Libri > Mitologia greca
Ricorda la storia  |      
Autore: Niglia    01/01/2016    1 recensioni
[Ade/Persefone]
A volte, i piani non vanno esattamente come previsto: Ade l'ha realizzato a sue spese.
Scritta per il 'Drabble Weekend Event' indetto dal gruppo FB "We are out for prompt".
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ade, Persefone
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
WE ARE OUT FOR PROMPT – 27 / 30 DICEMBRE 2015

Titolo: Spoiled Fun
Personaggi: Ade/Persefone
Prompt ©Karla R. Winchester: AU dove Persefone porta a casa Ade per la loro “prima volta” e invece si ritrovano a vedere un film idiota sul divano per colpa di Demetra che ha annullato il suo viaggio di lavoro all'ultimo e questa cosa è molto, ma molto frustrante per Ade
Generi: Commedia, Fluff, Romantico, Slice of Life
Note: Modern AU, AH (All Human). Mi era mancato scrivere di questi due *_*


_________________


Spoiled Fun




Quando Ade aveva letto le parole “stasera” e “casa libera” vicine vicine, nella stessa frase dell’ultimo SMS della sua fidanzata, aveva sinceramente sentito il proprio cuore fare una pericolosa capriola all’indietro.
Gliel’aveva detto, sempre per messaggio, e aveva sorriso quando lei aveva replicato con un “Magari è un infarto ;) LOL! Lieta di farti quest’effetto, comunque”. La adorava. La adorava dalla punta dei suoi capelli rossi alle minuscole lentiggini che le ricoprivano il dorso delle mani e dei piedi – cosa che aveva scoperto una sera che aveva deciso di levarle le calze e farle il solletico – e non c’era assolutamente nulla che avrebbe cambiato in lei. Beh, forse una cosa c’era – avrebbe volentieri fatto a meno della madre, che tendeva a infilarsi nella loro relazione peggio del prezzemolo, e che più volte lo aveva guardato storto per il semplice fatto che lui non era il tipico ricco avvocato che avrebbe voluto per sua figlia – non era ricco e tantomeno era un avvocato, ma amava Persefone, questo non era forse abbastanza? E in ogni caso, nulla di tutto quello importava, perché a giudicare dai messaggi della sua fidanzata, quella sera – e per altre tre sere successive – sua madre sarebbe stata via per lavoro e Persefone avrebbe avuto la casa libera, e avere la casa libera significava solo una cosa: avrebbe dovuto correre al supermercato a fare una scorta di preservativi.
I preservativi purtroppo non ebbero mai la chance di uscire dalla busta marroncina del supermercato, che venne rapidamente nascosta nella borsa di Persefone quando lei era corsa ad aprirgli la porta per avvisarlo del brusco cambiamento di programmi.
«Mi dispiace», gli sussurrò lei per l’ennesima volta, intrecciando le dita di una mano tra quelle di lui e accarezzandone distrattamente il dorso. «Davvero», insisté.
Ade scosse appena il capo, inghiottendo il fastidio e la frustrazione perché, davvero, non era di certo colpa della sua fidanzata se sua madre cambiava idea ogni cinque minuti e rendeva impossibile organizzarsi; inoltre, a giudicare dall’espressione cupa e mogia di Persefone, lei era tanto frustrata quanto lui, e la cosa – lo ammise con solo una vaga punta di senso di colpa – lo faceva stare discretamente bene.
«Non fa niente», mormorò quindi, portandosi la sua mano alle labbra e baciandola con una dolcezza che le strinse il cuore. «Almeno possiamo coccolarci sul divano.»
Persefone arricciò le labbra, non particolarmente convinta, e Ade non resistette alla tentazione. Si chinò rapido su di lei e la baciò all’angolo della bocca, deliziato nel vedere poi la punta della sua lingua sbucare ad assaggiare il punto. «Avrei preferito spostare le coccole sul letto», si lamentò lei avendo cura di tenere bassa la voce, visto che sua madre stava ancora trafficando con qualcosa in cucina.
«Sto facendo il caffè!» Giunse a quel punto la voce di Demetra, sospettosa del silenzio che giungeva dal salotto e decisa a mantenere il resto della serata a un rating soddisfacente. «Ne volete un po’?»
Ade grugnì sconfitto, seppellendo il viso contro il collo della fidanzata, e Persefone si ritrovò a ridacchiare. «No mamma, grazie! Siamo a posto così», chiamò lei in risposta.
Il ragazzo scosse il capo contro la sua spalla, già dimentico del proposito di poco prima – ossia fare in modo che Persefone si sentisse meno in colpa. «Non siamo a posto proprio per niente», ribatté la sua voce soffocata.
Con un’espressione divertita e intenerita insieme, Persefone gli passò una mano tra i capelli, accarezzandolo e strappandogli un sospiro. «Te lo prometto, la prossima volta mi farò perdonare», gli mormorò contro l’orecchio, prima di leccarne e mordicchiarne il lobo.
Ade gemette sorpreso, e un brivido lo percorse lungo la schiena. «Piccola vipera», le sibilò contro la gola. «Se continui così poi non me ne importerà niente di tua madre nell’altra stanza.»
Lei nascose il sorriso contro i suoi capelli, massaggiandolo lentamente con unghie e dita alla base della nuca. «Allora guarda il film», sospirò, lasciandogli un ultimo bacio dietro l’orecchio. Poi, veloce come si era avvicinata si allontanò, mettendo una posizione rispettabile tra di loro sul divano e dedicando la sua completa attenzione al film idiota che stavano passando alla tv – o era un DVD? Non che gli importasse.
Aggrottò la fronte e allungò una mano verso di lei, ma Persefone gli lanciò un’occhiata di avvertimento e scosse piano la testa, gli occhi che le brillavano maliziosi. «Comportati bene», sussurrò, indicando la cucina con un cenno del capo.
Ade emise un verso disperato e gettò la testa all’indietro contro lo schienale del divano, sperando che Demetra restasse nell’altra stanza fin quando non gli fosse sparito l’accenno di erezione dentro i jeans. Non era decisamente quello il modo in cui si era immaginato andasse la serata.

-.-.-.-.-.-.-

Drabble: 779 parole.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Mitologia greca / Vai alla pagina dell'autore: Niglia