WE ARE OUT FOR PROMPT
– 27 / 30 DICEMBRE 2015
Titolo: Spoiled Fun
Personaggi: Ade/Persefone
Prompt ©Karla R. Winchester: AU dove Persefone porta a casa Ade per
la loro “prima volta” e invece si ritrovano a vedere un film idiota sul divano
per colpa di Demetra che ha annullato il suo viaggio di lavoro all'ultimo e
questa cosa è molto, ma molto frustrante per Ade
Generi: Commedia, Fluff, Romantico, Slice of Life
Note: Modern AU, AH (All Human). Mi era mancato scrivere di questi due *_*
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Spoiled Fun
Quando Ade aveva letto le parole “stasera” e “casa
libera” vicine vicine, nella stessa frase dell’ultimo SMS della sua fidanzata,
aveva sinceramente sentito il proprio cuore fare una pericolosa capriola
all’indietro.
Gliel’aveva detto, sempre per messaggio, e aveva
sorriso quando lei aveva replicato con un “Magari è un infarto ;) LOL! Lieta di
farti quest’effetto, comunque”. La adorava. La adorava dalla punta dei suoi
capelli rossi alle minuscole lentiggini che le ricoprivano il dorso delle mani
e dei piedi – cosa che aveva scoperto una sera che aveva deciso di levarle le
calze e farle il solletico – e non c’era assolutamente nulla che avrebbe
cambiato in lei. Beh, forse una cosa c’era – avrebbe volentieri fatto a meno della
madre, che tendeva a infilarsi nella loro relazione peggio del prezzemolo, e
che più volte lo aveva guardato storto per il semplice fatto che lui non era il
tipico ricco avvocato che avrebbe voluto per sua figlia – non era ricco e
tantomeno era un avvocato, ma amava Persefone, questo non era forse abbastanza?
E in ogni caso, nulla di tutto quello importava, perché a giudicare dai
messaggi della sua fidanzata, quella sera – e per altre tre sere successive –
sua madre sarebbe stata via per lavoro e Persefone avrebbe avuto la casa
libera, e avere la casa libera significava solo una cosa: avrebbe dovuto correre
al supermercato a fare una scorta di preservativi.
I preservativi purtroppo non ebbero mai la chance
di uscire dalla busta marroncina del supermercato, che venne rapidamente
nascosta nella borsa di Persefone quando lei era corsa ad aprirgli la porta per
avvisarlo del brusco cambiamento di programmi.
«Mi dispiace», gli sussurrò lei per l’ennesima
volta, intrecciando le dita di una mano tra quelle di lui e accarezzandone
distrattamente il dorso. «Davvero», insisté.
Ade scosse appena il capo, inghiottendo il
fastidio e la frustrazione perché, davvero, non era di certo colpa della sua
fidanzata se sua madre cambiava idea ogni cinque minuti e rendeva impossibile
organizzarsi; inoltre, a giudicare dall’espressione cupa e mogia di Persefone,
lei era tanto frustrata quanto lui, e la cosa – lo ammise con solo una vaga
punta di senso di colpa – lo faceva stare discretamente bene.
«Non fa niente», mormorò quindi, portandosi la sua
mano alle labbra e baciandola con una dolcezza che le strinse il cuore. «Almeno
possiamo coccolarci sul divano.»
Persefone arricciò le labbra, non particolarmente
convinta, e Ade non resistette alla tentazione. Si chinò rapido su di lei e la
baciò all’angolo della bocca, deliziato nel vedere poi la punta della sua
lingua sbucare ad assaggiare il punto. «Avrei preferito spostare le coccole sul
letto», si lamentò lei avendo cura di tenere bassa la voce, visto che sua madre
stava ancora trafficando con qualcosa in cucina.
«Sto facendo il caffè!» Giunse a quel punto la
voce di Demetra, sospettosa del silenzio che giungeva dal salotto e decisa a
mantenere il resto della serata a un rating soddisfacente. «Ne volete un po’?»
Ade grugnì sconfitto, seppellendo il viso contro
il collo della fidanzata, e Persefone si ritrovò a ridacchiare. «No mamma,
grazie! Siamo a posto così», chiamò lei in risposta.
Il ragazzo scosse il capo contro la sua spalla,
già dimentico del proposito di poco prima – ossia fare in modo che Persefone si
sentisse meno in colpa. «Non siamo a posto proprio per niente», ribatté la sua
voce soffocata.
Con un’espressione divertita e intenerita insieme,
Persefone gli passò una mano tra i capelli, accarezzandolo e strappandogli un
sospiro. «Te lo prometto, la prossima volta mi farò perdonare», gli mormorò
contro l’orecchio, prima di leccarne e mordicchiarne il lobo.
Ade gemette sorpreso, e un brivido lo percorse
lungo la schiena. «Piccola vipera», le sibilò contro la gola. «Se continui così
poi non me ne importerà niente di tua madre nell’altra stanza.»
Lei nascose il sorriso contro i suoi capelli,
massaggiandolo lentamente con unghie e dita alla base della nuca. «Allora
guarda il film», sospirò, lasciandogli un ultimo bacio dietro l’orecchio. Poi,
veloce come si era avvicinata si allontanò, mettendo una posizione rispettabile
tra di loro sul divano e dedicando la sua completa attenzione al film idiota
che stavano passando alla tv – o era un DVD? Non che gli importasse.
Aggrottò la fronte e allungò una mano verso di
lei, ma Persefone gli lanciò un’occhiata di avvertimento e scosse piano la
testa, gli occhi che le brillavano maliziosi. «Comportati bene», sussurrò,
indicando la cucina con un cenno del capo.
Ade emise un verso disperato e gettò la testa
all’indietro contro lo schienale del divano, sperando che Demetra restasse
nell’altra stanza fin quando non gli fosse sparito l’accenno di erezione dentro
i jeans. Non era decisamente quello il modo in cui si era immaginato andasse la
serata.
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Drabble: 779 parole.