella. ― Fermo.
― Anna ― esclama Kristoff. ― Che stai facendo?
Elsa si alza su gambe malferme e si appoggia alla sorella. ― È tutto a posto. È l'amico di cui ti ho parlato.
― L'amico immaginario.
― Io sono reale ― protesta Jack.
Anna scrolla le spalle. ― Sarà.
― Tu lo vedi? ― chiede Elsa alla sorella.
― Sì.
― Loro ti vedono ― dice Elsa rivolta a Jack.
― Così sembra ― risponde lui.
Sopra di loro un ruggito squarcia l'aria. Un vortice di neve e ghiaccio si sta formando sopra la valle e come un gigantesco imbuto ingoia e trascina verso l'alto tutto ciò che incontra.
Anna osserva sbalordita alberi e rocce venire trascinati nel vortice. ― E quello cos'è?
― Qualunque cosa sia ― dice Kristoff tirando le redini. ― Meglio starne alla larga.
― Ha ragione ― dice Jack. ― Dobbiamo allontanarci subito.
― Tu sai cosa sta succedendo, Jack? ― chiede Elsa preoccupata.
Jack annuisce. ― Ne riparliamo dopo ― dice sollevandosi in aria. ― Cercherò di rallentarla.
Anna lo segue con lo sguardo ― Sta volando ― esclama sorpresa.
― E allora? ― dice Elsa. ― Io creo il ghiaccio dal nulla.
Anna si stringe nelle spalle. ― Per me è comunque una novità. Dove l'hai trovao uno del genere?
― È stato lui a trovare me.
***
Jack si solleva in aria. Sotto di lui la slitta procede a tutta velocità verso valle seguendo un percorso che si snoda tra basse colline.
Quando guarda in alto, il vortice si è avvicinato e ha guadagnato potenza. Ora è così ampio da non riuscire a vederne la sommità.
― Elsa ― grida rivolto al vortice. ― Che vuoi fare?
Il viso di Elsa appare in una nube. ― Mi sto solo divertendo un po'.
― Non è affatto divertente.
― Non eri tu quello che si divertiva a fare scherzi, a far scivolare le persone sul ghiaccio, a sorprenderle con improvvise nevicate?
― I miei sono scherzi innocui e divertenti. Quello che stai facendo tu è pericoloso.
― Rilassati Jack ― Il vortice si solleva e rivolge la parte inferiore verso Jack. ― Ho appena cominciato a divertirmi.
― Ora basta. ― Jack solleva il bastone e lo rivolge al vortice. Un lampo di energia si infrange contro di esso, dissolvendone una parte.
L'espressione di Elsa appare contrariata. ― Che cosa stai facendo?
― Anche io posso controllare il ghiaccio ― dice Jack.
― Non osare sfidarmi. Sono molto più forte di te. Hai visto i miei poteri e sai di cosa sono capace.
― Qualunque cosa tu voglia fare, io te lo impedirò.
Elsa esplode in una risata fragorosa. ― Questo sì che è divertente. Sai che ti dico Jack? Vediamo chi è il più forte. Ora.
Il vortice riprende forza e si scaglia contro Jack. Raffiche di vento investono il ragazzo scagliandolo lontano.
Jack si raddrizza e punta il bastone verso il vortice. Un lampo di energia squarcia l'aria.
***
Il lampo illumina per un attimo la slitta e i suoi occupanti.
Anna guarda in alto. ― Era un fulmine?
Elsa guarda il vortice preoccupata. ― No. Era Jack.
― Si può sapere chi è quel tizio? ― chiede Kristoff.
― Io ― Elsa esita. ― Credo sia lo spirito dell'inverno.
― Certo ― dice Kristoff. ― Come ho fatto a non pensarci prima?
― Che c'è di tanto strano? ― chiede Anna.
― Niente ― risponde Kristoff. Il vento gli scompiglia i capelli. ― So che dovrei esserci abituato ma...
― Attento ― grida Anna.
Un pezzo di ghiaccio grande il triplo della slitta precipita davanti a loro sollevando una montagna di neve.
Kristoff stringe le redini costringendo Sven a cambiare direzione all'improvviso. La slitta sfiora il blocco di ghiaccio. Un attimo dopo un secondo blocco precipita nel punto in cui la slitta si trovava.
― Elsa ― dice Anna voltandosi. ― Fa qualcosa.
Elsa guarda in alto. ― Ci provo.  ― Solleva entrambe le mani al cielo.
Anna fissa la schiena della sorella per un paio di secondi. Tossisce imbarazzata. ― Allora? Hai intenzione di fare davvero qualcosa o vuoi startene lì impalata?
Elsa abbassa le braccia e si fissa le mani incredula. ― Non ho più i miei poteri.
― Cosa?
Elsa si volta verso Anna, l'espressione sorpresa dipinta sul volto. ― Non ho più i miei poteri ― esclama.
Un blocco di ghiaccio cade a pochi passi di distanza. La slitta si rovescia su se stessa sbalzandoli fuori.
  
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