Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: karen05    02/01/2016    1 recensioni
Ogni capitolo nei questa serie ha in sé il significato di una canzone che appare in Frozen - Il regno di ghiaccio e ne cattura l'essenza. Da "Cuore di ghiaccio" a "All'alba sorgeró", questa serie non Vi annoierà!
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Sven, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Il freddo regnava su Arendelle, incontrastata. Era inverno, il cuore dell'inverno. Le montagne custodivano un "Cuore di ghiaccio" vero e proprio, tanto che Kristoff faticava a spaccare il ghiaccio. A dire il vero, lui era l'unico che riusciva a prendere qualche blocchetto, perché i suoi aiutanti non ne prendevano nemmeno uno. Insomma, Elsa stava a meraviglia in quelle condizioni. Anna invece era molto più infreddolita. Un giorno, nel castello della regina Elsa e della principessa Anna, arrivò un'amica d'infanzia di Elsa. Anna e sua sorella sentirono bussare e dissero avanti. Entrò Marta, l'amica di Elsa, avvolta in un mantello blu e con degli stivali azzurri. I suoi occhi erano azzurri anch'essi. -Marta! Ma.. Cosa ci fai da queste parti?- l'accolse Elsa. Marta la guardo con occhi gelidi. -Non ti chiedi come mai ci sia cosi tanto freddo?- chiese stupefatta Marta. Come se fossero state le sue parole, una ventata d'aria gelida entrò dalla finestra e sia Elsa sia Anna rabbrividirono. -In effetti... Sembra uguale a quando ho scatenato l'inverno in piena estate!- ammetté Elsa. -Cosa intendi dire?- esclamò Marta. Elsa le raccontò la storia. -Wow... Noi due allora ci somigliano molto- ammise Marta. -Perché?- le chiese Elsa. -Perché... Ti va di ascoltare la mia storia?- - Certo! Racconta!- -Un giorno d'estate volevo fuggire dalla mia casa. Era uno dei miei soliti capricci, intendiamoci. Alla fine uscii di casa e non appena messi un piende avanti... Della neve cominciò a cadere. Intanto i miei stivali si stavano ghiacciando. Mia madre intanto era uscita e mi stava implorando di tornare da lei. Ma non l'ascoltai e corsi verso una barchetta. Mi misi a remare, quando la barca si congelò. Con essa anche i miei stivali si ghiacciarono del tutto. Insomma, stavo rischiando di essere un cubetto di ghiaccio. Remai ancora come potevo, finché decisi di nuotare. Appena arrivai sull'altra riva il lago si ghiacciò. Ma solo per qualche secondo. Tutte le barche erano rimaste ferme per quei secondi. Corsi fino alla montagna ele Sud, e lì... Mi ghiacciai. Diventati una statua di ghiaccio vera e propria. Probabilmente mia madre mi credeva morta, ma io ero ancora viva. Un giorno un signore mi prese per una statua di ghiaccio vera e mi portò nel suo negozio. Ed a molto caldo e io, piano piano, mi decongelai. Riuscii a scappare e vagabondai per anni. Ora, ti chiederei un alloggio, vostra !maestà...- raccontò Marta. Elsa la guardò dolce. -Ma certo che avrai un alloggio! Vivrai in quella casa- disse indicando una casottina accogliente - va bene?-. Marta era al colmo della felicità. Finalmente avrebbe vissuto felice e libera da ogni pericolo!
   
 
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