Era da qualche minuto , che Harry stava fissando le fiamme che scoppiettavano allegramente nel cammino, di casa Weasley .
Il 25 Dicembre era arrivato veloce, troppo veloce , per il ragazzo sopravvissuto , non era pronto a festeggiare quest’anno il Natale, troppi pensieri lo portavano ad allontanarsi a questa festività che aveva lo scopo di riunire le persone  , sotto un tetto e una tavola ben ricca di cibo e altro.
I suoi compagni d’avventura, la sua famiglia e gli amici nuovi e di vecchia data , erano tutti in cucina a parlare , scherzare, ridere e fare un gran baccano , tutti allegri , tutti spensierati, lui no.
Il Natale, gli ricordava puntualmente le persone che non erano più lì con lui, dai suoi genitori al suo padrino..Sirius Black..
Già Sirius Black .
Ucciso da Bellatrix, anni e anni fa..sembrava solo ieri..
Harry scosse la testa e sospirò,  doveva trovare un modo per cacciare via la tristezza e unirsi all’allegra compagnia, ma non ce la faceva,  non trovava il perché , avrebbe voluto andarsene, ma aveva promesso a suo figlio di aprire i regali tutti insieme, e lui le promesse le manteneva sempre.
Si lasciò cadere sulla poltrona a pallini, della Signora Weasley e continuò a fissare le fiamme, come se all’improvviso doveva accadere qualcosa di magico…
“ Dannazione, Potter! “ disse tra i denti “ Sei un adulto, ormai, cresci, dannazione! “ si passò una mano fra i capelli , scompigliandoli ancora di più, era un gesto che lo metteva calmo, lo rilassava e scombussolava i cattivi pensieri, cacciandoli via.
 
“ Sapevo che amavi la solitudine, ma rinunciare allo sfornato di patate di Molly..bhè…”
 
sollevò di colpo la testa e si guardò intorno, chi aveva parlato?
Era solo, tutti erano dall’altra parte della stanza, la porta era chiusa e se qualcuno fosse venuto a cercarlo, lui se ne sarebbe accorto, si alzò in piedi e studiò tutto quello che gli circondava, il fuoco che scoppiettava allegramente nel cammino, il profumo del pranzo della signora Weasley , proveniente dalla cucina, i quadri appesi alla parete che sonnecchiavano tranquilli, persi nei loro sogni, nulla..non c’era stata nessuna voce, solo la sua pazza immaginazione, che a volte galoppava più del dovuto..
Ritornò a sprofondare nella morbida poltrona e socchiuse un attimo gli occhi , per riunire i pensieri  e fare il punto della situazione
 
“ M’ignori? E pensare che ho fatto tanti chilometri, per essere qui “
 
questa volta balzò veramente dalla poltrona, quella voce!
Come non riconoscerla!
L’avrebbe riconosciuta su mille, apparteneva a Sirius, ma egli era morto! L’aveva visto morire, per colpa di Bellatrix.
Com’era possibile?
“ Magia..”
Harry si voltò e spalancò gli occhi, Sirius Black era in piedi sulla soglia e li stava sorridendo, non era cambiato per niente dall’ultima volta che l’aveva visto , l’uomo ritornato per un attimo ragazzo , gli sorrise felice
 
“ Mi vedi, ora “
 
“ S-sirius! “
 
esclamò felice andando verso di lui per abbracciarlo forte, poi fece un passo indietro e lo guardò.
Sirius Black aveva mantenuto lo stile che aveva quando era in vita, i capelli lunghi neri incorniciavano un viso delicato e bello, gli occhi erano sempre gli stessi, svegli e malandrini, indossava un maglione nero e dei semplici jeans , ai piedi portava delle scarpe da ginnastica, al contrario di Harry che era stato costretto a presentarsi in giacca e cravatta
 
“ James non era sicuro, che la cosa potesse funzionare..ma come vedi, sono qui! “
 
“ James?! Papà?! Hai visto la mia famiglia? “
 
“ Certo! Siamo tutti insieme..c’è anche Tonks e Lupin, a proposito come sta il loro caro figlioletto? “

“ Sta bene, è uno di famiglia, Ted è un bravissimo ragazzo “
 
Harry e Ginny avevano adottato Ted, subito dopo la morte di Lupin e Tonks, dopotutto lui era il suo padrino, era il minimo che poteva fare , ogni giorno che passava vedeva in lui suo padre, ma anche qualcosa di folle di sua madre
 
“
Glielo dirò, ma non perdiamo tempo, non posso rimanere per tanto..mi piacerebbe , lo sai, ma devo rispettare le regole..per ora “ lo guardò con sguardo di chi stava cercando un modo per raggirarle, e ci sarebbe riuscito, Harry sorrise
 
“ Sei cresciuto,ragazzo, non sei James..sei Harry! Un mix, ma sei Harry “ gli mise tutte e due le mani sulle spalle

“ E ‘ bellissimo vederti, Harry. Lo dico davvero, mi dispiace di essere morto e di averti abbandonato. Lupin mi ha raccontato tutto, e si scusa anche lui di averti lasciato solo..ma forse le cose dovevano andare così. Ma vedo che non sei solo, che ci fai qui? Corri dai tuoi amici, dalla tua famiglia, sant’iddio ragazzo, è natale!!! “
 
“ Mi rende triste “ mormorò
 
“ Harry, noi stiamo bene, davvero! Siamo felici, hai una famiglia, dei figli! Non rimanere attaccato al passato, ma vai avanti . “
 
Harry annuii
 
“ ..E’ una nuova era, un era di pace , finalmente. E ricorda, quando sentirai nostalgia di noi, devi solo guardare qui dento “ indicò il cuore “ noi siamo qui ,sempre. “
 
“ Sirius…prima che tu vada via, voglio chiederti una cosa “
 
“ Si, Harry, la tua mamma ti saluta e ti stringe forte e siamo tutti orgogliosi di te. Basta fare l’eroe ora”
 
Harry rise e si sentii il cuore leggero
 
“ Sei sempre il solito, non cambi mai! “
 
“ Ora vai , ti aspettano tutti, non farti sempre desiderare. “
 
“ Va bene. Hai detto che questo era un esperimento, quindi vuol dire..che ci rivedremmo? “
 
Sirius abbozzò un sorriso sulle labbra, poi strinse a se’ il suo figlioccio dandoli un bacio sui capelli
 
“ Sei sveglio,ragazzo, sei sveglio , dannazione! “ lo lasciò andare
 
“ E’ un si?” disse Harry speranzoso
 
“ Non mi piace illudere la gente, non voglio darti qualcosa che potrebbe fallire, Harry. Quindi per ora ti dirò, forse. Forse ci rivedremmo. Tu intanto, stammi bene “
 
“ Salutami tutti. Anche Piton. “
 
Sirius allora alzò gli occhi al cielo
 
“ AH..si..ti ringrazia per aver dato il suo nome, a tuo figlio”
 
fece una buffa smorfia prima di riassumere quell’aria così seria davanti al suo figlioccio, il quale non smetteva di toccarsi i capelli in modo così arruffato che lo faceva sembrare un gatto pulcioso e irrequieto , ma non glielo disse, voleva fotografare, con gli occhi, ogni movimento del ragazzo, gli era mancato, cavolo se aveva sentito la sua mancanza!
Certo James e Lily l’avevano sentita di più, ma gli era mancato, il ragazzo, e ora rivederlo lì davanti a lui , fatto uomo, gli pareva strano e allo stesso tempo lo riempiva di gioia, Harry alla fine era riuscito a crearsi una famiglia, aveva dei figli, una moglie e amici che li volevano bene.
Non era più solo.
Il suo lavoro..era terminato, ora doveva voltarsi e ritornare indietro
 
“ Bene “ disse sfregandosi le mani “ io vado allora,  anche …di là è Natale e se faccio tardi, Lily mi tira le orecchie “
 
risero
 
“ A presto, Sirius.”
 
I due si abbracciarono , Harry aveva un groppo in gola ma non voleva che il suo padrino lo vedesse piangere, non ora, così lo strinse forte a se’ e poi superò la porta che lo avrebbe portato dalla sua famiglia, non si voltò, ma seppe che lui era andato , sparito, ma qualcosa in fondo al cuore gli diceva, che l’avrebbe rivisto presto, quel guastafeste di un Black, c’era speranza e  poi era Natale , tutto combaciava perfettamente, pensò il ragazzo fattosi uomo, spalancò la porta di cucina dove i suoi amici erano riuniti a chiacchierare, lo accolsero felici, nessuno gli chiese dov’era finito quell’ultima mezz’ora , Molly gli strinse la spalla e lo invitò a sedersi insieme a tutti , intorno alla tavola piena di leccornie, allora, solo allora iniziò la cena di Natale, finalmente.